sabato, Maggio 18

Il paziente virtuale

L’applicazione dell’Information Technology nella medicina è un campo in impetuoso sviluppo. Nuovi algoritmi sempre più sofisticati permettono ai computer di effettuare diagnosi sempre più accurate al punto che la predizione che i computer, presto, saranno in grado di sostituire i medici in questo campo è sempre più vicina.

Una nuova frontiera però si sta dischiudendo all’orizzonte: la progettazione di pazienti virtuali. Non è difficile immaginare l’enorme utilità di un simile algoritmo in molteplici applicazioni: dalla prime fasi di studio di vaccini e farmaci a diagnosi più precise e sicure in caso di patologie complesse.

Questi sono soltanto alcuni vantaggi che la “medicina in silico” ovvero l’uso di modelli computerizzati personalizzati per il supporto alla decisione medica e/o per valutare la sicurezza ed efficacia di nuovi prodotti medicali, può apportare alla cura della salute.

Alcuni trial clinici di medicina in silico sono già stati autorizzati dalla statunitense Food and Drug Administration come nel caso della valutazione di nuovi sistemi di mammografia mediante simulazioni computerizzate invece che trial su esseri umani.

La medicina in silico può essere utilizzata quando determinate diagnosi richiedono rischiosi interventi esplorativi come nel caso di identificazioni di coronopatie in pazienti sottoposti a tomografia computerizzata. Heart Flow Analysis, un sistema basato sul cloud ed approvato dalla FDA, costruisce un modello fluidodinamico del sangue che scorre nei vasi coronarici, identificando in questo modo le condizioni anormali e la loro gravità.

Senza questa tecnologia i medici sarebbero costretti ad effettuare angiogrammi invasivi e potenzialmente rischiosi per il paziente. Per una vasta adozione nella pratica medica della medicina in silico sussistono però ancora sostanziali limiti.

Prioritariamente deve essere confermato il potere predittivo e l’affidabilità di questa tecnologia e questo richiede modelli matematici più sofisticati ed intelligenze artificiali in grado di gestirli efficacemente. Il secondo problema è l’alto costo di queste tecnologie che al momento fatica a produrre una domanda in grado di sostenerne la produzione industriale. La medicina in silico oltre che utile dovrà necessariamente essere sostenibile economicamente per medici, pazienti e per i sistemi sanitari.

La strada comunque è aperta e le prospettive oltremodo incoraggianti.

Fonti:

alcune voci di Wikipedia

Le Scienze, gennaio 2021, ed. cartacea

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