sabato, Maggio 18

La Conquista dello Spazio

Marte: nuovo studio scopre che è stato stravolto da gigantesche alluvioni
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

Marte: nuovo studio scopre che è stato stravolto da gigantesche alluvioni

Uno studio, effettuato grazie alla presenza del rover Curiosity, ha messo in luce delle nuove scoperte sull'aspetto geologico di Marte, sul quale sembra si sia abbattuto, circa 4 miliardi di anni fa, durante il periodo Noachiano, una gigantesca e catastrofica alluvione. I ricercatori, vista la nuova scoperta, stanno cercando di capire se su Marte fossero presenti delle forme di vita quando è avvenuta l'enorme alluvione. Il rover Curiosity, che dal 2012 si muove sulla superficie di Marte, continua la propria attività di ricerca sul suolo marziano per poter trovare prove di questa ipotesi, che a breve sarà aiutato, non appena arriverà, dal rover Perseverance. Il rover della NASA, grazie alle ultimi informazioni trovate, ha fornito dei dati chiave per quanto riguarda la storia della ge...
Il rover Perseverance diventa “metereologo”
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

Il rover Perseverance diventa “metereologo”

Come per il nostro pianeta Terra, anche per Marte è stato ideato uno strumento in grado di rilevare il tempo sul pianeta, fornendo così un servizio meteorologico. Lo strumento in questione, che è stato creato dalla NASA, è il rover Perseverance, che diventerà un “metereologo” per il pianeta rosso. Il rover per svolgere il suo compito è stato dotato di un apposito strumento, che si occuperà di rilevare e tenere sotto controllo le temperature, la direzione e la velocità del vento, la pressione e l’umidità del pianeta rosso. Lo strumento è stato denominato Meda, acronimo di Mars Environmental Dynamics Analyzer, e prevede un lavoro in sincrono con altri due dispositivi analoghi, che sono stati posizionati a bordo di altri due strumenti, il rover Curiosity&n...
Un asteroide passerà vicino alla Terra il 20 novembre
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

Un asteroide passerà vicino alla Terra il 20 novembre

L'osservatorio della Montagna Purpurea dell'Accademia cinese delle Scienze, ha stimato che il passaggio dell'asteroide avverrà a 4,48 milioni di chilometri dalla superficie terrestre, una distanza tale da non poter comportare alcun rischio per la Terra. L'asteroide 2020 VA1, che si sta dirigendo verso la Terra è stato avvistato dall'osservatorio per la prima volta il 6 novembre, ed è stato calcolato che il sorvolo dovrebbe avvenire il 20 novembre del 2020. L'osservatorio sottolinea che non esiste in alcun modo nessun pericolo, in quanto secondo le previsioni il passaggio avverrà ad una distanza dalla superficie terrestre pari a 11,7 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Zhao Haibin, un astronomo dell'osservatorio, ha dichiarato che: “L'asteroide, vista l'enorme distanza,...
La sonda Maven svela dov’è finita l’acqua di Marte
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

La sonda Maven svela dov’è finita l’acqua di Marte

Un nuovo studio effettuato dall'American association for the advancement of science, ha provato a spiegare dove possa essere finita tutta l'acqua che era presente su Marte. Infatti, il pianeta rosso che adesso è un pianeta freddo, arido e con uno strato di ghiaccio sotterraneo, molto tempo fa presentava condizioni molto diverse. Marte, era un pianeta caldo e umido, di cui ancora rimangono ben visibili le tracce degli antichi letti dei fiumi e dei crateri, un periodo in cui l'acqua scorreva abbondante sulla superficie. Gli scienziati ritengono che la maggior parte dell'acqua marziana ha subito un processo di conversione, che tutt'oggi è ancora in atto. I modelli creati dagli scienziati indicano che la maggior parte dell'acqua è stata trasformata in idrogeno quando si trovava ad una ...
Batterio sopravvive fuori dalla ISS per un anno
Astronomia, Biologia, La Conquista dello Spazio

Batterio sopravvive fuori dalla ISS per un anno

Vivere nello spazio all'interno della ISS non è una cosa semplice. Una prova è stata fornita da Scott Kelly, un'astronauta americano che ha passato un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, nel 2015. Il periodo di permanenza passato nello spazio ha modificato il suo DNA. Inoltre, ha modificato i telomeri e il microbiota intestinale, e ha causato la perdita della densità ossea, e nonostante il suo rientro sulla Terra, tre mesi dopo presentava ancora dei dolori ai piedi. Tutt'altra cosa è sopravvivere al di fuori della stazione Spaziale Internazionale, in condizioni piuttosto minacciose per la vita, come l'esposizione ai raggi UV, il vuoto e enormi cambiamenti di temperatura e microgravità. Ma sembra, grazie ad un esperimento condotto, che un batterio sia comunque sopravvissuto a ...
La sonda Voyager 2 comunica di nuovo con la NASA
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

