Sappiamo che Watt lavorò sulla macchina a vapore di Thomas Newcomen, che risulta essere la prima applicazione del vapore ad un processo industriale. Si trattava di una pompa a pistone azionata da un motore a vapore a condensazione interna. Essa fu protagonista della prima rivoluzione industriale.
Non tutti sanno però che la prima macchina a vapore in assoluto fu inventata un po meno di duemila anni fa da Erone di Alessandria.
Matematico, ingegnere ed inventore di Erone, detto anche Erone il Vecchio, non si sa molto. Dovrebbe aver vissuto tra il I ed il III secolo dopo Cristo.
Il capolavoro di Erone è il trattato di Meccanica, pervenutoci solo in traduzione araba. In questo testo lo scienziato alessandrino, per primo, porta a sistemazione definitiva l’aspetto teorico e pratico della meccanica, riconducendola alle cinque macchine semplici – leva, argano, carrucola, vite e cuneo – il funzionamento delle quali dipende dal principio della leva.
Tra le sue invenzioni spicca però l’eolipila, la prima macchina a vapore dell’umanità.
Si trattava di una sfera contenente acqua fissata su un asse orizzontale, un po come un pollo infilzato in un girarrosto. Ai lati della sfera ci sono due tubi a gomito aperti alle estremità.
Il tutto piazzato sotto un fuoco.
Per quell’epoca il processo che si realizzava aveva del miracoloso, l’acqua si scaldava e produceva vapore che fuoriusciva dai tubi a gomito, inducendo la sfera a ruotare sul proprio asse.
Erone di Alessandria aveva appena dimostrato che si può trasformare il calore in lavoro.
Non sappiamo quale utilità pratica fu attribuita all’eolipila ma certamente è questo antichissimo oggetto a ricoprire il ruolo di prima macchina a vapore della storia dell’umanità.