domenica, Maggio 5

Vietnam: il raid del 1965

Con l’inizio del 1965 la dirigenza comunista del Vietnam del Nord si convinse che la vittoria fosse ormai a portata di mano. Il Segretario del Partito Comunista Le Duan invitò pertanto i vertici militari a portare la guerra delle forze regolari a sud.

Il colonnello Nguyen Huu An era un veterano della battaglia di Dienbienphu ed all’epoca aveva 39 anni quando assunse il comando della 325a divisione, destinata a diventare la prima formazione dell’esercito regolare nord vietnamita a marciare a Sud. Soffriva di emorroidi sanguinanti ed era prematuramente incanutito, nonostante questo An aveva un’incredibile energia.

An fu informato che lungo il sentiero di Ho Chi Minh erano ammassate scorte di riso per i suoi uomini. An venne a sapere in seguito che si trattava di riso vecchio, infestato da vermi ma considerato ancora “commestibile“.

Il sentiero che prendeva il nome dal leader indiscusso della rivoluzione vietnamita era una rete di strade che andavano dal Vietnam del Nord al Vietnam del Sud, attraverso le nazioni confinanti di Laos e Cambogia, allo scopo di fornire supporto logistico ai Viet Cong e all’NVA durante la Guerra del Vietnam. Erano una combinazione di strade per i camion (inizialmente poche) e percorsi per pedoni e biciclette.

An trascorse due mesi per mettere assieme un equipaggiamento sufficiente per le sue truppe. Ogni uomo ricevette un kit “da rana”, contenente un’amaca, due divise color cachi, più un po’ di denaro di Saigon. Non c’erano però maglioni a fronte dei geli notturni e gli uomini della 325ma divisione patirono il freddo e la fame.

Agli inizi di novembre la formazione si mise in marcia preceduta da un contingente di 100 soldati guidati personalmente da An. Il sentiero fu percorso interamente a piedi ed in certi tratti era così stretto che c’era spazio per arrampicarsi solamente stando in fila indiana.

Man mano che l’avanguardia di An penetrava verso sud le razioni alimentari diventavano sempre più scarse. Alla fine giunsero a una stazione del percorso a breve distanza dagli altipiani centrali del Vietnam del Sud, al cui comando era un colonnello che An conosceva per aver frequentato insieme un corso militare. Qui le truppe poterono rifocillarsi in modo più adeguato.

A dicembre raggiunsero la provincia di Kontum. An e il suo stato maggiore marciarono fino al quartier generale del fronte locale, dove trovarono abbondanza di cibo ed ebbero modo di riposare nell’attesa dell’arrivo del grosso della divisione.

La 325ma divisione lanciò una serie di attacchi preliminari prima di impegnarsi in una grande operazione contro un capoluogo provinciale. Per tre giorni e tre notti le forze nord vietnamite costrinsero ad un assedio disperato i difensori del capoluogo preso d’assalto, in attesa dell’arrivo dei soccorsi che sarebbero stati assaliti ed annientati secondo una collaudata tattica dell’esercito nord vietnamita.

E così fu. A questo punto la 325a invase una serie di villaggi strategici senza sparare un solo colpo e occupò brevemente Dak To. An festeggiò con un banchetto il cui pezzo forte era una tigre, uccisa da due soldati che la bestia aveva spaventato.

Quando finalmente Saigon si rese pienamente conto della pericolosa penetrazione inviò massicci rinforzi nel teatro d’operazione. Come tutta risposta i nordvietnamiti ripiegarono nella giungla tirandosi dietro il bottino catturato, la cui parte qualificante era costituita da due obici da 105 millimetri, opportunamente smontati.

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