lunedì, Maggio 20

I Medici, la Francia e la cucina

La potente famiglia dei Medici darà ben due regine al Regno di Francia. La prima fu la nipote di Lorenzo il Magnifico, Caterina Maria Romula di Lorenzo dei Medici, più brevemente conosciuta come Caterina dei Medici (1519-1589) fu regina consorte di Francia dal 1547 a l559 come sposa di Enrico II. Nella sua lunga vita per gli standard dell’epoca, fu madre di ben tre re di Francia, Francesco II, Carlo IX e Enrico III.

Il suo nome è indissolubilmente legato alle guerre di religione che attanagliarono la Francia in quel periodo. Fino a tutto il XIX secolo la sua figura storica è stata dipinta come quella di una donna fredda, vendicativa ed ambiziosa per poi essere rivalutata dalla moderna storiografia come una delle più importanti regine di Francia. Pur non esente da errori, tentò di attuare una politica di conciliazione tra cattolici e protestanti, più che per ragioni di tolleranza per dare stabilità e futuro alla dinastia dei Valois.

Sul massacro della notte di San Bartolomeo tra il 23 e il 24 agosto 1572 è ancora controverso il ruolo effettivamente giocato da Caterina. Una tesi storiografica insiste sulla responsabilità della regina per questo massacro indiscriminato dei protestanti ugonotti, ma altre insistono sulla volontà ancora latente del giovane re di discostarsi dall’influenza della madre e della sua politica di tolleranza.

Caterina per certo ebbe una profonda influenza sulla cucina francese, amante della buona tavola ma non soddisfatta della cucina di corte, fece venire a Parigi alcuni cuochi toscani che furono i creatori della “tanto celebrata cucina francese”. Si deve ai nuovi canoni che Caterina seppe imporre la divisione tra cibi dolci e quelli salati nonché l’adozione in Francia della forchetta.

La sua influenza non si limitò però soltanto alla cucina, valente amazzone Caterina cavalcava indossando le mutande sotto la gonna per evitare fastidiose irritazioni. Questa moda si impose gradualmente a corte dove le dame abitualmente non indossavano niente sotto i loro vestiti.

Un’altra regina , figlia di Francesco I dei Medici, Granduca di Toscana fu Maria (1575-1642), seconda moglie di Enrico IV di Francia. Quando il marito fu assassinato il 13 maggio 1610, Maria de’ Medici assunse la reggenza a nome di suo figlio Luigi XIII, di otto anni.

Maria de’ Medici

La politica estera di Maria, fortemente influenzata dai suoi consiglieri italiani, fu, al contrario di quella di suo marito, determinata da una forte alleanza con la monarchia spagnola ed orientata quindi più verso il cattolicesimo che il protestantesimo. Questo orientamento gli costò la reggenza nel 1617 esautorata dal figlio quindicenne e successivamente nel 1630 perse ogni autorità e fu costretta agli arresti domiciliari a Compiègne (inizio 1631) e quindi mandata in esilio a Bruxelles, prima di morire sola ed abbandonata a Colonia nel 1642.

Maria era ghiotta di carciofi e li fece importare dall’Italia iniziando la loro coltivazione oltralpe all’inizio del XII secolo. Dopo i pasti, Maria amava degustare una buona grappa e quindi fece venire, sempre dall’Italia, dei mastri vinai per produrre l’amato liquore che, probabilmente, ispirò la nascita del cognac, datata proprio intorno alla metà del Seicento.

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