venerdì, Maggio 17

Coronavirus e Cinema: da pandemia globale a fenomeno multimediale

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Il mondo cinematografico, si sa, è in costante ricerca di spunti e idee, è un settore dinamico e in continua trasformazione, capace di adattarsi persino ad una pandemia. Questo 2020 ha messo a dura prova tutti i settori lavorativi, ma il cinema e le serie tv sono riuscite a reinventarsi ancora una volta, puntando la cinepresa sul Coronavirus e le sue conseguenze.

Il primo film che tratterà il Covid-19 si intitola Corona: Fear is a Virus, film canadese diretto e scritto dal regista Mostafa Keshvari. Dramma psicologico da 63 minuti, è ambientato nella fase iniziale della pandemia, in cui il virus era identificato con la sola Cina. Traei Tsai, ragazza di origini cinesi, si ritrova intrappolata in un ascensore guasto con altre sette persone, in quell’ambiente claustrofobico nasce il terribile dubbio che la giovane possa avere il virus. E’ una pellicola, quindi, che non tratta solo la pandemia, ma temi come la xenofobia e il razzismo. Il film sarà rilasciato su piattaforme streaming, poiché per il regista il suo film “appartiene all’umanità”.

Anche Netflix, la piattaforma di streaming a pagamento più famosa del mondo, è a lavoro su contenuti riguardanti il virus. Il Coronavirus In Poche Parole è il titolo della docu-serie scientifica già disponibile nel catalogo, composto da 3 episodi da 20 minuti circa. In cantiere è, invece, la prima serie tv targata Netflix, intitolata Social Distancing; diretta da Jenji Kohan, mente creatrice di Orange is The New Black, tratterà la delicata questione della vita in quarantena.

Sarà girata da remoto, e Hilary Weisman Graham, anch’essa ex autrice di OITNB, gestirà la produzione e il cast da casa. Sarà un punto di vista antologico sul nuovo modo di vivere la vita, un esperienza profonda sulla consapevolezza di dover vivere divisi e sentirci comunque uniti. “Attraverso un ampio spettro di racconti e momenti, alcuni movimentati e altri banali, speriamo di catturare un momento nel tempo. E speriamo che Social Distancing aiuti le persone a sentirsi più vicine le une alle altre”, dicono gli autori.

Gli italiani saranno invece i protagonista del docu-film di Gabriele Salvatores, in collaborazione con Indiana Production e Rai Cinema. La produzione, intitolata Viaggio in Italia, include chiunque abbia mandato un video dagli inizi di aprile; ognuno può essere protagonista, basta documentare la propria vita in quarantena con un semplice smartphone. Salvatores vuole portare la quarantena sul grande schermo, e creare un documentario di memoria collettiva su questo momento storico così difficile e cruciale. Il materiale sarà montato in ordine cronologico, partendo dal primo lockdown in Cina fino alla nostra quarantena.

E’ recentissima la notizia che anche This Is Us, serie statunitense arrivata ormai alla quinta stagione, tratterà il tema Coronavirus. Ad annunciarlo è stato il creatore della serie Dan Fogelman, che in un tweet ha dichiarato: “ Si, tratteremo anche il tema del Covid-19. Vogliamo affrontare le cose a testa alta e sono molto orgoglioso di questa decisione presa con gli sceneggiatori”. La quinta stagione dovrebbe arrivare sugli schermi nell’autunno del 2020, ma nulla è certo, poiché tutti i lavori procedono a rilento per la pandemia.

Questi sono alcuni dei progetti già distribuiti e in lavorazione sul tema Covid19, ma siamo sicuri che moltissime altre realtà tratteranno questo momento storico. Non ci resta che restare a guardare. Voi cosa ne pensate? Siete a favore della trattazione della pandemia come materiale cinematografico? Diteci la vostra nei commenti.

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