sabato, Maggio 4

Roma: dalla Repubblica all’Impero

La storia di Roma e del suo impero si snoda per oltre 2.000 anni, dalla data convenzionale della sua fondazione, il 753 a.C. al 1453, con la caduta di Costantinopoli. Anche a voler considerare soltanto l’Impero romano d’Occidente ci troviamo di fronte a circa tredici secoli di storia, dalla fondazione della Città Eterna alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 dopo Cristo.

In questo breve articolo ci limiteremo ad affrontare in modo certamente non esaustivo la crescita territoriale e demografica del primo impero globale della storia, tracciando solo per sommi capi le vicende dell’affermazione della più grande potenza imperialista dell’antichità. Il sito su cui sorgerà Roma risulta già occupato intorno all’anno 1.000 prima di Cristo, negli anni che si riferiscono alla data convenzionale della sua fondazione, i primi insediamenti della futura Roma si trovano sul colle Palatino. Verso la fine del VI secolo a. C. Roma domina 983 chilometri quadrati di territorio, nel 90 a.C. i territori assoggettati dalla bellicosa città sfioreranno i 160.000 chilometri quadrati.

Nel corso di pochi secoli, grazie anche alle alleanze con alcune città circostanti, l’Urbe arriverà a dominare l’intera Italia centrale. Poi la spinta espansiva acquista velocità e Roma contenderà con successo l’Italia meridionale ai bellicosi Sanniti e quella insulare alle colonie greche. Nel frattempo deflagrerà un lungo e spietato conflitto con un’altra potenza imperialista dell’epoca: Cartagine. Le tre guerre puniche infiammeranno l’Italia, il Mediterraneo e il Nord Africa dal 260 al 146 a.C., quasi centoventi anni di guerre e confronti politico-diplomatici con Cartagine che soprattutto nel 218 a.C. con Annibale condurrà Roma prossima ad una devastante sconfitta.

Alla fine Roma e i suoi alleati sconfiggeranno Annibale e Cartagine grazie soprattutto ad un’indiscutibile superiorità demografica che permetteva ai romani di rimpiazzare integralmente le unità distrutte in battaglia. In altri termini una vittoria frutto di un minore logoramento umano che in qualche misura ricorda il confronto, avvenuto molti secoli dopo tra la Germania nazista e l’Unione Sovietica. Per avere un termine di misura nel 250 a.C. quando il confronto militare con Cartagine era da poco iniziato, Roma governava una popolazione di 3 milioni di abitanti, nel 150 a.C. quattro anni prima della definitiva vittoria romana, la popolazione governata era più che triplicata, attestandosi intorno ai 10 milioni di abitanti. Cartagine non superò mai i 3 o 4 milioni di abitanti.

Questa capacità di mobilitare sempre nuovi eserciti in grado di rimpiazzare le perdite subite sarà uno dei requisiti fondamentali della prodigiosa macchina bellica romana. Roma occuperà ben presto le zone della Spagna controllate dai cartaginesi, la Sicilia e la Sardegna e dopo la distruzione di Cartagine, il Nord Africa controllato dagli ex rivali. Il passo successivo sarà la distruzione di quello che rimaneva dell’Impero Macedone, occupando Grecia e larghe zone dell’Asia Minore. Questa parte dell’oriente a cui si assocerà in seguito tutto il Medio Oriente, l’Egitto e i regni interni interni dell’Asia Minore porteranno all’inizio del primo millennio della nostra era a fare dell’impero romano, l’entità politica globale dell’intero mondo occidentale conosciuto. Dalla Manica a Nord, fino a Gibilterra e al Mar Nero e fino al Sahara e l’Eufrate a Sud, questi erano i territori direttamente controllati da Roma.

Nel 120 dopo Cristo l’Impero Romano raggiungerà la sua massima espansione, dal Vallo Antonino, ai confini della Scozia al Reno e al Danubio inferiore, fino all’Eufrate, il limes che comprenderà 5.000.000 di km2 racchiuderà una popolazione di circa 50-60 milioni di persone.

[simple-author-box]

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights