lunedì, Maggio 20

Tag: Firenze

I libri  nel Medioevo
Medioevo, Storia

I libri nel Medioevo

C'è un prima e un dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili nella storia del libro. In Europa la stampa a caratteri mobili in metallo  fu inventata dall'orafo tedesco Johannes Gutenberg a Magonza. Il primo libro stampato da Gutenberg con la nuova tecnica fu la «Bibbia a 42 linee» (1453-55); il testo utilizzato fu quello della Vulgata, la bibbia latina tradotta dal greco da san Gerolamo nel V secolo. In tre anni ne furono prodotte 180 copie, 48 delle quali sono arrivate fino a noi. Quaranta copie furono stampate su pergamena  e 140 su carta di canapa importata dall'Italia. I caratteri mobili (incisi nella porcellana) in realtà furono inventati per primi in Cina nel 1041, circa quattro secoli prima di Gutenberg, anche se non si prestavano tuttavia per la stampa in largh...
Al via la dodicesima edizione della Notte Blu
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Al via la dodicesima edizione della Notte Blu

Dopo un anno difficile, che ha costretto il Centro Europe Direct Firenze a modificare gli eventi programmati spostandoli sulla rete , oggi, 21 settembre la Notte Blu, manifestazione che tradizionalmente celebra la Festa dell'Europa, tornerà dal vivo nel suo habitat naturale, il complesso delle Murate a Firenze. L’evento con cui Europe Direct Firenze, centro europeo di informazione e comunicazione, festeggia l’Europa in città torna nella sua location originaria proponendo una giornata all’insegna della cultura, dell’arte e della musica grazie alla collaborazione di tutti i soggetti che animano il famoso Complesso. Quest’anno inoltre lo street artist URTO, conosciuto per il peculiare uso del blu nelle sue opere, ha realizzato la grafica dell’iniziativa. A partire dalle ore ...
Letteratura e libri

Vasco Pratolini: uno dei più rappresentativi esponenti del Neorealismo

Vasco Pratolini nacque a Firenze nel 1913 in una strada della città vecchia, quella "Via de' Magazzini" dalla quale avrebbe preso il titolo una delle opere più intimamente autobiografiche e artisticamente più riuscite del suo primo periodo di attività narrativa. Un'infanzia difficile Di famiglia operaia, trascorse l'adolescenza in ristrettezze economiche. A cinque anni perse la madre mentre il padre era in guerra (Prima Guerra Mondiale), e quindi visse con i nonni fino all'età di dodici anni. Morto il nonno, Vasco passò, con la nonna, ad abitare in "Via del Corno", che sarebbe stata poi la scena di uno dei suoi romanzi più felici: "Cronache di poveri amanti" del 1947. Furono, quelli, tempi di povertà e di tristezza che rivivranno in alcune delle sue opere più riuscite, spec...
Galileo  al tempo  della  peste
Storia

Galileo al tempo della peste

Galileo Galilei, uno dei padri della scienza moderna, nasce a Pisa il 15 febbraio 1564 è quindi un bambino durante la pestilenza che infuriò nell'Italia del Nord tra il 1575 e il 1577 e che causò circa 50.000 vittime. Da studente di medicina a Pisa apprese molte conoscenze (quelle dell'epoca ovviamente) su questa terribile malattia che nel corso della storia aveva imperversato più volte. Abbandonati gli studi di medicina per l'astronomia e la matematica Galileo continuò però ad informarsi sulla peste che aveva segnato anche la sua infanzia. Nel frattempo grazie ai suoi studi rivoluzionari la sua fama cresce e nel 1610 pubblica il Sidereus nuncius dove riferisce le scoperte fatte grazie al telescopio, che lui chiama "cannone". Nello stesso anno un amico gli invia co...
Lo scontro tra Bianchi e Neri a Firenze
Medioevo, Storia

Lo scontro tra Bianchi e Neri a Firenze

https://www.youtube.com/watch?v=maoTZ27HKfE&ab_channel=EditoriLaterza-Roma Intorno al 1300 i Guelfi che governavano la città di Firenze con un moderato regime di popolo si divisero in due fazioni fortemente ostili, guidate da due delle famiglie più prestigiose della città: i Cerchi ed i Donati, entrambi abitanti nel rione di Porta San Piero. A capo della famiglia Cerchi, vi era Vieri, che guidava una casa di mercanti ricchissimi, non di origini nobiliari ma molto potente in città. Corso Donati era invece il leader dell'altro schieramento e rappresentava una casa di nobili origini, meno ricchi dei rivali ma con una sinistra fama di professionisti della guerra. Dante Alighieri, in quel tempo impegnato in politica appoggiava i Cerchi che abbandonando la Parte Guel...
Dante, il politico
Medioevo

