sabato, Luglio 27

Esiste un limite alla vita umana?

Soltanto nel 2016 uno studio suggeriva che il limite massimo della vita umana era intorno ai 115 anni e che pertanto anche i casi clamorosi come quelli della francese Jeanne Clement, deceduta nel 1997 alla veneranda età di 122 anni o l’italiana Emma Morano, scomparsa nel 2017 a 117 anni non erano altro che le eccezioni che confermano la regola. L’invecchiamento è dovuto al progressivo accumulo di vari tipi di danni, molti dei quali sembrano sottoprodotti inevitabili dei normali processi molecolari e cellulari, con il passare del tempo gli effetti di quei danni si fanno sentire sempre più, aumentando il rischio di morte. Anche senza una programmazione genetica della lunghezza della vita, insomma, potrebbe esserci comunque un limite invalicabile.
Uno studio  svolto nel  2017 da due ricercatori della McGill University, Bryan G. Hughes e Siegfried Hekimi contesta il risultato dello studio precedente ed il limite dei 115 anni quale barriera invalicabile per la durata della vita umana.
Secondo Hughes e Hekimi, invece, l’esistenza di questo limite è solo un artefatto statistico legato a diversi fattori, fra cui le scansioni temporali scelte dagli autori del precedente studio (due intervalli: 1968 – 1994 e 1995 – 2006) e l’esiguità del campione di ultracentenari presi in esame.
Per Hughes e Hekimi la durata massima e la vita media potrebbero aumentare ancora considerevolmente.

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