lunedì, Maggio 20

Individuato un laser emesso da una lontana galassia

Individuato un laser emesso da una lontana galassia. Il fenomeno individuato prende il nome di megamaser. L’oggetto individuato ha stupito moltissimi ricercatori in tutto il mondo. Il megamaser scoperto proviene da una galassia molto molto lontana. Questa è stata in grado di produrre un potente laser, un fenomeno che ha incuriosito i ricercatori.

Il megamaser non ha attirato l’attenzione dei ricercatori soltanto per le sue origini. La luce individuata dagli astronomi è molto potente. L’oggetto è stato denominato Nkalakatha e arriva dal luogo più distante conosciuto. L’evento ha infatti prodotto il record di oggetto più distante mai individuato fino ad ora.

Il dottor Marcin Glowacki, presso il nodo della Curtin University dell’International Center for Radio Astronomy Research, ha dichiarato che: “È impressionante che, con una sola notte di osservazioni, abbiamo già trovato un megamaser da record. La scoperta mostra la potenza del telescopio”.

La scoperta

La scoperta è stata eseguita attraverso il telescopio MeerKat situato nel Sud Africa. Il team di ricerca, che lavora per l’International Center for Radio Astronomy Research, ha pubblicato il proprio lavoro su The Astrophysical Journal Letters. In questa saranno rese note importanti dichiarazioni sulla scoperta da record. Il telescopio ha individuato il laser spaziale galattico ad una distanza record di ben 5 miliardi di anni luce.

Il laser Nkalakatha, individuato dagli astronomi, proviene appunto da una galassia a dir poco lontana, un evento che verrà approfondito. Il megamaser osservato è in grado di produrre potenti fasci luminosi. I ricercatori hanno precisato che il megamaser individuato non emette luce visibile ma microonde.

Nkalakatha è il megamaser idrossile più distante del suo genere mai individuato prima. Il telescopio MeerKAT lo ha individuato la prima notte di un’indagine che avrebbe dovuto includere 3.000 ore di osservazione. 

Ulteriori informazioni

Tra gli oggetti in grado di produrre i maser troviamo ad esempio i buchi neri. In questo caso specifico però i ricercatori hanno scoperto che il megamaser proviene da delle galassie che collidono tra di loro.

La galassia nota come WISEA J033046.26-275518.3 ha prodotto il megamaser Nkalakatha, una parola che in isiZulu significa “grande capo”. Il team di ricerca, nei prossimi mesi, analizzerà il fenomeno, approfondendo così il fenomeno individuato. In questo modo cercheranno di comprendere l’origine del megamaser.

Un megamaser generalmente viene prodotto quando due galassie si scontrano violentemente l’una contro l’altra, provocando così un’esplosione di luce. Il MeerKAT è stato progettato per riuscire a catturare questo tipo di luce, situata nella parte radio dello spettro elettromagnetico. Secondo i ricercatori questo è il tipo di luce emesso da Nkalakatha.

Jeremy Darling, professore all’Università del Colorado, esperto di megamaser e coautore del studio, conclude spiegando che: “I megamaser si comportano come delle luci brillanti, che evidenzino una collisione di galassie, formazioni che stanno creando delle nuove stelle e alimentando enormi buchi neri”.

I ricercatori utilizzeranno il MeerKAT per osservare all’interno di sezioni ristrette di cielo situate molto distanti, con l’obiettivo di scoprire informazioni su come si sia evoluto l’universo. Il telescopio MeerKAT è molto potente, per questo i ricercatori sperano che “questa scoperta sia solo la prima tra le tante che verranno fatte”.

FONTE:

https://www.cbsnews.com/news/astronomy-space-galactic-laser-discovered-africa-meerkat-telescope/

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