domenica, Maggio 19

Ci hanno lasciato nel 2023

Il 2023 si è concluso da pochi giorni e circa 65 milioni di persone sono decedute nel corso dei suoi 365 giorni. Ognuno di loro aveva una storia unica e irripetibile alle spalle, ma solo un piccolissimo numero possedeva una popolarità così diffusa da far provare un senso di perdita, più o meno grande, a tantissimi altri individui sparsi per l’intero globo. In questo articolo accenneremo, con la massima stringatezza, ad alcune di queste “morti illustri”

Artisti

Il 10 gennaio 2023 muore improvvisamente, a 78 anni, a causa di una forma fulminante di meningite batterica, Jeff Beck uno dei chitarristi rock più influenti degli anni sessanta e settanta, nonché fra i più importanti per l’evoluzione della chitarra moderna, contribuendo alla definizione di questo strumento in un vasto spettro di generi.

Conosciuta come la “Bersagliera“, Gina Lollobrigida acquista un’immensa popolarità grazie al film “Pane, amore e fantasia” (1953) per la regia di Luigi Comencini. Diretta dai più grandi registi italiani, da Vittorio De Sica a Pietro Germi, da Mario Monicelli a Mario Soldati, lavorò accanto ai divi dello spettacolo internazionale, da Burt Lancaster a Humphrey Bogart. La “Lollo” muore il 16 gennaio 2023, all’età di 95 anni.

.La pandemia di Covid19 oltre a mietere decine di migliaia di persone comuni ha causato la morte di molti VIP, uno di questi è la leggenda del rock David Crosby, morto ad 81 anni, il 18 gennaio 2023. Pochi giorni dopo, l’8 febbraio, per cause naturali, muore nella sua abitazione di Los Angeles, Burt Bacharach, pianista e compositore statunitense, la cui stagione d’oro si colloca nel periodo 1962-1968 grazie ai successi discografici scritti assieme a Hal David e interpretati principalmente da Dionne Warwick.

Il 15 febbraio 2023 muore, ì”attrice Raquel Welch che la rivista Empire aveva definito «una delle cento star più sexy nella storia del cinema». Nel film Un milione di anni fa (1966) indossò un provocante bikini in pelle scamosciata che divenne un oggetto di culto. grazie alla prorompente femminilità della Welch.

Il 2023 ha portato via anche il cantautore Alberto Radius, l’attore Tome Sizemore jr., Kenzaburō Ōe, scrittore e Premio Nobel per la Letteratura 1994, il regista Citto Maselli, l’attore Ivano Marescotti, la scrittrice Ada D’Adamo, appena cinquantasettenne, il mitico cantante Harry Belafonte, il regista e sceneggiatore Alessandro D’Alatri, lo scrittore e saggista Martin Amis e concludendo questa breve e incompleta carrellata, Tina Turner.

Tina Turner, al secolo Anna Mae Bullock, nella sua carriera di cantante lunga oltre 50 anni si è guadagnata l’appellativo di regina del rock. Turner, che era Simply the best, ha venduto 100 milioni di copie nel mondo e Rolling Stone l’ha inserita nella classifica dei migliori cantanti di sempre.

Sportivi

Il 2023 era iniziato da poco e nel giorno della Befana, a causa di un tumore al pancreas moriva l’ex calciatore, dirigente sportivo, allenatore e opinionista tv Gianluca Vialli. Insieme a Roberto Mancini, suo caro amico, era stato il simbolo della Samp di Paolo Mantovani che nel 1991 vinse lo scudetto, guidata da Vujadin Boskov.

