sabato, Maggio 4

In arrivo nuovi vaccini per Covid-19, spray in singola dose

La ricerca sui vaccini per il Covid-19 dal 2020 ha consentito progressi fondamentali nel contrastare l’epidemia e ancora continua a essere portata avanti per trovare rimedi per le nuove varianti e vaccini sempre più sicuri ed efficaci. Uno studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature da parte di un gruppo di ricercatori in Cina sembra segnare un’altra tappa di grande importanza in prospettiva futura. I ricercatori hanno prodotto un nuovo vaccino in polvere, inalabile e in grado con una sola dose di essere efficace anche per evitare la diffusione del virus.

Vantaggi rispetto ai vaccini ora in uso

Sappiamo che fino a oggi i vaccini anti Covid-19 si sono dimostrati molto efficaci nel prevenire gli effetti gravi della malattia ma meno nell’evitare la trasmissione della stessa. Questo è dovuto al fatto che i vaccini utilizzati finora, in forma liquida e iniettati intra-muscolo, non sono in grado di attivare velocemente una risposta immunitaria a livello delle mucose respiratorie, dove ovviamente il virus entra subito in contatto e da dove può quindi essere facilmente trasmesso. Inoltre i vaccini liquidi richiedono condizioni di trasporto e mantenimento a basse temperature e più somministrazioni nel tempo come ben sappiamo.

L’utilizzo di un vaccino in polvere consente di poterlo mantenere a temperatura ambiente e inoltre, semplicemente spruzzandolo tramite un inalatore, le polveri sono in grado di depositarsi sulle muscose respiratorie e negli alveoli polmonari, attivando rapidamente la risposta immunitaria.

Il nuovo vaccino

I ricercatori hanno prodotto delle nanoparticelle porose biodegradabili di dimensioni da 1 a 4 µm (1 µm è la millesima parte di un millimetro) in cui sono state incapsulate proteine del virus. Una volta liberate le proteine a livello delle mucose respiratorie e nei polmoni, le cellule del sistema immunitario sono attivate, riconoscendo la presenza di agenti esterni e in tal modo si avvia una risposta immunitaria capace di durare nel tempo e di attaccare il virus in caso di contagio, riconoscendo le stesse proteine virali.

Il vaccino è stato al momento testato con successo su topi e scimmie, dove una singola dose ha attivato una potente risposta immunitaria capace di prevenire la trasmissione del virus ed efficace fino a un anno. Inoltre, anche dopo un mese di conservazione a temperatura ambiente, il vaccino è risultato altrettanto efficace. Gli scienziati hanno anche dimostrato come sia possibile inserire nelle nanoparticelle proteine di differenti varianti del Covid-19, aprendo in tal modo alla possibilità che in futuro il vaccino possa essere facilmente “aggiornato” per nuove possibili varianti.

Quando sarà utilizzabile?

Close up Hands of Doctor or nurse holding Intranasal vaccine spray bottle for coronavirus or covid-19 pandemic.

Il passo successivo è chiaramente ora passare a trial clinici in uomo prima di poter vedere in commercio questo nuovo vaccino. Rimangono, infatti, da valutare, come sempre in questi casi, possibili effetti indesiderati. Ad esempio il deposito, seppur momentaneo, di particelle negli alveoli polmonari potrebbe causare problemi di infiammazione. Inoltre, per attivare in modo efficace il sistema immunitario, tali sistemi si basano sull’utilizzo di adiuvanti che devono essere inclusi nella formulazione del vaccino. In questo caso è stata utilizzata una proteina batterica non tossica, chiamata CTB, già utilizzata in passato per la somministrazione orale del vaccino per il colera, ma andrà valutato se rimane sicura ed efficace anche in seguito a inalazione nell’uomo.

Ad ogni modo lo studio sembra aprire prospettive importanti non solo per la lotta al Covid-19 ma anche per possibili sviluppi di vaccini per altre malattie respiratorie che possano basarsi sullo stesso tipo di tecnologia.

Fonti:

Xing et al, Nature, 2023.

Ye et al. Nature 2023.

Immagini da rorozoa su Freepik.

Immagini da DCStudio su Freepik

Il nostro collaboratore Ivan Colaluca ha pubblicato un saggio che affronta come realmente funziona la scienza e come poter distinguere le notizie scientifiche dalle fake news

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