sabato, Maggio 18

Massiccia eruzione osservata dalla Solar Orbiter

Una massiccia eruzione è stata osservata dalla Solar Orbiter. L’eruzione solare è stata immortalata dalla NASA e dal Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea in un’immagine sorprendente senza precedenti. L’immagine, secondo quanto affermato dall’ESA, mostra la più grande prominenza solare mai osservata in una singola immagine insieme all’intero disco solare.

L’eruzione solare immortalata è avvenuta lo scorso 15 febbraio, estendendosi per milioni di chilometri nello spazio. L’evento è stato ripreso dal Full Sun Imager dell’Extreme Ultraviolet Imager, uno strumento creato per osservare l’intero disco solare anche durante i passaggi ravvicinati del Sole, presente a bordo del Solar Orbiter. 

L’ESA ha dichiarato che: “Attraverso il FSI sarà possibile catturare altri dettagli straordinari fino ad una distanza di circa 3,5 milioni di chilometri, equivalenti a cinque volte il raggio del Sole”.

L’ESA continua spiegando che: “Il 26 marzo, giorno in cui avverrà il più ravvicinato avvicinamento, il satellite passerà a circa 0,3 volte la distanza Sole-Terra. In questo evento il Sole riempirà una porzione molto più ampia del campo visivo del satellite”.

Le protuberanze solari

L’ESA ha descritto le protuberanze solari come delle “grandi strutture di linee di campo magnetico aggrovigliate, che mantengono dense concentrazioni di plasma solare sospese sopra la superficie del Sole, a volte assumendo la forma di anelli ad arco”.

Le protuberanze solari sono spesso ricondotte alle espulsioni di massa coronale, un’esplosione estremamente energetica di luce, composte da materiale e dall’energia solare. Se queste esplosioni si dirigessero verso la Terra, potrebbero causare interruzioni per quanto riguarda la tecnologia come ad esempio i satelliti. È risaputo che le espulsioni creano le aurore boreali.

Fortunatamente, questa volta l’espulsione di massa coronale si è allontanata dalla Terra. L‘ESA ritiene che le immagini raccolte potranno permettere agli esperti spaziali di comprendere, per la prima volta, come questo tipo di eventi si collegano al disco solare.

Altre informazioni

Il nostro Sole sta divenendo sempre più attivo. Questo è causato da un nuovo ciclo della nostra stella, che ha una durata di 11 anni, iniziato nel 2019. I ricercatori hanno previsto che il picco massimo del Sole si verificherà verso la metà del 2025.

Comprendere il ciclo solare è molto importante, perché le condizioni meteorologiche spaziali provocate dal Sole, come le eruzioni i brillamenti solari e l’espulsione di massa coronale, possono avere un impatto sulla rete elettrica, sui satelliti, sul GPS, sulle compagnie aeree, sui razzi e sugli astronauti nello spazio.

Per questo sono stati creati molti strumenti che osservano il Sole, come il satellite ESA/NASA SOHO, che seguono costantemente l’attività solare. Purtroppo, non producono immagini dettagliate della corona solare o dello strato più esterno, un luogo molto difficile da analizzare.

Il Solar Orbiter e la Parker Solar Probe della NASA, durante questa settimana, condurranno delle osservazioni congiunte, mentre Parker farà il suo prossimo passaggio ravvicinato al Sole.

La sonda spaziale Parker, lo scorso anno, è stata la prima a “toccare il Sole” e a volare con successo attraverso la corona solare, o atmosfera superiore, per campionare le particelle e i campi magnetici della nostra stella.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/02/21/world/solar-orbiter-image-scn/index.html

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