La sonda Voyager 2 comunica di nuovo con la NASA

La NASA il 29 ottobre è riuscita ad inviare una serie di comandi alla sonda spaziale Voyager 2, un'operazione che non avveniva dallo scorso marzo. Il blocco momentaneo della sonda è avvenuto a causa di una disattivazione, effettuata per poter fare delle riparazioni e degli aggiornamenti sull'antenna radio, su una parte della sonda che possiede un riflettore di un diametro di 70 metri che consente le comunicazioni. Il Voyager 2 è riuscito a confermare il ricevimento della chiamata, ed inoltre, ha anche eseguito tutti i comandi senza alcuna difficoltà. La risposta della sonda, che possiede l'unica antenna parabolica al mondo capace di inviare i comandi, ha consentito di avere la conferma che tutti gli aggiornamenti eseguiti sulla Deep Space Station 43, sono perfettamente riusciti. La ...
La propulsione ad antimateria
La Conquista dello Spazio

La propulsione ad antimateria

Quando ci poniamo di fronte all’esplorazione spaziale umana i nodi da sciogliere  sono numerosi e le problematiche tecnologiche e fisiche al  momento insormontabili. Uno dei problemi fondamentali è quale propulsione  utilizzare per il nostro ipotetico  vascello  spaziale. Come  sappiamo le distanze cosmologiche sono sterminate,  anche semplicemente raggiungere i confini del  Sistema Solare  con  i motori convenzionali  richiede un tempo inaccettabile per un equipaggio  umano. L’unico modo  per rendere  praticabile  un’esplorazione spaziale con  esseri umani a bordo è raggiungere velocità relativistiche che grazie alla  dilatazione  temporale prevista dalla  teoria della relatività permetterebbe all’equipaggio  di compiere la  propria  missione (se non si è troppo ambiziosi) all’...
Le ricadute tecnologiche della corsa allo  spazio
La Conquista dello Spazio, Scienza

Le ricadute tecnologiche della corsa allo spazio

https://www.youtube.com/watch?v=csudHWqujvI A volte sentiamo critiche ingenerose verso la ricerca di base ed anche per i costi, ritenuti da alcuni esorbitanti, nei programmi di ricerca ed esplorazione spaziale. Con i tanti problemi economici e sociali che affliggono il pianeta, asseriscono questi critici, perché "sprecare" montagne di soldi per dubbie ricadute. Si cita come esempio di spreco o di risorse male utilizzate il programma Apollo, quello per intenderci che ci ha permesso di visitare di persona la Luna, che secondo quanto pubblicato dall'amministrazione statunitense nel 1973, ad un anno dalla sua chiusura, ammontavano a 25,4 miliardi di dollari distribuiti in un arco temporale di dieci anni. Ebbene questi detrattori non sanno o fingono di non sapere...
Il volo di Gagarin
La Conquista dello Spazio

Il volo di Gagarin

https://www.youtube.com/watch?v=tt6wuwE9L5c Quando il 12 aprile 1961, alle ore 9.07 di Mosca la navicella Vostok1 decolla con il primo uomo a bordo che si accinge ad esplorare lo spazio, molte sono le incognite di una missione ad altissimo tasso di rischio. Tra i tanti fattori problematici uno di quelli più importanti sarebbe stata la fase di rientro a terra della navicella sovietica. Il rientro atmosferico è infatti un processo molto delicato. La resistenza fluidodinamica ed il fortissimo riscaldamento prodotto quando un corpo attraversa l'aria ad alta velocità possono portare alla disintegrazione della navicella. I sovietici pensavano di aver risolto questo grosso fattore di rischio dando alla Vostok una forma sferica in quanto un corpo tozzo ...
Le donne e i primi computer della  NASA
La Conquista dello Spazio, Storia della scienza e della filosofia

Le donne e i primi computer della NASA

https://www.youtube.com/watch?v=LrM27IHgrpI Per molti anni, dal 1943 a gran parte degli anni Cinquanta, la NACA che dal 29 luglio 1958 diverrà la NASA utilizzò dei computer umani per lo sviluppo del programma spaziale. Si trattava in gran parte di donne di colore che facevano e rifacevano calcoli di ogni tipo in modo che fisici, matematici ed ingegneri potessero dedicarsi ad altro, ottimizzando i tempi di lavoro. Tre donne in particolare negli anni Sessanta diedero un prezioso contributo alla corsa allo spazio americana: Katherine Johnson, Mary Jackson e Dorothy Vaughan. Mary Jackson fu la prima donna ingegnere della NASA. Katherine Johnson che aveva completato gli studi al college all'età di 18 anni, si occuperà dei calcoli per le traiettorie, le finestr...
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