Il padre del più grande criminale del Ventesimo Secolo, Alois, nacque nel giugno del 1837 a Strones nel Waldviertel, una regione collinare e boscosa nella Bassa Austria nord-occidentale, appena a nord di Vienna. Alois era un figlio illegittimo, sua madre una contadina di 42 anni Maria Anna Schicklgruber battezzò il figlio nella parrocchia del vicino villaggio di Döllersheim. Il prete sul certificato lasciò bianco lo spazio riservato al cognome paterno e annotò illegittimo.
La donna, quando il padre di Hitler aveva appena compiuto cinque anni, sposò Johann Georg Hiedler, un cinquantenne garzone di mugnaio, sfaccendato ed indolente. Non si sa se per bisogno di soldi o per volere del patrigno Maria Anna mandò a vivere Alois dal fratello del marito, il cognato Johann Nepomuk Huttler che viveva poco distante, a Spital.
La casa di Nepomuk diventò ben presto una vera e propria casa paterna per il piccolo Alois che a 10 anni perse la mamma per tisi. Qui crebbe, fu trattato come un vero e proprio figlio, studiò quel tanto che bastava ed apprese il mestiere di calzolaio da un artigiano di Vienna.
Per un uomo di modesta estrazione, di scarsa istruzione e di poche disponibilità economiche era quasi impossibile sfuggire dalle gabbie sociali su cui era strutturata la società austriaca del tempo, non fu cosi però per Alois.
Le autorità doganali reclutavano le giovani leve anche dai distretti di campagna ed il diciannovenne Alois che era spinto da uno spirito intraprendente ed ambizioso decise di provarci. Iniziò così la propria formazione negli uffici dell’autorità finanziaria austriaca. Con il solo diploma di scuola elementare sembrava una missione impossibile ma Alois con una determinazione feroce riuscì a superare le prove ed essere assunto. Farà il doganiere per 40 anni fino al prepensionamento per motivi di salute nel 1895.
Terminò la carriera come ufficiale di dogana con uno stipendio di 1100 fiorini al mese più un’indennità di residenza di circa 250 fiorini, una somma ragguardevole per quel tempo. Alois era ormai entrato nel ceto medio dell’Impero Austro-Ungarico.
Nel 1877, all’età di 40 anni, Alois interromperà definitivamente tutti i rapporti con la famiglia materna e ventinove anni dopo la morte della madre e 19 anni dopo la scomparsa del patrigno Johann Georg Hiedler, il fratello di questi Johann Nepomuk insieme a tre testimoni (tutti suoi parenti) si presentò prima dal notaio e poi dal parroco per chiedere la legittimazione del suo figlio adottivo Alois Schicklgruber. Nepomuk asserì, sostenuto dalle dichiarazioni dei compiacenti testimoni, che Alois era il figlio del defunto fratello Johann Georg Hiedler.
Con una procedura irregolare ma che non venne contestata però né dal notaio né dal parroco il padre di Hitler fu pertanto legittimato e stranezza per stranezza Alois invece del cognome Hiedler assunse quello di Hitler. Molto probabilmente si trattò non di un errore di trascrizione ma di una scelta consapevole, per Alois era un modo di prendere ulteriormente le distanze dalla sua famiglia di origine e dare vita ad un vero e proprio nuovo albero genealogico.