sabato, Luglio 27

La nascita dell’astronomia a raggi X

https://www.youtube.com/watch?v=_HHInRjAg2Y

Per molti secoli l’uomo si  è  dovuto affidare ai propri occhi per sondare i misteri della  volta celeste. Basandosi soltanto  sulla vista umana e su speculazioni teoriche Democrito (460 a.c.-370 a.c.) ipotizzò che quei puntini che illuminavano il cielo notturno fossero stelle  come il nostro Sole. Successivamente con  il cannocchiale prima e con  i telescopi ottici dopo la ricerca astronomica compì un balzo  in avanti prodigioso.

Un altro,  incomparabile salto  di qualità fu rappresentato dalla  nascita dell’astronomia a raggi X.  Il  merito di questo straordinario  progresso  è in gran parte di un fisico italiano, naturalizzato statunitense, Bruno  Rossi. Rossi nato nel 1905 a Venezia, dovette  abbandonare l’Italia nel 1938 in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, approdando negli Stati Uniti nel 1939.

Nel 1959 Rossi si mette in testa di cercare i raggi X fuori dall’atmosfera terrestre, che come sappiamo ne scherma la maggior  parte, coinvolge nella  sua impresa un altro astrofisico italiano, naturalizzato statunitense, Riccardo Giacconi, vincitore del  Premio Nobel nel 2002   “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.

Non fu facile  trovare  le risorse  finanziarie  per poter lanciare un razzo contenente un rilevatore di raggi X nella sua ogiva, ma  finalmente  nel 1962. esattamente il  18 giugno, iniziò la missione che aveva come  obiettivo rilevare  i raggi X emessi dalla Luna e cercare sorgenti esterne al  Sistema Solare  di queste emissioni.

Il razzo trascorse appena 6 minuti oltre il  livello degli 80 km di altezza dalla superficie terrestre dove i tubi di Geiger-Muller  potevano rilevare raggi X con energia compresa tra 1,5KeV e 8 KeV.  La cosa sorprendente  fu che il razzo rivelò immediatamente i raggi X, ma  non quelli emessi dalla  Luna, bensì quelli provenienti dallo spazio profondo, oltre il  Sistema Solare.

Ovunque fosse questa sorgente doveva emettere raggi X oltre un milione di volte più del Sole e soltanto se fosse stata astronomicamente  vicina!

Nella notte tra il 18 e il 19 giugno 1962 nacque cosi un ramo completamente nuovo della scienza: l’astronomia a raggi X.  

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