giovedì, Maggio 16

Lune di Marte: asteroidi o satelliti?

Lune di Marte: asteroidi o satelliti? Dalla forma molto particolare questa è l’ultima ipotesi sull’origine della strane lune di Marte. La nascita delle lune di Marte, Phobos e Deimos, potrebbe essere stata innescata dall’impatto avvenuto tra un asteroide e la prima luna del pianeta rosso.

Marte ha da sempre attratto l’immaginario collettivo e le ricerche scientifiche, che hanno preso piede sia sulla sua superficie con i rover e l’elicottero Ingenuity, che con gli strumenti in orbita. Un altro aspetto molto interessante sono i sui due misteriosissimi satelliti, di cui uno, Phobos, di recente è stato protagonista di un eclissi solare.

Le lune di Marte

Le lune di Marte, Phobos e Deimos, sono state individuate nel 1877, provocando fin da subito molti quesiti, di cui alcuni ancora oggi non hanno avuto risposta. Tra gli aspetti più sorprendenti ci sono le loro dimensioni decisamente ridotte, che sono di appena 22 chilometri di diametro per Phobos, e circa 15 per Deimos, e la loro forma molto particolare e irregolare. Infatti, le due lune non sono tonde come la lune degli altri pianeti e la Luna terrestre, ma possiedono delle forme allungate.

La domanda che molti ricercatori si pongono è “quale sia la loro origine”. Gli astronomi stanno ancora cercando una risposta certa, dalla quale dipendono anche altri aspetti, di quale sia la loro origine. L’ultima ricerca svolta, effettuata dall’Istituto di Geofisica del Politecnico Federale di Zurigo, pubblicata su Nature, sembra dare una delle risposte più ragionevoli, di tutte quelle fino adesso illustrate.

I ricercatori, per le loro dimensioni e le caratteristiche morfologiche, avevano inizialmente ipotizzato che le lune di Marte fossero degli asteroidi catturati dalla forza di gravità del pianeta rosso, rimanendo così intrappolati in orbita attorno al pianeta. Questa ipotesi però presenta un punto debole, ossia che i due “asteroidi” dovrebbero ruotare attorno a Marte su un’orbita non perfettamente circolare, come invece è, e soprattutto l’orbita stessa avrebbe dovuto presentare una certa inclinazione rispetto all’equatore, un’altra condizione che non corrisponde alla situazione attuale.

Ultima ipotesi

L’ultima ipotesi e che i satelliti di Marte abbiano avuto origine da una sola grande luna. Il team di ricerca ha utilizzato i punti deboli delle precedenti ipotesi, per poi concentrarsi sugli ultimi dati a loro disposizione riguardanti la composizione delle due lune, oggetti risultati con una struttura molto porosa.

I ricercatori hanno quindi provato a ricreare attraverso simulazioni al computer, la storia dei due satelliti, tornando a ritroso nel tempo. La simulazione ha prodotto un ipotesi secondo cui le lune si intersecavano tra loro.

L’ipotesi, in maniera più dettagliata, sostiene che ci fosse una sola luna in orbita attorno a Marte, un grande corpo celeste che in un certo istante ha subito un impatto con un corpo di dimensioni simili, causando così la disintegrazione della luna. Quest’ultimo avvenimento, avvenuto in un arco di tempo compreso tra 1 e 2,7 miliardi di anni fa, ha prodotto dei detriti che hanno formato Phobos e Deimos.

La ricerca, inoltre, ha scoperto che la luna iniziale era situata ad una distanza molto maggiore di quella in cui si trovano attualmente i due satelliti. È risaputo che Phobos si sta avvicinando sempre di più a Marte, finendo così, tra circa 40 milioni di anni, per impattare sul pianeta rosso, o per essere distrutto dalla sua forza di gravità.

FONTE:

https://www.focus.it/scienza/spazio/lune-marte-phobos-deimos-origine

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights