giovedì, Maggio 16

L’affascinante mondo della bocca umana

La bocca è una delle parti anatomiche più importanti del nostro corpo. Attraverso questo orifizio noi siamo in grado di comunicare con gli altri, incamerare, attraverso il cibo, l’energia necessaria alla nostra sopravvivenza e soddisfare una parte fondamentale della sfera emotiva e sessuale. Scopriamo alcune caratteristiche di questo affascinante apparato umano.

In bocca ci sono molti elementi anatomici piuttosto familiari, lingua, denti, gengiva ed in fondo alla gola un piccolo lembo di carne che chiamiamo ugola. Quest’ultima è una struttura cilindrica ricca di muscoli, che pende alla fine del palato molle, l’ultimo tratto del palato. La sua funzione è strettamente correlata alla deglutizione ma anche alla fonazione. In particolare se l’ugola è alzata, poggia sulla faringe e non fa entrare l’aria nelle fosse nasali, cavità del naso che fanno da risuonatori. In questo caso si pronunciano suoni definiti orali. Se l’ugola è rilassata, invece, l’aria è libera di entrare nelle cavità nasali e i suoni risultano più nasali.

Le persone prive di ugola o affette dal labbro leporino hanno voce nasale e pronunciano con difficoltà alcune consonanti (n, p, t, sc, ch). Accanto a questi elementi ben noti ce ne sono altri di cui la maggior parte delle persone ignora perfino l’esistenza come il muscolo palatoglosso, il muscolo genioioideo, la vallecola, l’elevatore del velo palatino.

Pensiamo alle tonsille, una volta conosciute con il nome greco di amigdale, sono organi linfoghiandolari presenti nel cavo orale, parzialmente visibili attraverso la bocca a livello dell’istmo delle fauci e sulla parete posteriore del rinofaringe.  Esse sono divise in 4 grandi categorie: tonsille faringee (adenoidi), tubariche, palatine, e linguali e svolgono una funzione protettiva contro gli agenti patogeni che si introducono dalla bocca.

Le tonsille raggiungono la massima dimensione nel periodo della pubertà, poi si atrofizzano progressivamente durante il normale invecchiamento. Le loro infezioni sono il risultato di reazioni fallite contro i germi  e le più comuni delle tonsille palatine sono la tonsillite e nei casi più gravi l’angina, mentre quelle per le tonsille faringee sono dette adenoiditi. In determinati casi è necessario asportarle chirurgicamente.

Bocca e cibo

La bocca tra le sue funzioni principali quella di ingerire il cibo, provvedere ad una prima frantumazione dello stesso e ingoiarlo. Ma noi non ingoiamo soltanto il cibo, molto più spesso deglutiamo (e questo la definizione tecnica) la saliva. Non ce ne rendiamo conto ma la deglutizione avviene 2.000 volte al giorno, circa una volta ogni 30 secondi.

La deglutizione avviene attraverso il concorso di circa cinquanta muscoli che si contraggono con una precisione sbalorditiva per permettere ad ogni singolo boccone di passare nell’esofago e di qui allo stomaco. Un singolo errore e si rischia la vita, poiché contrariamente agli altri primati, per effetto dell’evoluzione, la laringe umana si trova più in basso. Unici fra tutti i mammiferi, usiamo lo stesso tunnel per aria e cibo. A dividerci tra una bella cena con gli amici o la morte per soffocamento c’è solo l’epiglottide, una cartilagine di tipo elastico e ricoperta di mucosa situata alla radice della lingua.

La sua funzione è quella di impedire che il cibo masticato e la saliva vadano nelle vie aeree (ovvero “di traverso”): è per questo che durante la deglutizione si abbassa sull’apertura della laringe e la chiude temporaneamente, impedendo l’accesso al bolo alimentare. Il rischio è reale se si pensa che in base a stime ufficiali circa 5.000 persone l’anno, negli Stati Uniti, muoiono per soffocamento da cibo. Si tratta della quarta causa per le morti accidentali.

La manovra di Heimlich

Molte vite umane sono state salvate da una famosa soluzione per le crisi di soffocamento, la cosiddetta “manovra di Heimlich”, dal nome del dottor Henry Judah Heimlich (1920-2016), il chirurgo di New York che la inventò negli anni Settanta. La manovra consiste nell’abbracciare il malcapitato da dietro e stringere più volte al di sopra dell’ombelico fino a eliminare l’ostruzione.

