sabato, Maggio 18

Gli aerei elettrici

Nel 2019 l’aviazione è stata responsabile del 2,5% delle emissioni globali del gas serra, una percentuale che senza le conseguenze della pandemia in atto sarebbe ulteriormente cresciuta fino a triplicarsi entro il 2050. Da qualche anno è partita la corsa alla realizzazione di aeroplani che invece di essere alimentati da combustibili, affidino all’elettricità il funzionamento dei loro motori.

La spinta verso questo nuovo tipo di velivoli non è dettata esclusivamente dall’intento di tagliare le emissioni di gas serra ma quello di realizzare aeroplani che abbiano minori costi di manutenzione ed una maggiore economia in termini di “carburante” con tassi di abbattimento dei costi fino al 90%. Infine ma non meno importante una significativa riduzione del rumore che si attesta al 50% in meno rispetto ad un aereo tradizionale.

Airbus, Eviation, MagniX sono soltanto alcune delle aziende impegnate in questa prospettiva. Prototipi e voli sperimentali non si contano più, in Svizzera, già dall’anno scorso, vola regolarmente il primo aereo elettrico certificato. Si tratta del Pipistrel Velis Electro che appartiene alla categoria di aeromobili Light Sport Aircraft (LSA) e dispone di un motore elettrico E-811. Il motore ha una potenza di 57,6 kilowatt (78 CV) per massimo 90 secondi al decollo; la prestazione di viaggio è limitata a 49,2 kW (67 CV). Entrambe le batterie per la propulsione elettrica con una tensione nominale di 345 volt hanno una capacità di 11 chilowattora.

Secondo le indicazioni del costruttore è possibile un volo di 50 minuti a cui si aggiunge una riserva di 10 minuti. L’aeromobile Pipistrel Velis Electro verrà impiegato in particolare nella formazione di base dei piloti, mentre i titolari di una licenza di pilota privato possono completare l’addestramento con 5 voli.

I motori degli aerei elettrici hanno vita più lunga rispetto ai motori alimentati con gli idrocarburi e richiedono una revisione completa dopo 20.000 ore invece che 2.000. Un limite degli aerei elettrici è la minore autonomia di volo rispetto agli aerei alimentati con idrocarburi, le migliori batterie attuali erogano assai meno potenza, a parità di peso, dei combustibili tradizionali.

Nonostante questo limite che sembra relegare, al momento, gli aerei elettrici a veicoli leggeri e di addestramento, la ricerca per realizzare aerei per il trasporto passeggeri prosegue incessantemente ed Airbus sta lavorando alla realizzazione di un velivolo da 100 passeggeri in grado di ottenere l’omologazione e quindi volare entro il 2030.

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