sabato, Aprile 27

Come spegnere la sete in modo sano e sicuro

In questo periodo di caldo torrido, in cui si prevedono picchi-record fino a 45°C, aumenta in modo considerevole il consumo di acqua e di altre bevande fresche: quelle tradizionali a base di frutta, nettari, polpe, energy drink di nuova generazione, bibite di “fantasia”(cole, ginger, chinotto,ecc.).

Anche se sul momento sembrano appagare la nostra sete, bisogna limitarne il consumo e prestare molta attenzione al loro contenuto, leggendo bene l’etichetta, perché potrebbero esserci conseguenze non propriamente salubri.

ADDITIVI PRINCIPALI

In particolare, per le bevande di frutta, la percentuale del succo è alquanto variabile, da un minimo del 12% ad un massimo del 70%. Tutto il resto è acqua, zucchero o altri dolcificanti, coloranti per ottenere una tinta più intensa, carica microbica (acido ascorbico, cioè Vitamina C), aromi per riforzare il gusto. In genere il succo non è fresco, ma concentrato, liofilizzato o sciroppato.

Invece nei nettari, la percentuale di frutta passa dal 25% (banane) al 50% (mele, pere). Ci sono poi i cosiddetti “100% di succo di frutta”, che non hanno aggiunta di zucchero e dei vari additivi: sarebbe senz’altro preferibile il loro consumo, ma il prezzo è maggiore.

CONSEGUENZE

Una recente ricerca inglese, dell’Università di Southampton, effettuata su 300 bambini di tre anni, ha evidenziato che essi divenivano meno iperattivi se bevevano succhi senza coloranti, rispetto al consumo di quelli che li contenevano.

Alcuni conservanti, se ingeriti per un certo periodo, potrebbero causare allergie e forse anche qualche tipo di tumore, altri mal di testa, debolezza, respirazione faticosa e tosse. Gli antiossidanti, ascorbati in particolare, che rallentano il processo di ossidazione da parte dell’ossigeno nell’aria, provocano in certe persone diarrea, carie, calcoli renali.

Un dolcificante, l’aspartame, largamente usato in prodotti dietetici, come dessert, gelatine e bibite, nel giugno scorso è stato inserito dall’OMS, nella tabella 2b, ovvero quella dei prodotti “possibilmente cancerogeni” per gli esseri umani.

LE BUONE REGOLE

Conviene seguire i consigli della SNU, Società di Nutrizione Umana, per evitare i grossi pericoli derivanti dall’abuso di bevande con additivi:

Bere in modo limitato

Consumare un adeguato quantitativo di frutta fresca, oltre che di verdura, cereali integrali e legumi

Non assumere altre bevande zuccherate nella giornata

Evitare di darle col biberon a bambini nella prima infanzia

Secondo alcuni nutrizionisti, nei momenti di maggiore sete, le bibite zuccherate sono da evitare, mentre si possono usare acqua addizionata con una spremuta di limoni, o frullati vitaminici a base di latte e frutta di stagione: che oltre a spegnere la sete, ci forniscono un adeguato apporto di acqua, sali minerali, vitamine e proteine, evitando certe sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

Foto di Photo Mix da Pixabay

Foto di Silvia da Pixabay

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