lunedì, Maggio 20

Latte fresco e patate salate

Un giorno, nei primi anni ’50, Ima immerse una patata cosparsa di sabbia nell’acqua di un ruscello e poté mangiarla meglio. In seguito provò a farlo in acqua di mare e scoprì che le patate salate erano più buone. Gli altri del suo gruppo ben presto la imitarono e anche quelli delle generazioni successive presero quest’abitudine. Ima era una giovane macaco di un’ isola giapponese, che col suo gruppo veniva studiata da alcuni ricercatori.

Nel 1921, in una cittadina inglese, una cinciallegra bucò il tappo di stagnola che chiudeva una bottiglia di latte, lasciata davanti alla porta di casa e poté berne vari sorsi. Questa tattica si diffuse poi in molte popolazioni di cinciallegre, tanto che bisognò provvedere all’uso di tappi di plastica dura.

Le mamme gatte sono vere esperte nella caccia di topi e ne insegnano pazientemente le fasi ai loro piccoli: prendere il malcapitato, morderlo in modo efficace, aspettare la morte e infine mangiarlo, ma partendo dalla coda, non dalla testa, per evitare il soffocamento.

Questi e molti altri fatti osservati testimoniano in modo sicuro l’esistenza di vere e proprie “culture” anche nel mondo animale. Tante volte nel passato e forse in parte ancora oggi, ci siamo ritenuti padroni esclusivi di una cultura superiore, enorme insieme di conoscenze scientifiche, tecniche, comportamenti speciali, norme precise e arti varie. Tutto questo patrimonio accumulato, trasmesso e a volte variato, migliorato, da una generazione all’altra, nel lungo percorso storico umano.

Eppure, anche gli animali, oltre a quelli innati, evidentemente “scritti” nei loro geni, sono capaci di comportamenti appresi e poi trasmessi a figli e discendenti. Questo non riguarda soltanto i grandi mammiferi, compresi gli acquatici, ma anche gli uccelli e tantissime altre specie, fino agli insetti.Si tratta ovviamente soprattutto di cultura pratica, un utile bagaglio di espedienti finalizzati alla difesa, al cibo ed al benessere personali, e non solo. Nei delfini, ad esempio, si è rivelata molto appropriato l’uso di una “mascherina” protettiva di spugna, per sondare meglio il fondo sabbioso.

In generale, le conoscenze per via sociale vengono trasmesse immutate da una generazione all’altra, perché assai utili persino per migliorare l’approvvigionamento di cibo, come è successo nel caso dei macachi.

Certamente gli animali non sono in grado di scrivere opere di poesia, come la “Divina Commedia”, né di prosa, come ”I promessi sposi”, ma a livello “musicale” varie specie di uccelli presentano uno sterminato repertorio di canti, quasi tipo “serenate” nelle stagioni riproduttive, (oltre a certi “balli” particolari). Quindi in qualche modo perseguono attività di canti e danze. Ci sono poi diversità locali, come per i capodogli del Pacifico tropicale orientale, che vivono in gruppi distinti da diversi dialetti vocali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights