Per molti secoli l’uomo si è dovuto affidare ai propri occhi per sondare i misteri della volta celeste. Basandosi soltanto sulla vista umana e su speculazioni teoriche Democrito (460 a.c.-370 a.c.) ipotizzò che quei puntini che illuminavano il cielo notturno fossero stelle come il nostro Sole. Successivamente con il cannocchiale prima e con i telescopi ottici dopo la ricerca astronomica compì un balzo in avanti prodigioso.
Un altro, incomparabile salto di qualità fu rappresentato dalla nascita dell’astronomia a raggi X. Il merito di questo straordinario progresso è in gran parte di un fisico italiano, naturalizzato statunitense, Bruno Rossi. Rossi nato nel 1905 a Venezia, dovette abbandonare l’Italia nel 1938 in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, approdando negli Stati Uniti nel 1939.
Nel 1959 Rossi si mette in testa di cercare i raggi X fuori dall’atmosfera terrestre, che come sappiamo ne scherma la maggior parte, coinvolge nella sua impresa un altro astrofisico italiano, naturalizzato statunitense, Riccardo Giacconi, vincitore del Premio Nobel nel 2002 “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.
Non fu facile trovare le risorse finanziarie per poter lanciare un razzo contenente un rilevatore di raggi X nella sua ogiva, ma finalmente nel 1962. esattamente il 18 giugno, iniziò la missione che aveva come obiettivo rilevare i raggi X emessi dalla Luna e cercare sorgenti esterne al Sistema Solare di queste emissioni.
Il razzo trascorse appena 6 minuti oltre il livello degli 80 km di altezza dalla superficie terrestre dove i tubi di Geiger-Muller potevano rilevare raggi X con energia compresa tra 1,5KeV e 8 KeV. La cosa sorprendente fu che il razzo rivelò immediatamente i raggi X, ma non quelli emessi dalla Luna, bensì quelli provenienti dallo spazio profondo, oltre il Sistema Solare.
Ovunque fosse questa sorgente doveva emettere raggi X oltre un milione di volte più del Sole e soltanto se fosse stata astronomicamente vicina!
Nella notte tra il 18 e il 19 giugno 1962 nacque cosi un ramo completamente nuovo della scienza: l’astronomia a raggi X.