lunedì, Aprile 29

Il fegato: il super laboratorio del corpo umano

Per gli antichi greci era la fonte di due dei quattro “umori” responsabili della salute umana, la bile nera e quella gialla. Per secoli si è ritenuto che il fegato, la ghiandola più grande del nostro corpo, fosse la sede del coraggio da cui l’espressione “avere fegato“. In realtà questo organo dal peso di circa un chilo e mezzo e che occupa gran parte del centro del torace, sotto il diaframma, è così importante che la sua compromissione porta alla morte dell’individuo in poche ore.

Un super laboratorio

Questa enorme ghiandola gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo, filtra le tossine, elimina i globuli rossi che non funzionano più, immagazzina e assorbe le vitamine, converte grassi e proteine in carboidrati e controlla il glucosio, trasformandolo in glicogeno, immagazzinandolo per utilizzarlo riconvertendolo in glucosio in caso di bisogno di energia, attraverso l’immissione nel flusso sanguigno.

In complesso gestisce e sintetizza circa 500 processi metabolici e in ogni istante della nostra esistenza circa un quarto del nostro sangue transita nel fegato. È davvero il super laboratorio del corpo umano. Il fegato possiede unico tra gli organi umani la capacità di rigenerarsi, si possono rimuovere fino a due terzi di esso ed in poche settimane tornerà alle stesse dimensioni. Questo processo ci è ancora del tutto ignoto, ma sta a sottolineare l’importanza di questa ghiandola extramurale anficrina (ovvero a secrezione endocrina ed esocrina) della cavità addominale.

Le malattie del fegato

Purtroppo il fegato è soggetto ad un centinaio di patologie diverse, alcune molto gravi. In genere si associano molte di esse al consumo di alcol ma la cosa non è così semplice e univoca, anche se l’alcol resta certamente coinvolto in almeno un terzo delle patologie che colpiscono il fegato.

La steatoepatite non alcolica (o fegato grasso) è una patologia ancora in gran parte sconosciuta eppure è più diffusa della cirrosi e di gran lunga più sconcertante. Certamente essere sovrappeso od obesi è un fattore di rischio ma molti pazienti affetti da questa malattia sono in forma e magri. Nel complesso si pensa che un terzo di tutti noi ce l’abbia allo stadio iniziale, ma per fortuna in molti non progredisce. In coloro nei quali la malattia si manifesta essa si traduce in forme gravi di insufficienza epatica. Non sappiamo perché la steatoepatite non alcolica dallo stato latente in alcuni individui progredisce nella malattia conclamata.

Un altro pericolo molto grave per il nostro fegato è l’epatite C che negli ultimi decenni si sta diffondendo in maniera preoccupante anche nei bambini. Secondo alcune stime negli Stati Uniti sono colpiti circa il 10,7% di bambini e adolescenti. tossicodipendenti). L’epatite C può sopravvivere per quarant’anni o più, divorando il fegato all’insaputa della vittima.

La chirurgia del fegato

Per un organo così importante è delicato, quando risulta definitivamente compromesso, l’unica strada praticabile è quella del trapianto. Il primo trapianto di fegato, realizzato con successo, avvenne nel 1967. Bisognerà aspettare gli anni ottanta perché diventi un trattamento clinico standard, grazie all’introduzione della ciclosporina per evitare il rigetto del trapianto. In caso di tumore al fegato, quando le condizioni lo permettono, si può ricorrere ad una sua resezione parziale, sfruttando la sua capacità auto rigenerativa.  

Il fegato nell’alimentazione

Il fegato di mammiferi, uccelli e pesci è ben radicato nell’alimentazione mondiale. Si tratta di alimenti ricchi di vitamina A che però oltre una certa soglia è tossica per l’organismo umano, si consiglia di non superare i 3.000 µg al giorno, corrispondenti, ad esempio, a circa 50 g di fegato di maiale crudo.

In Italia sono dei veri capisaldi delle gastronomie locali piatti come il fegato alla veneziana o quello alla milanese. In Europa celeberrimo è il fegato alla berlinese preparato con  fegato di vitello, fette di mela cotta e anelli di cipolla.

Con il fegato vengono inoltre preparati vari insaccati come i Leberwurst tedeschi, l’haggis scozzese, i figatelli corsi o la mortadella di fegato piemontese. Celebri, poi, soprattutto in Toscana sono

Fonti:

alcune voci di Wikipedia

Bryson, Bill. Breve storia del corpo umano: Una guida per gli occupanti

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights