venerdì, Maggio 17

Storia Contemporanea

Chi ebbe l’idea dell’offensiva di Caporetto?
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Chi ebbe l’idea dell’offensiva di Caporetto?

Sappiamo che l'offensiva di Caporetto fu resa possibile dall'impegno diretto dei tedeschi a fianco dello sfibrato esercito austro-ungarico. Quell'offensiva che si tradusse nella rotta disordinata dell'esercito italiano si era resa indispensabile per evitare il collasso del fronte austriaco messo a dura prova da una serie interminabile di offensive italiane. Ma chi individuò per primo il punto esatto dove attaccare ed elaborò la prima bozza di piano operativo? Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire come era organizzata la struttura di comando degli eserciti in campo nella Grande Guerra. Un esercito della Prima Guerra mondiale poteva avere un Comandante nominale come il Kaiser in Germania, Vittorio Emanuele in Italia o l'imperatore Carlo d’Asburgo, succeduto al...
Gertrude Bell, la donna che inventò l’Iraq
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Gertrude Bell, la donna che inventò l’Iraq

Molti conoscono sia pure in modo approssimativo le gesta e l'epopea di Thomas Edward Lawrence (1888-1935), meglio conosciuto come Lawrence d'Arabia. Scrittore, archeologo, agente segreto e militare britannico Lawrence giocherà un ruolo fondamentale nella rivolta araba durante la Prima Guerra Mondiale. Pochi invece conoscono la vita e il ruolo straordinario che svolse in quell'area del mondo di Gertrude Bell a cui il Regno Unito e lo stesso Lawrence devono moltissimo. Nata a Washington Hall il 14 luglio 1868 da una famiglia benestante (il nonno Isaac Lowthian Bell era un industriale del ferro e del carbone). All'età di 16 anni si iscrisse al collegio Lady Margaret Hall di Oxford, dove si diplomò a pieni voti in materie storiche in soli due anni. Appassionata di storia e di arch...
Vietnam: la guerra sul campo
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Vietnam: la guerra sul campo

Oltre i bombardamenti aerei, oltre le incursioni degli elicotteri da combattimento la guerra sporca, in Vietnam si combatteva sul campo ed a pagarne il prezzo maggiore per gli Stati Uniti era la fanteria. La maggior parte del tempo i soldati americani andavano alla ricerca del contatto con il nemico. Un paesaggio ingannevole Era una ricerca che veniva effettuata a livello di battaglione, di compagnia o di semplice plotone. Per cinquantamila soldati americani la natura lussureggiante del paesaggio vietnamita divenne una pericolosa normalità: il verde brillante delle risaie, il verde più scuro dei palmeti, ragazzini che accompagnavano al pascolo bufali d’acqua, contadini che arrancavano con la pazienza di secoli dietro aratri di legno tirati dai buoi. Ed in questo clima appar...
La leggenda del Piave
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La leggenda del Piave

https://www.youtube.com/watch?v=4is0juCzuJ4 Giovanni Ermete Gaeta nasce il 5 maggio 1884 in una famiglia modesta, per non dire povera di Napoli, in un basso di Vico Tutti i Santi, a ridosso della Parrocchia S. Maria di Tutti i Santi, in uno dei quartieri più popolari della città. Un'infanzia difficile Il padre era un barbiere, il retrobottega della barberia era tutta la loro casa, la madre una casalinga. In quell'ambiente angusto viveva con il fratello Ciccillo, le sorelle Agata e Anna, lui, la madre ed il padre. In altre due piccole stanzette, tre zie ed uno zio. Le condizioni della famiglia non gli permisero di completare il corso di studi nautici e ben presto si impegnò ad aiutare il padre nel negozio di barbiere. Il suo incontro con la musica fu del tutto cas...
Il fallimento dell’operazione Rolling Thunder
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Il fallimento dell’operazione Rolling Thunder

Il 23 dicembre 1966, giunse in visita a Hanoi il vicecaporedattore del New York Times Harrison Salisbury, e fu una visita destinata ad avere importanti conseguenze propagandistiche. Il giornalista era stato scelto tra un folto gruppo di reporter che aveva chiesto il visto perché si opponeva alla strategia di bombardamenti a tappeto statunitensi. Glii articoli di Harrison Salisbury Pur con tutti i limiti d'azione a cui Salisbury fu sottoposto dalle autorità nordvietnamite, il giornalista americano alla fine del tour programmato maturò una profonda simpatia per il popolo vietnamita che per motivi discutibili doveva subire il bombardamento della nazione più potente del mondo. Negli articoli che scrisse per il New York Times e successivamente in un libro sposò completamente le t...
Il trattato  di Brest-Litovsk
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Il trattato di Brest-Litovsk

