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La Chiesa nel Tredicesimo secolo

Il tredicesimo secolo è l’epoca in cui la Chiesa di Roma compie una profonda ristrutturazione organizzativa e raggiunge la massiva pervasività del suo ruolo spirituale e politico nella società medievale. Il dibattito si sposta rapidamente dalla supremazia del potere spirituale su quello temporale (obiettivo già sostanzialmente raggiunto) alla normalizzazione della dottrina della fede, eradicando i movimenti non eterodossi o eretici.

La “truppa d’èlite” di coloro che saranno impegnati in quest’opera di normalizzazione sono i nascenti ordini monastici, i francescani e i domenicani creati dal contemporaneo di Francesco, Domenico di Guzmán (1170-1221). I monaci sono in prima fila per forgiare il controllo di ogni aspetto della vita di un cristiano. La Chiesa assorbe, regola e giudica ogni lato dell’esistenza dei fedeli. In questo senso un’importanza cruciale riveste il IV concilio Lateranense del novembre 1215, la prima assemblea dell’intera Chiesa dopo il concilio di Calcedonia (451).

Il IV Concilio Lateranense

Quello che si celebra a Roma, convocato da Papa Innocenzo III è il dodicesimo concilio ecumenico della storia della Chiesa e il quarto dopo il drammatico scisma con la Chiesa d’Oriente. Vi prendono parte circa 1300 prelati e un congruo numero di rappresentanti dei poteri secolari. Spiccano le presenze del patriarca di Gerusalemme Rodolfo di Mérencourt, consacrato durate il concilio, del patriarca di Costantinopoli e i rappresentanti di quelli di Antiochia ed Alessandria.

La presenza più straordinaria però è quella dei rappresentanti laici di Enrico, imperatore Latino d’Oriente, di Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero e quelli dei re di Francia, Aragona, Inghilterra, Ungheria, Gerusalemme, Cipro e dei principali Comuni lombardi. Il concilio fu aperto dal Papa l’11 novembre 1215 e si concluse con la proposta del 14 dicembre 1215 di una nuova crociata in Terra Santa contro i musulmani.

I 71 canoni

Durante quel mese di Concilio, il Papa portò alla semplice ratifica dei convenuti ben 71 canoni che costituiteranno l’impianto giuridico e teologico della Chiesa fino alla metà del VXI secolo. In essi si regolavano questioni essenziali sulla fede, la morale, la politica, il diritto e la liturgia. Con questo impianto la Chiesa intendeva da un lato organizzarsi alla sua nuova funzione temporale e spirituale nella società e allo stesso tempo prendere in modo armonico il controllo delle coscienze dei cristiani, coprendo anche ambiti fin allora non toccati o sottovalutati.

In particolare i risultati più significativi del IV Concilio Lateranense stabilivano tra l’altro: 1) il primato papale; 2) un’organizzazione più serrata della Chiesa e delle istituzioni monastiche, che dovevano essere sottoposte a un’unica regola; 3) l’obbligo del celibato dei religiosi; 4) la condanna di tutta le eresie, pena la scomunica; 5) il versamento delle decime al clero.

Il controllo delle coscienze

Per comprendere come la Chiesa intenda non lasciare più al cristiano alcuno spazio privato è sufficiente citare il canone 21 che rende obbligatoria per il cristiano la confessione. Il nuovo rapporto che si crea così tra laici e sacerdoti affonda la sua funzione non soltanto nella sfera spirituale e morale, ma sottopone ad un severo controllo ogni altro ambito della vita privata dei fedeli, dalla sessualità alla sfera economico-sociale.

Un aiuto all’opera di normalizzazione e controllo della comunità dei fedeli proviene anche dall’uniformità della liturgia religiosa, sospinta soprattutto dai nuovi ordini monastici, così come della catechesi. Nello stesso tempo per reprimere chi non intende conformarsi al nuovo corso si ampliano poteri e funzioni dell’Inquisizione.

Il Purgatorio

Si introduce infine, per la prima volta, un luogo terzo tra Inferno e Paradiso. Un luogo dove i cristiani che non meritano di essere ammessi subito alla Luce divina, ma non hanno commesso peccati capitali, possano espiare per un certo periodo di tempo, per poi finalmente varcare le soglie del Paradiso. Si tratta del Purgatorio. Il suo concetto verrà definitivamente precisato durante il Concilio di Lione, nel 1274.

«Se coloro che fanno sinceramente penitenza sono deceduti nella carità prima di aver pagato la pena con degni frutti di penitenza a seguito di cose fatte o di cose omesse: le loro anime sono purificate dopo la morte, così come ci ha chiaramente esposto frate Giovanni [Parastron, OFM], con pene che lavano e purificano; e a sollevarli da tali pene giovano loro i suffragi dei fedeli viventi, vale a dire i sacrifici delle messe, le preghiere, le elemosine e gli altri esercizi di pietà che sono soliti farsi, secondo le indicazioni della Chiesa, da dei fedeli a vantaggio di altri fedeli.»

L’intolleranza verso gli “altri”

Tutto sommato fu un esigua minoranza che cercherà di non uniformarsi al nuovo corso della Chiesa che per altro diventerà sempre più intollerante nei confronti delle minoranze etniche e religiose, ebrei e mussulmani in testa. In Sicilia, Federico II compirà una vera e propria “pulizia etnica” nei confronti della popolazione mussulmana.

Sarà però soprattutto nei confronti degli ebrei che si scateneranno le forme più odiose e diffuse di intolleranza. Dal XIII secolo si cerca di limitare al massimo i contatti tra cristiani ed ebrei, alimentando un clima di sospetto e di odio verso pratiche e rituali aberranti, in larga misura totalmente false.

Conclusione

In ogni caso la Chiesa esce da questo processo di riorganizzazione forte come mai prima e dall’inizio degli anni Sessanta del Tredicesimo secolo si affranca sempre di più dal condizionamento temporale del Sacro Romano Impero, per guardare con sempre maggiore interesse all’ascesa della monarchia nazionale francese.

Infine facendo leva su una società nella quale la religione ha un ruolo preminente, e utilizzando l’essenziale funzione esercitata dal clero, come intermediario unico, tra l’uomo e Dio, pervade tutti i gangli spirituali, sociali e privati della società, per guidare il mondo cristiano verso un modello del tutto conforme alle proprie finalità.

Per saperne di più:

IV Concilio Lateranense

La riscossa della Chiesa latina

Fonti:

alcune voci di Wikipedia

Mascilli Migliorini, Luigi; Feniello, Amedeo; Francesca Canale Cama. Storia del mondo

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