
Abbiamo visto nei precedenti post come i campi che pervadono lo spazio sono soggetti a turbolente fluttuazioni quantistiche. Adesso è arrivato il momento di porci la domanda successiva, ma anche lo spaziotempo è soggetto a fluttuazioni?
Einstein descrisse nella sua teoria della relatività generale come la gravità producesse avallamenti e curvature dello spazio e dimostrò che i suoi effetti si manifestavano direttamente nella geometria dello spaziotempo.
Come ogni campo anche quello gravitazionale è soggetto alle fluttuazioni quantistiche in virtù del principio di indeterminazione, ma questo significa che essendo il campo gravitazionale equivalente alla geometria dello spaziotempo, lo stesso spaziotempo è soggetto alla fluttuazioni quantistiche.
Anche in questo caso non ci rendiamo conto di niente fin tanto che non scendiamo nel mondo dell’infinitamente piccolo. Se potessimo osservare una porzione di spazio più piccola della lunghezza di Planck pari a 1,616 252(81) × 10–35 m, lo spazio diverrebbe irriconoscibile e letteralmente ribollente di fluttuazioni quantistiche. Lo spazio in questione perderebbe i concetti di sopra e sotto, destra e sinistra, così come perdono ogni significato, sotto il tempo di Planck pari a 5,391 24(27) × 10–44 s anche i riferimenti temporali del prima e dopo.
Il concetto di spaziotempo einsteniano curvo, omogeneo e regolare è perfetto solo su dimensioni di larga scala mentre quando ci addentriamo nell’infinitamente piccolo esso perde di significato. A piccole scale il modello di universo della relatività generale inizia a fare a cazzotti con le convulse fluttuazioni previste dalla meccanica quantistica.
L’inconciliabilità della relatività generale con la meccanica quantistica ha spinto e spinge un vero e proprio esercito di ricercatori ad inseguire il Santo Graal della fisica, ovvero quella teoria in grado di unificare in modo elegante e coerente questi due pilastri della scienza, entrambi avvalorati da decenni di osservazioni e sperimentazioni.
Questo è in sintesi è la teoria la Relatività generale di Einstein del 1916 che cambia in parte la gravitazione universale.