martedì, Maggio 14

Piccolo, ma micidiale!

Il National Geographic lo ha definito a buon ragione l’animale più cattivo del mondo: sfrontato, rissoso, di certo non ha paura di nessun animale, nemmeno di quelli molto più grandi e temibili per tutti noi. Ecco l’animale che persino i leoni temono!

Il tasso del miele, mustelide, come le puzzole, i furetti e le lontre, vive dentro tane anche di altri, con una sola uscita, in varie zone dell’Africa, Medio Oriente e India, con preferenza di savane e foreste. Onnivoro nel senso più ampio del termine: si nutre di ogni forma animale e vegetale, radici, bacche, frutta, insetti, rettili, uccelli, cuccioli e non di altri mammiferi.

Non lascia resti, poiché trangugia persino pellicce, unghie, penne ed ossa! Perfino i suoi predatori, come i grandi felini, i pitoni, i serpenti velenosi e i coccodrilli preferiscono evitarlo, intimiditi dalla sua straordinaria aggressività. Certamente possiede una serie di “attrezzature” fisiche notevoli. Anche se alto meno di 30 cm e di lunghezza inferiore al metro, con un peso al massimo di 16 kg, è dotato di mascelle molto forti, denti affilati e artigli lunghi. Alla notevole potenza muscolare, unisce un’altra formidabile arma di difesa: una terribile puzza che disorienta gli altri animali.

La pelle, racchiusa in una pelliccia scura, ma biancastra dalla testa al dorso, è molto spessa e quasi staccata dal corpo interno, per cui, anche addentato da altri, può rigirarsi e colpire a sua volta. I veleni potenti di certi serpenti, letali per gli altri animali, sono quasi del tutto innocui per lui, provocandogli solo un momentaneo stato di torpore. Quindi può ingoiare questi serpenti con le loro ghiandole velenifere, senza alcun pericolo di vita.

In effetti i recettori nicotinici sulle loro cellule hanno strutture tali da non permettere l’entrata di neurotossine alfa dei serpenti. Attacca spesso i genitali degli altri animali, per provocarne la morte per emorragia, e talvolta non disdegna nemmeno i morti, disseppelliti e divorati. Per molto tempo si credeva che, guidati da certi uccelli potessero arrivare al miele, ma in realtà i tassi sono di abitudini diurne, quegli uccelli invece notturni. Insomma, meglio stare alla larga di questo “pestifero” animale, che di dolce ha unicamente il nome!

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