The Grapes of Wrath, titolo originale di Furore, uscito nel 1940 è uno dei capolavori del grande regista statunitense John Ford, giustamente celebrato per le sue pellicole western. Tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, pubblicato l’anno prima e sceneggiato dal grande romanziere americano e da Nunnally Johnson il film racconta l’epopea della famiglia Joad negli anni della Grande Depressione americana.
Tom Joad è un agricoltore che uscito di prigione si vede portare via dalla banca la sua fattoria. A lui ed alla sua numerosa famiglia non resta che caricare le loro misere cose su un camion decrepito e partire per la California dove si dice che ci sia lavoro nella raccolta delle arance. L’attraversamento della Route 66 a bordo dello scassato e traballante camion rappresenta in chiave moderna il viaggio delle diligenze del West (come quella di Ombre Rosse altro capolavoro di Ford) in un territorio a tratti desolato e alieno.
Purtroppo per Joad la situazione in California è molto diversa dalle sue aspettative. I braccianti vivono in vere e proprie bidonville ed i lavoratori del posto lottano per migliori condizioni di lavoro e salariali in contrapposizione con l’orda di disperati che giungono giornalmente dagli altri Stati americani sferzati dalla durissima recessione.
Durante gli scontri con la polizia Tom perde un fratello e capisce che il suo destino è quello di combattere dalla parte dei lavoratori contro le ingiustizie e lo sfruttamento. La vita e le sofferenze di oppressi e sconfitti va di pari passo con lo sgretolarsi del Sogno Americano di una prosperità economica alla portata di tutti.
E’ evidente l’impegno di Ford nel cercare di preservare lo spirito del romanzo soprattutto sul piano estetico con un ottimo lavoro su fotografia (del grande Gregg Toland) e scenografia, aiutato anche da un ottimo cast di caratteristi a cui si aggiunge la stella emergente Henry Fonda.
Una parte di spicco in questo senso la interpreta John Carradine inconfondibile per il suo sguardo spiritato e la sua magrezza. Attivo fin dagli anni Trenta soprattutto con il teatro (che rimarrà sempre la sua passione principale), padre di Keith e David Carradine, che diverranno entrambi attori sulla falsariga del padre, John Carradine reciterà in oltre 300 pellicole.
Quasi sempre in ruoli di cattivo, arrivando anche a trasformarsi in Dracula raccogliendo l’eredità pesantissima di Bela Lugosi. Tra i pochi ruoli positivi della sua carriera cinematografica vanno ricordati per l’appunto la figura dell’ex pastore in Furore e il giocatore d’azzardo di Ombre Rosse.