mercoledì, Maggio 15

Tag: Operazione Barbarossa

La questione polacca all’indomani  dell’Operazione Barbarossa
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La questione polacca all’indomani dell’Operazione Barbarossa

Dopo la sciagurata spartizione della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica di Stalin, il premier polacco aveva trovato asilo in Francia, insieme al suo governo e a una parte delle truppe scampate alle invasioni russo-tedesche. Nel giugno del 1940 il tracollo francese aveva indotto il primo ministro polacco Władysław Sikorski e il suo entourage a riparare in Gran Bretagna. Qui accompagnato dal deputato conservatore Victor Cazalet, veterano della prima guerra mondiale, che aveva ripetutamente messo in guardia dal pericolo rappresentato dalla Germania di Hitler, effettuò una serie di ispezioni alle unità militari polacche che si stavano riorganizzando in Inghilterra. Quando la Germania lanciò l'Operazione Barbarossa, affossando unilateralmente il patto Molot...
Lo sterminio dei prigionieri di guerra sovietici durante l’Operazione Barbarossa
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Lo sterminio dei prigionieri di guerra sovietici durante l’Operazione Barbarossa

Nelle prime fasi dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica i soldati della Wehrmacht erano stati accolti dagli abitanti dei villaggi russi di frontiera quasi con gioia. Molti pensavano che i futuri occupanti non avrebbero raggiunto il livello di oppressione staliniano. Lo stesso accadde per le centinaia di migliaia di soldati russi che si erano arresi quasi senza combattere. Si trattò di una speranza malriposta che durò lo spazio di poche settimane. Hitler ed i suoi generali avevano concepito l'operazione Barbarossa come un'occupazione di sfruttamento selvaggio di cibo e risorse per l'esercito e per la popolazione tedesca. Questa politica scellerata, che sarà una delle cause della sconfitta nazista in Russia, si abbatterà spietatamente sui soldati nemici catturati. Per loro n...
Hitler, il drogato
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Hitler, il drogato

Adolf Hitler era costituzionalmente convinto di essere infallibile e questa presunzione fu alla base di molte scelte strategiche discutibili, spesso imposte ai vertici militari della Wehrmacht. Questa pretesa di infallibilità, associata a manifestazioni sempre più stravaganti e ad un eccesso di umoralità, si intensificò dopo l'invasione dell'Unione Sovietica nell'estate del 1941. Assai di frequente era davvero convinto di non poter sbagliare. Ma le persone che gli erano più vicine, come Engel, il suo aiutante, si rendevano conto che a dispetto dei suoi sforzi per dare un’idea di profonda sicurezza, poteva essere indeciso e nervoso. Per mascherare questa insicurezza che minava le sue pretese di infallibilità Hitler si servì di un personaggio discusso e controverso, Theodor Morell...
Salvate il compagno Lenin…pardon, la sua mummia!
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Salvate il compagno Lenin…pardon, la sua mummia!

Le prime settimane dell'Operazione Barbarossa sono travolgenti. Le divisioni corazzate di Hitler macinano centinaia di chilometri mentre sbriciolano i reparti sovietici completamente sorpresi ed impreparati all'attacco nazista. Dopo alcuni giorni di crollo psichico che fanno temere al Politburo che Stalin abbia perso la ragione, il dittatore georgiano si riprende e il 24 giugno 1941, consapevole che l'Unione Sovietica perderà gran parte del territorio europeo costituisce un Consiglio per l'Evacuazione che aveva il compito strategico di spostare intere fabbriche e la relativa manodopera nelle regioni orientali, lontano dalla portata dei tedeschi. Sotto questi auspici, circa 50.000 fabbriche e officine vennero presto spedite a oriente, tra esse anche 2593 delle aziende più grand...
Operazione Barbarossa: il crollo nervoso di Stalin
Storia

Operazione Barbarossa: il crollo nervoso di Stalin

La storiografia ha ampiamente denunciato la miopia del dittatore sovietico alla vigilia dell'invasione nazista denominata "Operazione Barbarossa". Stalin con mesi di anticipo era stato avvisato dalle numerose ed efficienti reti spionistiche russe e perfino da Churchill che la Germania si stava preparando ad infrangere unilateralmente il patto di non aggressione Molotov e von Ribbentrop stipulato a Mosca il 23 agosto 1939. Stalin ignorò persino le informazioni giunte da disertori tedeschi pochi giorni prima del 22 giugno 1941, data dell'attacco nazista. Il dittatore georgiano riteneva tutti questi avvertimenti come "provocazioni" occidentali tese a far fallire il patto di non belligeranza tra Germania ed Unione Sovietica. Questa pervicace volontà di ignorare i dati della real...
La guerra del Mein Kampf
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La guerra del Mein Kampf

https://www.youtube.com/watch?v=KRZ2EyLullk Tra tutte le campagne militari della Germania nazista durante il secondo conflitto bellico, quella che aderì forse più strettamente ai farneticanti concetti del Mein Kampf, fu l'invasione dell'Unione Sovietica. L'Operazione Barbarossa doveva essere condotta secondo metodi più spietati e definitivi di qualunque altra operazione militare intrapresa fino ad allora. In un discorso ufficiale rivolto alle più alte cariche militari, convocate nella cancelleria del Reich il 30 marzo, Hitler non lasciò dubbi circa il fatto di aspettarsi da loro strategie molto più spietate di quelle usate durante la conquista dell’Europa occidentale nel corso dell’imminente guerra contro la Russia. «La guerra sarà tale da non poter essere condotta in modo cav...
La tragica avventura della Divisione  Azzurra  in Russia
Storia

La tragica avventura della Divisione Azzurra in Russia

La Spagna era uscita spossata e devastata dalla lunga guerra civile  e per  questo  Francisco Franco a costo di inasprire  i rapporti con Hitler e Mussolini,  che di fatto con i  loro aiuti gli avevano  permesso di avere  la  meglio sui repubblicani, aveva assunto una posizione di non belligeranza  nel conflitto mondiale in corso.  Le pressioni di Hitler e l'esigenza di non sembrare  completamente irriconoscente spinsero il  dittatore spagnolo a  promuovere, in occasione dell'Operazione Barbarossa, la formazione di una  divisione di "volontari" da affiancare alle truppe germaniche nelle sterminate pianure  sovietiche. Con questa mossa  Franco sperava  inoltre di poter  contrattare le pretese naziste rispetto alla fornitura di 100.000 lavoratori da impiegare nelle  fabbriche ted...
Le spie che anticiparono l’Operazione Barbarossa
Storia

Le spie che anticiparono l’Operazione Barbarossa

Gli storici si sono lungamente arrovellati sui motivi che indussero Stalin a sottovalutare le fonti affidabili che anticiparono largamente l'Operazione Barbarossa, ovvero l'invasione dell'URSS da parte delle armate germaniche. Fin quasi agli ultimi giorni Stalin credette di poter irretire ancora Hitler al punto di confidare all'ambasciatore tedesco che liquidava le informative sulla presunta invasione tedesca come manovre dei servizi segreti occidentali volti a minare il trattato di non belligeranza russo-tedesco. Eppure i campanelli d'allarme erano stati numerosi ed inequivocabili. Risulta inverosimile che lo Stato Maggiore sovietico ignorasse la presenza di ben 153 divisioni tedesche lungo il confine tra i due paesi, ritenuto sicuro in virtù del trattato d'amicizia in vigore. Centocinq...
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