giovedì, Maggio 2

La vita rocambolesca e leggendaria di Frederick R. Burnham

Se c’è un uomo che incarna la quintessenza dell’avventuriero del Far West americano e che durante la sua vita fu estremamente popolare negli Stati Uniti, me che non limitò la sue imprese al solo suolo americano questi è il maggiore Frederick R. Burnham.

Questo incredibile personaggio che fa impallidire qualunque “eroe hollywoodiano” nasce a Mankato, nel Minnesota in una riserva indiana dei Dakota Sioux l’11 maggio 1861, quando la Guerra Civile americana è iniziata da circa un mese. I suoi genitori sono dei missionari e Burnham è ancora in fasce quando riesce a sopravvivere ad un attacco dei Sioux di Piccolo Corvo durante la guerra dakota del 1862.

A dodici anni è senza famiglia in California, dove lavora come messaggero a cavallo per la Western Union Telegraph Company. A soli 14 anni è già uno scout esperto impiegato nella guerra contro gli Apache, fa parte della spedizione che catturerà il celebre capo indiano Geronimo. Frederick Burnham è un uomo piccolo di statura, è alto appena 1,62 metri ma aveva uno sguardo potente e inquietante con occhi tra il blu e il grigio, una vista acutissima e conduceva una vita spartana per mantenersi in piena forma fisica. Non bevve e non fumò per tutta la vita.

Frederick Burnham

Nel 1882, nella Pleasent Valley, nella contea di Gila, in Arizona, scoppia una faida violentissima tra due famiglie  i Graham e i Tewksbury. I Graham erano allevatori, mentre i Tewksbury, che erano in parte nativi americani, inizialmente erano stati anche loro allevatori di bestiame prima di dedicarsi alle pecore.  A questa faida che durerà circa dieci anni e che causerà una cinquantina di vittime e il quasi annientamento di tutti i maschi delle due famiglie parteciperà il nostro Burnham che si schierò con i Graham e i loro sostenitori. In seguito diventerà vicesceriffo della contea di Pinal.

Nel 1893 il nostro avventuriero ritiene che la frontiera americana sia ormai finita e che la civilizzazione non lascia più spazi ad uomini d’azione come lui. Così a 23 anni, con la moglie e il figlio, si imbarca per il Sudafrica con l’intenzione di unirsi ai pionieri britannici del Matabeleland (più nota in seguito come Rhodesia). Sta percorrendo a piedi, con moglie e figlio, i 1600 chilometri che separano Durban dal Matabeleland, quando scoppia la guerra fra i britannici e il Matabele di re Lobengula.

Senza esitare si arruola per gli inglesi diventando ben presto, per loro, un vero eroe. Nel 1896 partecipa alla seconda guerra del Matabeleland e qui conosce Robert Baden-Powell con cui insieme a Theodore Roosevelt, fonderà una decina d’anni dopo il corpo dei Boys Scout. Avvisato che è scoppiata la guerra ispano-americana decide di tornare negli Stati Uniti per combattere con le truppe statunitensi ma quando arriva il conflitto è già finito.

Nel 1900 sta esplorando il Klondike quando lo raggiunge un telegramma dagli inglesi che gli chiedono di partecipare come capo scout britannico alla seconda guerra boera. Burnham non esita e trentanovenne riattraversa mezzo mondo per arrivare a Cape Town. Passerà il conflitto quasi sempre dietro le linee nemiche guidando azioni di guerriglia e facendo saltare ponti e ferrovie. Due volte sarà catturato e due volte riuscirà a fuggire. Viene ferito gravemente ma riesce a sopravvivere.

È così alta la considerazione che ha presso gli inglesi che avrà il privilegio di cenare con la regina Vittoria. Sarà nominato maggiore dell’esercito britannico. Tra il 1902 e il 1904 guiderà varie spedizioni di prospezione mineraria. Nel 1910 perorerà (stavolta senza successo) l’idea di importare negli Stati Uniti esemplari di ippopotami per dar vita ad un allevamento in grado di diversificare il consumo di carne degli americani! Parteciperà alla prima guerra mondiale lavorando nel controspionaggio. Tornato in patria trova il petrolio in California e diventa un uomo estremamente ricco.

Per comprendere la dimensione della popolarità di Burnham negli Stati Uniti ecco come veniva presentato da uno speaker, prima che il maggiore prendesse la parola per una conferenza o un comizio, agli inizi del ventesimo secolo: “Ho intenzione di presentarvi un uomo che conosce i crudeli confini della guerra… Un soldato. Uno scout, il cui nome ha riempito entrambi gli emisferi con storie del suo servizio audace e leale. Il cavaliere delle terre di nessuno, che si fida della sua conoscenza, della provvidenza, e soprattutto delle zampe sane del suo buon destriero… Sono onorato di essere autorizzato a presentarvi l’unico uomo in America che conosce le sfumature più oscure dell’Africa più oscura…: il maggiore Frederick R. Burnham”.

Burnham morirà a Santa Barbara, in California il 1 settembre 1947, all’età di 86 anni.

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