Siamo nei primi mesi del 1918, la Grande Guerra si avvia al suo quinto anno di carneficine ed il suo esito inizia a pendere sempre di più in favore dei paesi dell'Intesa. Uno dei paesi avversari degli Imperi Centrali, però, la Russia è stata da poco sconvolta dalla Rivoluzione bolscevica. Il suo esercito, che per altro ha svolto un ruolo fondamentale, nella presa del potere dei comunisti, è in fase di dissoluzione. Una pace giusta e democratica Si tratta di dieci milioni di uomini in armi, distribuiti sui diversi fronti di guerra, per la grande maggioranza contadini. Uno dei primi atti del governo nato sull'onda della Rivoluzione d'Ottobre è un appello rivolto a tutti i paesi belligeranti affinché si giunga, al più presto, ad una pace "giusta e democratica". Lenin p...
L’aviazione della Marina USA nella guerra del Vietnam
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L’aviazione della Marina USA nella guerra del Vietnam

Una caratteristica fondamentale del decennale conflitto vietnamita furono gli incessanti bombardamenti sul Vietnam del Nord da parte delle forze aeree americane. In realtà l'aviazione americana era sostanzialmente divisa in due rami, l'USAF (United States Air Force) e l'aviazione della Marina. Il ruolo dell'aviazione della Marina USA Quest'ultima svolse un ruolo rilevante durante il conflitto. Gli aerei partivano dall'imponente flotta di portaerei statunitensi che sostavano a 250-270 km dalle coste vietnamite. Gli Stati Uniti possedevano, a metà degli anni Sessanta, più portaerei del resto del mondo: 16 nelle varianti d'attacco e 10 in quelle anti sommergibile. Il nerbo era costituito dalla classe Forrestal, da 75.000 tonnellate, in grado di rimanere stabile anche con il mar...
Il bilancio della guerra in Vietnam nel 1966
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Il bilancio della guerra in Vietnam nel 1966

Il 31 dicembre 1986 vedeva la presenza di 385.000 soldati americani in Vietnam ed il Segretario alla Difesa preannunciava che molti altri sarebbero arrivati nel nuovo anno. Ciò nonostante tra i generali iniziava a circolare una profonda insoddisfazione per la conduzione della guerra. Darà voce a questo dissenso il generale in pensione John Waters, tramite un articolo pubblicato su US News and World Report. Il disagio dei militari Così scriveva il generale: «Sarebbe il caso di dichiarare in maniera semplice, chiara e solenne che non tollereremo alcuna interferenza dai cinesi, dal Laos e dalla Cambogia… Gli Stati Uniti devono scegliere ciò che è giusto, ancorché più difficile, anziché la più facile via del compromesso. Dobbiamo… parlare con estrema franchezza del futuro… ...
La preparazione dell’offensiva della Somme
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La preparazione dell’offensiva della Somme

Per la prima volta dall'inizio del conflitto, in quell'estate del 1916, gli inglesi avevano la responsabilità di gestire una grande offensiva. L'operazione della Somme mise a dura prova la capacità logistica del BEF, il Corpo di Spedizione britannico in Francia. Centinaia di migliaia di uomini e cavalli dovettero essere portati al fronte, insieme a milioni di proiettili, milioni di tonnellate di cibo ed equipaggiamenti; si dovettero migliorare le infrastrutture stradali e ferroviarie, predisporre le postazioni d’artiglieria nascoste, scavare le trincee di raccolta e i tunnel e minare una lunga fascia di terreno. Tutto questo cercando di mantenere un minimo di segretezza di fronte al nemico. Gli inglesi dovevano risolvere due grossi problemi. Per la prima volta si sarebb...
Una giornata di Douglas Haig
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Una giornata di Douglas Haig

Douglas Haig subentrò al comando della BEF,  British Expeditionary Force, il Corpo di Spedizione Britannico in Francia, nel dicembre del 1915, dopo la rimozione del controverso John French. Da tempo i francesi si lamentavano che gran parte dello sforzo bellico ricadeva sulle proprie spalle, mentre i britannici avevano svolto fino al 1916 azioni marginali. L'andamento della battaglia di Verdun aveva portato Joffre, il Comandante in capo dell'esercito francese, a pressare in modo estremamente perentorio Haig affinché si assumesse l'onere maggiore dell'offensiva sulla Somme pianificata per l'estate del 1916. Haig nicchiava poiché era consapevole che le sue nuove divisioni erano poco più di una raccolta di unità sommariamente addestrate e che per diventare efficienti trup...
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