Henry Heimlich era un singolare personaggio, un narcisista con spiccate doti di imbonitore, che dopo aver messo a punto la tecnica in questione, si impegnò indefessamente a promuoverla e soprattutto a promuovere se stesso in ogni ambito dei media. Partecipò al più famoso e seguito talk show americano dell’epoca il Tonight Show condotto da un icona del giornalismo americano Johnny Carson, svolse decine di incontri e conferenze in molti centri urbani, grandi e piccoli, sviluppò un incredibile merchandising di magliette e poster, che sponsorizzavano se stesso e la procedura anti soffocamento.

Dichiarò di aver salvato la vita di personaggi famosi come Ronald Reagan, Cher, il sindaco di New York e molti altri. Heimlich però compromise gravemente la propria reputazione sostenendo la malarioterapia, che prevedeva la somministrazione di basse dosi di malaria per curare cancro, malattia di Lyme, AIDS e tanto altro. Alla fine il suo esasperato protagonismo e la sua assurda cura contro malattie molto gravi, misero in forte imbarazzo molti medici e diverse organizzazioni sanitarie, anche internazionali. Una delle reazioni più forti, fu quella della Croce Rossa americana che cambiò nome alla manovra che portava il suo nome in «compressioni addominali».

Heimlich ebbe una vita lunghissima, morì a 96 anni. Gli ultimi anni della sua vita li passò in una casa di riposo e secondo alcune testimonianze qui salvò una degente molto anziana applicando la sua manovra. E questo è l’unico caso certo di una diretta applicazione della manovra di Heimlick, da parte del suo inventore.

Un mare di saliva

La cavità orale non è mai completamente asciutta, grazie al concorso di dodici ghiandole salivari. Un adulto secerne poco meno di un litro e mezzo di saliva al giorno. Secondo una stima, ne produciamo circa trentamila litri in tutta la vita (l’equivalente di duecento vasche da bagno). Per il 98-99% la saliva è composta d’acqua e soltanto lo 0,5% contiene enzimi utili, come le amilasi e la ptialina, che cominciano a scomporre gli zuccheri presenti nei carboidrati mentre sono ancora nella bocca.

Gli zuccheri presenti nella bocca attraggono la golosa attenzione dei batteri che proliferano nella cavità orale e che in ultima istanza sono i responsabili della formazione della carie dentaria. Questi infatti abbuffandosi di zuccheri, espellono degli acidi che scavano i denti, causando la carie. La saliva contiene anche un potente analgesico, l’opiorfina, (scoperta solo nel 2006) sei volte più potente della morfina. Allora perché sentiamo dolore quando ci scottiamo la lingua o ci mordiamo involontariamente una guancia? Semplicemente perché l’opiorfina è troppo diluita e quindi incapace di lenire il dolore. A cosa serva esattamente è ancora oggetto di studio e di dibattito scientifico.

Mentre dormiamo produciamo pochissima saliva e questa è la ragione fondamentale per cui ci svegliamo con l’alito pesante. Infatti mentre dormiamo e saliviamo pochissimo, i batteri proliferano allegramente. Il nostro respiro mattutino può contenere fino a 150 composti chimici diversi.

Bacio del buongiorno e torte di compleanno

Fra le sostanze più diffuse che contribuiscono a creare l’alito greve mattutino ci sono il metantiolo (che sa di cavolo stantio), l’acido solfidrico (uova marce), il solfuro dimetile (alghe viscide), la dimetilammina e la trimetilammina (pesce maleodorante) e la cadaverina, che non necessita spiegazioni. Per questo non è sempre opportuno dare il bacio del buongiorno al proprio partner appena svegli. Un aiuto importante per ridurre le esalazioni non proprio gradevoli dell’alito mattutino ci viene dal lavarsi i denti prima di andare a letto e magari di bere un po’ d’acqua durante la notte, se ci capita di svegliarci.

La nostra bocca ospita enormi colonie batteriche che si distinguono in base ai luoghi dove proliferano, ci sono quindi colonie batteriche dei denti, delle gengive e della lingua.

Nella bocca umana sono state trovate in tutto circa mille specie di batteri, anche se in un dato momento è molto difficile averne più di duecento. La bocca è anche luogo di transito per i batteri che si dirigono in altre parti del corpo umano. C’è un divertente ma serio studio scientifico firmato da Paul Dawson, docente di scienze alimentari della Clemson University in Carolina del Sud, dal titolo che è tutto un programma Trasferimento di batteri associato a spegnimento di candeline su torta di compleanno. Nello studio Dawson dimostra che spegnere con il proprio fiato le candeline di una torta di compleanno fa aumentare fino al 1400% la presenza di batteri sulla torta.

Foto di Alexandr Ivanov da Pixabay

Fonti:

Alcune voci di Wikipedia

Focus

Breve storia del corpo umano di B. Bryson

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