Se Vialli ci lascia a soli 59 anni, l’8 febbraio muore a soli 37 anni, l’ex sciatrice Elena Franchini, anche lei a causa di un tumore. Elena aveva rappresentato i colori azzurri in tre edizioni dei Giochi Olimpici Invernali: Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014. Sono pochissimi gli allenatori che sono riusciti a vincere uno scudetto fuori dal giro delle solite “grandi” (Juventus, Inter e Milan), uno che ha sfiorato l’impresa è stato Ilario Castagner, artefice di quello che fu definito il Perugia dei miracoli (imbattuto e al secondo posto dietro il Milan nella Serie A 1978/79, sfiorando il sogno dello scudetto). In carriera ha guidato anche Lazio, Milan e Inter negli anni Ottanta. All’età di 82 anni Castagner chiudeva la sua partita con la vita.

Just Fontaine è stato una leggenda del calcio francese. Suo è ancora il record di goal in una singola edizione di una Coppa del mondo, 13 in sei partite nel 1958. Fontaine moriva all’età di 89 anni, il 1 marzo 2023.

E se parliamo di leggende un posto in primo piano spetta a Dick Fosbury il cui nome è consegnato all’eternità non soltanto per le sue vittorie nel salto in alto, come quella delle Olimpiadi di Città del Messico con un salto di 2,24 metri ma, soprattutto, per aver inventato una tecnica di salto rivoluzionaria che porterà per sempre il suo nome.

L’atleta statunitense infatti introdusse tra lo scetticismo generale il salto dorsale al posto di quello ventrale e questa nuova tecnica da lui inventata gli permise di superare numerosi record americani, olimpici e mondiali.

Sempre nel 2023 sono venuti a mancare il velocista Jim Hines, il calciatore Vincenzo D’Amico, stella della Lazio, l’ex centrocampista della Grande Inter, Luisito Suarez, l’ex allenatore Carletto Mazzone, l’ex calciatore del Milan, Giovanni Lodetti e il leggendario calciatore inglese Sir Bobby Charlton.

nella foto Carletto Mazzone

Politici e giornalisti

Il 2 febbraio 2023 muore a 79 anni Enzo Carra che unisce entrambe le categorie, uomo politico e giornalista, portavoce della Democrazia Cristiana, quando Segretario era Arnaldo Forlani, non tanto benevolmente soprannominato “Coniglio Mannaro”. Carra rimane nell’immaginario collettivo per quella sua foto in manette del 1993 quando viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta per la maxi tangente Enimont. Condannato in via definitiva nel 1995, verrà riabilitato nel 2004.

ENZO CARRA POLITICO

Sempre a febbraio ci lascia un pilastro della televisione italiana, colui che introdurrà in Italia il talk show, esplorandone con il tempo tutte le possibili derivazioni, da quello patinato e di buon gusto a quello becero e urlato. Parliamo di Maurizio Costanzo che sapendo interpretare la sensibilità dei telespettatori è riuscito a rimanere in scena ininterrottamente per circa 50 anni con lo stesso format televisivo. Sposato con Maria De Filippi, in precedenza si era unito in nozze con Lori Sammartino, Flaminia Morandi (con cui ha avuto due figli, (Camilla che fa la scrittrice e la sceneggiatrice e il regista Saverio ) e Marta Flavi.

Febbraio è anche il mese dove viene a mancare una storica firma di Repubblica, Curzio Maltese che muore dopo una lunga malattia all’età di 64 anni. Per 5 anni, dal 2014 al 2019, ha avuto un’esperienza come europarlamentare con la lista L’altra Europa con Tsipras.

Il 27 marzo muore uno dei giornalisti più capaci e più sottovalutati della storia del giornalismo italiano: Gianni Minà. Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, iniziò la carriera da giornalista nel 1959 a Tuttosport ma ha saputo spaziare ben oltre il giornalismo sportivo. Indimenticabili i suoi reportage e interviste ai personaggi più importanti del Novecento: dal Dalai Lama a Federico Fellini, da Jane Fonda a Franco Battiato, da Massimo Troisi a Fidel Castro, per arrivare a Diego Armando Maradona e Pelè con i quali aveva un profondo rapporto di amicizia.

