lunedì, Maggio 20

Il vino più vecchio del mondo

A 30 km da Tbilisi, la capitale della Gerogia, c’è una valle verde e fertile. In questa regione ed esattamente nel sito archeologico di Gadachrili Gora, dove da tempo un gruppo internazionale di studiosi effettua importanti scavi di un villaggio neolitico è stata fatta una singolare scoperta.

In questo villaggio che circa 6000 anni fa ospitava qualche decina di persone in una manciata di capanne sono stati rinvenuti resti di vasellame decorati esternamente con dei grappoli d’uva e grandi vasi circolari interrati nei pavimenti delle abitazioni, oltre che a grandi quantitativi di polline di vite in tutto il terreno circostante.

Le analisi chimiche effettuate sul vasellame portato alla luce hanno rilevato tracce di acido tartarico, un elemento che suggerisce la presenza di vino. Ulteriori analisi e la datazione con il radio carbonio hanno confermato che questo villaggio di neo agricoltori, già 8000 anni fa, coltivasse dei vigneti producendo una bevanda molto simile al vino.

La scoperta archeologica avvenuta nel 2017 sottolinea come 1000 anni prima dell’avvento della cultura del vino e prima dell’invenzione della ruota, della scrittura e della comparsa delle prime città, l’uomo fosse in grado di coltivare e produrre la bevanda alcolica più celebrata del mondo.

La scoperta è stata illustrata in un articolo pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica PNAS (Early Neolithic wine of Georgia in the South Caucasus). Le anfore che contenevano il vino e molti altri reperti sono attualmente esposti presso il Georgian National Museum di Tbilisi.

La Georgia è una delle più antiche regioni vinicole del mondo. Le radici del vino georgiano sono come abbiamo visto antichissime ed iniziano quando i popoli del Caucaso meridionale scoprirono che il succo d’uva selvatica, una volta lasciato sepolto sotto terra per il periodo invernale, diventava un “liquido” bevibile. Questa idea del sotterramento è stata mantenuta nel tempo, in quanto il vino, servito nei vasi d’argilla kvevris, tipici della tradizione, prima di essere bevuto, viene tenuto sepolto, così da mantenere la temperatura del suolo.
Questa particolare conservazione sottoterra può permettere al vino georgiano di raggiungere anche i 50 anni di invecchiamento.

Fonti:

https://kutaisi.it/il-vino-georgiano/

la Stampa.it

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