Dante, il politico

La Firenze del XIV secolo era governata da un "regime di popolo", ovvero il potere decisionale era in mano a gran parte della popolazione produttiva del Comune. Il vertice del potere era in mano a sei Priori delle Arti, espressioni del mondo imprenditoriale e artigiano della città. Un ruolo essenziale era svolto dal Gonfaloniere di giustizia, incaricato di far rispettare gli Ordinamenti di Giustizia ed assicurare l'emarginazione dalla politica e la difesa del popolo dalla violenza dei nobili o magnati, come comunemente venivano chiamati. I Priori restavano in carica soltanto due mesi per evitare qualsiasi tentazione di consolidamento personale o familiare del potere. Sotto questo vertice politico c'erano almeno altri cinque organi politici (il Consiglio dei Cento, i Consigl...
La nascita  di Dante
Medioevo, Storia

La nascita di Dante

La vita di Dante Alighieri il poeta più importante della storia italiana è incredibilmente piena di zone d'ombra, se non proprio oscure, questo nonostante il nostro fosse un personaggio diventato famoso già nel corso della sua vita. La sua data di nascita ci viene rivelata dal Boccaccio, uno dei primi ad occuparsi della biografia di Dante. Nel suo Trattatello in laude di Dante, colloca la nascita dell'Alighieri nel 1265. Questa data Boccaccio la ricava dalla testimonianza di un amico e servitore del poeta, quando lui, nell'ultima parte della sua vita, era in esilio a Ravenna. Ser Piero, questo il nome del prezioso testimone, afferma che Dante, quando era già sul letto di morte, gli aveva confidato che a maggio di quell'anno, avrebbe compiuto 56 anni. Dante morì il 14 settem...
Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante
Medioevo

Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante

https://www.youtube.com/watch?v=xGGJVsdZDcc&ab_channel=MarcoAugusti Contrariamente a quanto accadeva nel resto d'Europa dove un sovrano poteva delimitare giuridicamente il concetto di nobiltà nell'Italia del XIV secolo le cose erano un po' più complicate. Essere nobili nell'Italia dei Comuni non dipendeva da un titolo giuridico ma, piuttosto dall'antichità della famiglia e dalla posizione di potere e rispetto goduta nella città. I nobili o meglio i gentili uomini come più comunemente venivano chiamati (da gens parola che in latino riconduce al concetto di famiglia) dovevano essere ricchi. A niente valeva avere antenati illustri se lo stato attuale della famiglia fosse stato modesto od addirittura miserevole. In quanto alla profondità della catena genealogica bastava av...
La battaglia di Campaldino
Medioevo

La battaglia di Campaldino

E' sabato 11 giugno 1289 quando l'esercito guelfo, composto in larga misura da fiorentini, risalendo il Casentino si ferma nei pressi del castello di Poppi. Ha impiegato nove giorni per percorrere su strade impervie e montuose circa 50 chilometri e fermarsi a metà strada con Arezzo, in una pianura chiamata allora Campaldino. Era il luogo adatto dove schierare e manovrare la cavalleria e naturalmente il nemico, i ghibellini aretini, sapendolo bene, sbarravano il fondovalle, nei pressi di una chiesetta chiamata Cartomondo, pronti ad affrontare l'invasore. Come era costume per un "governo del popolo", l'esercito fiorentino non aveva un Comandante unico. Le decisioni erano prese da dodici Capitani di Guerra in rappresentanza dei sei sesti (quartieri) nei quali era divisa la c...
I Medici: L’esilio Ep. 4
Storia

I Medici: L’esilio Ep. 4

https://www.youtube.com/watch?v=8W9VDbE9k08 Lo scontro latente tra i Medici e la nobiltà fiorentina si apprestava a raggiungere un punto critico fin dai primi anni della leadership di Cosimo. Il partito dei nobili, capitanato dalla potente famiglia degli Albizzi detestava la famiglia dei Medici che senza avere un retaggio nobiliare, apparteneva infatti al cosiddetto "popolo grasso", si era arricchita in maniera smisurata ed aveva acquisito un potere indiscutibile a Firenze. Sobillati dagli Albizzi gran parte dei magnati fiorentini iniziò a prendere in considerazione il progetto di sopprimere Cosimo o perlomeno di esiliare tutta la sua famiglia. A fare da pompiere, conscio della grande popolarità della famiglia Medici a Firenze, fu il vecchio ma rispettato N...
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