Emblematica della sua capacità di essere empatico al punto di essere giornalista di fiducia e amico di moltissime celebrità è una foto che lo ritrae a cena con Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez.

Il 12 giugno 2023 si chiude con la morte la parabola di uno dei più controversi personaggi della storia italiana: Silvio Berlusconi. Imprenditore che ha sempre flirtato con la politica e con zone oscure della criminalità, politico che sdoganerà l’estrema destra portandola al governo, uomo dalla discutibile vita privata, Berlusconi nel bene e nel male, segnerà almeno un quarto di secolo della vita politica e di costume del Belpaese. Gli scandali politici, finanziari e privati segneranno l’intera sua vita, fino alla morte che lo coglie ad 86 anni, per conseguenze legate alla leucemia di cui soffriva da tempo.

Il 19 luglio, quasi come un fulmine a ciel sereno, scompare uno dei grandi del giornalismo italiano, Andrea Purgatori. Inviato di guerra, maestro indiscusso del giornalismo investigativo, autore televisivo di successo, negli ultimi anni per La7 curava la trasmissione di inchieste Atlantide (Premio Flaiano 2019 come miglior programma culturale). Il suo nome è legato in particolare all’inchiesta sulla strage di Ustica del 1980 e al caso di Emanuela Orlandi.

All’età di 100 anni muore il 29 novembre 2023, Harry Kissinger, il politico americano che ha dominato la politica estera degli Stati Uniti tra la metà degli anni Sessanta e gran parte del decennio successivo. Ebreo fuggito dalla Germania nazista con la famiglia da adolescente (era nato a Fürth, in Baviera), repubblicano convinto, ha servito sotto le presidenze Nixon e Ford. Tra i suoi successi diplomatici più importanti vi è il riavvicinamento tra Cina e Stati Uniti, passata alla storia come “diplomazia del ping pong“. Vincitore di un Premio Nobel per la Pace, Kissinger fu protagonista anche di episodi oscuri e controversi come il golpe di Pinochet in Cile e il bombardamento “segreto” della Cambogia.

Sempre nel 2023 ci hanno lasciato Marisa Rodano, partigiana e parlamentare, Wolfgang Schäuble politico tedesco considerato il portabandiera del rigore monetario e delle politiche di bilancio, Jacques Delors, economista e politico, considerato uno dei padri dell’Europa moderna, Arnaldo Forlani, già Segretario della DC ed esponente di punta della corrente “dorotea”, Paolo Graldi, giornalista,

Vogliamo chiudere questa breve ed incompleta carrellata dei personaggi pubblici che sono scomparsi nel 2023 con un personaggio che ha profondamente segnato non soltanto il costume ma anche espresso la volontà di emancipazione della donna attraverso il diritto di indossare uno dei capi d’abbigliamento più iconici del Novecento: la minigonna.

Parliamo di Mary Quant che nasce a Londra l’11 febbraio 1930 divenendo fin da giovane una stilista con spiccate capacità imprenditoriali. Nel 1963 fondò il Ginger Group per esportare i suoi prodotti negli Stati Uniti, lanciò una linea di cosmetici nel 1966 e una collezione di calzature nel 1967. Vero personaggio cult della swinging London, lo scrittore Bernard Levin la definì: «alta sacerdotessa della moda degli anni sessanta». È comunemente considerata l’inventrice della minigonna, capo d’abbigliamento che spopolò tra le giovani donne negli anni sessanta.

La Quant soleva dire che le vere creatrici delle mini sono le ragazze che si vedono per strada, non si trattava soltanto di un modo di dire per placare alcune polemiche sulla effettiva “paternità” di chi aveva veramente inventato la minigonna, ma l’affermazione che lei non aveva fatto altro che raccogliere una tendenza in atto nella realtà, codificandola e conferendogli uno status fino ad allora inesistente,

Mary Quant muore il 13 aprile 2023, a 93 anni nella sua abitazione a Farley Green nel Surrey.

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