giovedì, Maggio 16

Hubble e Webb catturano un’intrigante coppia galattica

Hubble e Webb catturano un’intrigante coppia galattica. I ricercatori, combinando insieme le capacità di osservazioni dei telescopi, sono riusciti a catturare delle immagini dettagliatissime dell’universo. La nuova immagine raccolta mostra una coppia galattica. L’immagine è stata condivisa dalla NASA, un risultato sorprendente dell’utilizzo dei dati di entrambi gli osservatori spaziali.

Ciascuno dei due telescopi ha contribuito a produrre osservazioni su diverse lunghezze d’onda della luce. Webb è in grado di rilevare la luce infrarossa, che risulta invisibile all’occhio umano, mentre Hubble ha la capacità di osservare le due galassie sia nella luce visibile che nella luce ultravioletta.

Il duo galattico

Il duo formato da una galassia ellittica e da una a spirale è noto come VV 191 ed è situato a circa 700 milioni di anni luce dalla Terra. Lo scienziato interdisciplinare Webb, il professor Rogier Windhorst dell’Arizona State University Regents ha dichiarato che: “Abbiamo ottenuto più di quanto ci aspettassimo combinando i dati del telescopio spaziale James Webb della NASA e del telescopio spaziale Hubble della NASA!”.

Il ricercatore continua spiegando che: “I nuovi dati di Webb ci hanno permesso di tracciare la luce emessa dalla brillante galassia ellittica bianca, a sinistra, attraverso la tortuosa galassia a spirale a destra, e identificare gli effetti della polvere interstellare nella galassia a spirale. I dati del vicino infrarosso di Webb ci mostrano anche i bracci a spirale più lunghi ed estremamente polverosi della galassia in modo molto più dettagliato, dando ai bracci l’impressione di sovrapporsi al rigonfiamento centrale della galassia ellittica bianca brillante presente sulla sinistra”.

L’immagine è uno dei primi risultati del programma di osservazione denominato Prime Extragalactic Areas for Reionization and Lensing Science, il PEARLS. Questa non è ancora stata sottoposta al processo di revisione tra pari. Lo ricerca è stata presentata all’Astrophysical Journal.

I ricercatori hanno scelto la coppia galattica selezionandola tra quasi 2.000 candidati che sono stati identificati dai volontari scientifici cittadini del Galaxy Zoo. Le piccole galassie presenti nell’immagine, che sembrano essere molto vicine tra loro, in realtà non interagiscono tra di esse. La loro posizione ha consentito ai ricercatori di tracciare e confrontare la polvere galattica.

Rogier Windhorst, ha spiegato che: “Comprendere dove è presente la polvere nelle galassie è molto importante, perché la polvere cambia la luminosità e i colori che sono visibili nelle immagini delle galassie. I granelli di polvere sono in parte gli elementi responsabili della formazione di nuove stelle e pianeti, per questo cerchiamo sempre di identificare la loro presenza per ulteriori studi”.

L’immagine composita così ravvicinata alla coppia galattica non è l’unica meraviglia celeste rivelata. Infatti, dietro la coppia sono visibili anche altre galassie, di cui uno di questi punti di luce ha portato ad una seconda scoperta all’interno della nuova immagine. Il fenomeno osservabile nell’immagine, noto come lente gravitazionale, avviene quando le galassie, presenti in primo piano, agiscono come una lente d’ingrandimento per gli oggetti situati dietro di loro.

I ricercatori si sono avvalsi della stessa tecnica utilizzata per la prima immagine raccolta da Webb rilasciata a luglio. Webb, secondo la NASAha fornito l’immagine infrarossa più profonda e nitida dell’universo immortalata fino ad oggi”.

Sopra la galassia ellittica bianca, situata a sinistra, è presente un debole arco rosso, una formazione che appartiene ad una galassia molto lontana. La gravità della galassia ellittica, presente in primo piano, ha piegato la luce della galassia situata più distante.

Conclusioni

Le immagini della lontana galassia sono talmente deboli che non sono state immortalate nei dati di Hubble, ma appaiono chiaramente in quelli riprese nel vicino infrarosso di Webb. Rogier Windhorst, conclude spiegando che: “Le simulazioni di galassie con lenti gravitazionali come questa ci aiutano a ricostruire quanta massa c’è nelle singole stelle, insieme a quanta materia oscura è presente nel nucleo di questa galassia”.

Lo sfondo di questa immagine. al di là delle intuizioni che gli astronomi stanno raccogliendo su VV 191, suggerisce altri misteri più profondi nell’universo ancora da svelare. Nelle due spirali irregolari, presenti nella parte superiore sinistra della galassia ellittica, hanno dimensioni apparenti simili, ma si presentano con colori molto diversi. Uno è probabilmente molto polveroso mentre l’altro è situato molto lontano. Gli astronomi hanno quindi bisogno di ottenere altri dati noti come spettri per poter determinare quale sia la loro conformazione reale.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/10/05/world/webb-telescope-galaxy-pair-hubble-scn/index.html?fbclid=IwAR0GsMDdwAlp8JNL93WaU2OxEXK_2Lv1527qqsEdMN3uhphPhNlICrfvYPk

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