lunedì, Maggio 20

Trovati in Israele nuovi frammenti dei rotoli del Mar Morto

Gli archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità, hanno scoperto dozzine di frammenti di pergamena di un rotolo biblico, scritto in greco e recante parti del Libro dei Dodici Profeti Minori, inclusi i libri di Zaccaria e Naum.

Il ritrovamento

Un team di archeologi ha ritrovato dei frammenti di un nuovo rotolo del Mar Morto nella Caverna dell’orrore nel deserto della Giudea, in Israele.

La grotta, che si trova a circa 80 m sotto la cima della scogliera, è fiancheggiata da gole e può essere raggiunta solo scendendo in corda doppia dalla scogliera a strapiombo.

Questo è sicuramente un momento emozionante, poiché presentiamo e riveliamo al pubblico un pezzo importante e significativo nella storia e nella cultura della Terra di Israele“, ha detto Hananya Hizmi, capo del personale del dipartimento di archeologia presso l’amministrazione civile in Giudea e Samaria.

Alla fine degli anni ’40, siamo venuti a conoscenza dei resti del patrimonio culturale dell’antica popolazione della Terra di Israele con le prime scoperte dei rotoli del Mar Morto“.

“Ora, gli archeologi hanno scoperto e portato alla luce nuovi reperti e prove che fanno ancora più luce sui diversi periodi e culture della regione”.

I frammenti e la loro traduzione

Gli archeologi sono stati in grado di identificare 11 righe di Zaccaria 8: 16-17:

“Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità l’un l’altro, rendete giustizia vera e perfetta alle vostre porte. Non fate del male gli uni contro gli altri, non amate lo spergiuro, perché tutte quelle sono cose che odio – dichiara il Signore “.

I frammenti del rotolo contenevano anche versetti da Nahum 1: 5-6:

“I monti tremano a causa sua, e le colline si scioglieranno. La terra, il mondo e tutto ciò che vi abita si solleveranno davanti a lui. Chi può resistere alla sua ira? Chi può resistere alla sua furia? La sua ira si riversa come fuoco e le rocce vengono frantumate a causa sua “.

I ricercatori hanno anche scoperto che l’antico rotolo è stato scritto da due diversi scribi. “Quando si confronta il testo conservato nei frammenti appena scoperti, con il testo a noi noto da altre versioni, inclusi i versi conosciuti nel testo masoretico, si notano numerose differenze, alcune delle quali piuttosto sorprendenti“, hanno spiegato gli studiosi.

Queste differenze possono dirci un bel po’ per quanto riguarda la trasmissione del testo biblico fino ai giorni della rivolta di Bar-Kokhba, documentando i cambiamenti avvenuti nel tempo fino a giungere a noi nella versione attuale“.

Un altro aspetto interessante di questo rotolo è che, nonostante la maggior parte del testo sia in greco, il nome di Dio appare nell’antica scrittura ebraica, conosciuta dai tempi del Primo Tempio di Gerusalemme“.

Fonte: http://www.sci-news.com/archaeology/new-dead-sea-scroll-fragments-09454.html?fbclid=IwAR0r_gEYQjMhtKqltdHRXH1eTxktdkzWl1ZhZSYpVaPV0J-0JNNV-AhARaQ

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