sabato, Maggio 18

Individuate tracce di DNA su alcuni meteoriti

Individuate tracce di DNA su alcuni meteoriti. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori giapponesi in collaborazione con gli esperti della NASA. I ricercatori hanno scoperto le 5 basi azotate del DNA e dell’RNA su dei resti di piccoli asteroidi.

Le 5 basi di DNA insieme all’RNA,i tasselli precursori della vita, sono stati individuati in alcuni campioni di meteoriti, dei frammenti rimasti integri dopo l’impatto dei piccoli asteroidi avvenuto sulla Terra. La scoperta effettuata va ad aggiungere un tassello fondamentale alle conoscenze fin’ora ottenute.

I ricercatori, fino ad oggi, avevano individuato solamente 3 delle 5 basi del DNA e dell’RNA. risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications. Questi non indicano che la vita o il DNA, la cui formazione è tuttora sconosciuta, arrivino dagli asteroidi, ma evidenziano che queste 5 molecole, ossia le 5 basi, potrebbero provenire dallo spazio.

Le precedenti scoperte

L’origine della vita, la comparsa delle prime cellule e di proto-organismi dotati di DNA, sono argomenti che da sempre la comunità scientifica ne dibatte. Ad oggi non esistono delle risposte certe, ma soltanto dei differenti modelli che schematizzano ciò che potrebbe essere accaduto intorno a 3,7 miliardi di anni fa.

Le 5 basi presenti sono adenina, citosina, guanina, atimina e uracile. I ricercatori hanno individuato, per la prima volta 50 anni fa, la presenza all’interno di alcuni meteoriti di adenina, guanina e altri composti organici, cui successivamente si è aggiunto l’uracile. Quindi mancavano sia la citosina che la timina. Alcune simulazioni svolte in laboratorio hanno ipotizzato una possibile presenza anche degli altri due componenti in questi meteoriti.

La ricerca

Il team giapponese, guidato dal geochimico Yasuhiro Oba, insieme agli astrochimici della NASA, qualche anno fa, ha deciso di sviluppare un metodo per riuscire ad estrarre i composti chimici dalla polvere di meteorite liquefatta in maniera precisa e senza danneggiarli. Il team di ricerca ha esaminato con questo metodo 4 campioni di particolari meteoriti, precipitati qualche decennio fa rispettivamente in Australia, in Colombia Britannica e in Kentucky

I meteoriti scelti sono ricchi di carbonio, le cosiddette condriti carbonaceeoggetti che contengono quantità d’acqua e materiali organici. Questi oggetti cosmici potrebbero esser riusciti a portare sulla Terra l’acqua e alcune di queste molecole.

Il metodo utilizzato dal team ha permesso di identificare anche le altre due basi, persino la citosina un elemento molto fragile. La ricerca ha permesso di scoprire che le basi complete di DNA e RNA erano presenti sulla Terra quando la vita è emersa. Questo secondo quanto sottolineato da Yasuhiro Oba, coautore dell’università di Hokkaido.

Il risultato della ricerca

Le basi individuate si sono poi legate insieme nel DNA l’adenina con la timina, e guanina con citosina, nell’RNA la timina è sostituita dall’uracile, e combinate insieme con zuccheri e gruppi fosfato, dando così origine agli acidi nucleici DNA e RNA, i pilastri alla base della vita sulla Terra.

La ricerca suggerisce quindi che le 5 basi del DNA e dell’RNA potrebbero essere arrivate dallo spazio. Attualmente il dibattito rimane ancora aperto. Infatti, oltre all’ipotesi della provenienza dallo spazio esiste anche quella che prevede la formazione di questi mattoncini costituenti all’interno di un brodo primordiale, che conteneva tutti gli elementi necessari all’evoluzione della chimica prebiotica. 

Conclusioni

Il cosmochimico Michael Callahan, della Boise State University, nell‘Idaho, che ha anche collaborato con uno degli autori per altre misure relative ai meteoriti, ha sollevato un dubbio a riguardo, che ha pubblicato in un articolo su ScienceNews sull’interpretazione dei dati ottenuti dalla ricerca.

Nel punto di prelievo dei campioni la concentrazione di alcuni composti, non su tutti, fra cui però anche citosina e uracile, è 20 volte più alta di quella presente sui meteoriti. Per questo motivo l’esperto si è domandato se fosse possibile che sia avvenuta una contaminazione terrestre.

Il ricercatore è certo dell’affidabilità dei risultati ottenuti dai suoi colleghi. Nonostante ciò, si chiede se la provenienza degli elementi rintracciati sia effettivamente di origine extraterrestre. Attualmente non sono ancora state scoperte delle conferme. Quindi bisognerà attendere ulteriori approfondimenti, con la consapevolezza che ogni altra scoperta ci fornirà sempre più informazioni sull’origine della vita.

FONTE:

wired.it/article/dna-basi-meteoriti-asteroidi-spazio-terra/amp/?fbclid=IwAR2P_7WHkrDjHwI8SDs9PFzYO3zTZ1LhTtKytpXk5Dd7To5QIhgQwjqXzg8

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