lunedì, Aprile 29

Quando ad attaccarci è il nostro sistema immunitario

In un precedente articolo (Il sistema immunitario, le forze di sicurezza del corpo umano) abbiamo descritto sommariamente come il sistema immunitario ogni giorno ci protegge da una moltitudine di agenti patogeni esterni, alcuni dei quali potenzialmente molto pericolosi per la nostra salute. Abbiamo anche accennato però all’altra faccia della medaglia, quando queste forze di difesa sbagliano e aggrediscono elementi innocui o benefici.

Le malattie autoimmuni

Il malfunzionamento più grave del sistema immunitario è quello che si traduce nelle cosiddette malattie autoimmuni. L’elemento distintivo della malattia autoimmune è l’incapacità del sistema immunitario di spegnere i processi diretti contro l’organismo al termine di una fisiologica risposta infiammatoria o di prevenirne lo sviluppo al di fuori di essa.

Il processo di attacco autoimmune contro antigeni può essere confinato a singole zone del corpo, tessuti, organi o apparati o avere ricadute dirette o indirette sull’intero organismo (malattia autoimmune sistemica o malattia sistemica). Ancora oggi sono poco chiari i meccanismi che scatenano questo tipo di malattie, in ballo ci sono sia fattori genetici che ambientali. Le malattie autoimmuni sono circa una cinquantina, molte delle quali severe e invalidanti.

Si tratta di patologie in forte ascesa e secondo alcune stime colpiscono 1 persona su 250. Inoltre si tratta di patologie a forte discriminazione di genere, circa l’80% di chi ne è affetto è di sesso femminile.

Sistema immunitario e trapianti

Per molto tempo (e in misura minore anche oggi) la reazione del sistema immunitario ai trapianti d’organo è stato il principale fattore di insuccesso. La medicina dei trapianti fu riconosciuta ufficialmente agli inizi del ventesimo secolo. Il rigetto però decretava il fallimento della stragrande maggioranza delle operazioni, con esiti molto spesso letali.

Per fare un solo esempio, nel decennio 1960-1969 furono sottoposti a trapianto di rene 211 persone, quasi tutti non superarono una settimana di vita post operatoria. Solo sei sopravvissero circa un anno e quasi tutti perché avevano come donatore un gemello. Il sistema immunitario distruggeva senza esitazione ogni “invasore” esterno.

Le cose cambiano quando viene scoperta nel 1972 la ciclosporina, un farmaco in grado di di sopprimere selettivamente le cellule T del sistema immunitario senza distruggere le cellule. La scoperta piuttosto casuale, come accade non raramente nella storia della scienza, si deve all’immunologo belga, Jean-Francois Borel.

Per capire l’impatto di questa scoperta, oggi negli Stati Uniti, si fanno circa 30.000 trapianti di organo l’anno, il 95% dei pazienti è vivo dopo un anno e l’80% dopo cinque.

I limiti dei farmaci immunosoppressivi

Purtroppo i farmaci immunosoppressivi che si usano per evitare il rigetto agiscono sull’intero sistema immunitario e non solo sull’organo trapiantato, quindi il paziente è destinato a essere predisposto alle infezioni e ai tumori di norma combattuti dal nostro sistema immunitario, senza poi tener conto della loro tossicità in seguito a lunghissimi, quanto indispensabili, trattamenti.

Le allergie

Ma la categoria più ampia ed incurabile delle malattie autoimmuni è quella delle allergie. Un’allergia è la reazione inadeguata del corpo a un invasore solitamente innocuo. Il concetto di allergia ha poco più di un secolo di vita. Il tasso mondiale di coloro che soffrono di un qualsiasi tipo di allergia, oscilla tra il 10 e il 40%, ed è strettamente correlato alla ricchezza del paese esaminato.

Le allergie, in larga misura, sembrano essere una patologia tipica dei paesi più ricchi. Il motivo non è chiaro. Forse una presenza di inquinamento maggiore rispetto ai paesi poveri. Forse un eccesso nel consumo degli antibiotici che ha inciso in maniera diretta o indiretta sul nostro sistema immunitario. Anche la scarsa attività fisica e l’obesità potrebbero essere tra le cause scatenanti di alcune allergie.

Anche se le allergie non sono malattie genetiche, i bambini che hanno genitori allergici hanno circa il 40% di probabilità di averla a loro volta. Fortunatamente la maggior parte delle allergie si limitano nella manifestazione di sintomi fastidiosi ma alcune possono essere altamente pericolose. Negli Stati Uniti circa 700 persone l’anno muoiono per anafilassi, la reazione più estrema ad un attacco allergico.

Le cause scatenanti sono spesso antibiotici, alimenti, punture d’insetto e lattice, in quest’ordine. Sta di fatto che le allergie crescono in tutto il mondo ed in particolare come detto tra i paesi più ricchi. Nel 1999 solo lo 0,5% dei bambini era allergico alle arachidi, venti anni dopo, il numero è quadruplicato. Le ragioni di questa crescita esponenziale sono ancora avvolte nel mistero.

Dall’ipotesi dell’igiene a quella dei vecchi amici

Una delle teorie più diffuse volte a spiegare questa impennata delle allergie è la famosa “ipotesi dell’igiene”, che fu avanzata per la prima volta nel 1989, in un breve articolo scientifico di David Strachan, uno specialista inglese di malattie tropicali.

In breve, si ipotizza che i bambini del mondo sviluppato, cresciuti in ambienti molto più puliti rispetto ai bambini del passato, non abbiano la stessa resistenza alle infezioni, temprati da continui contatti con parassiti e sporcizia. Il limite di questa ipotesi è che l’inizio del trend di crescita dei fenomeni allergici risale agli anni Ottanta dello scorso secolo, quando le condizioni di igiene, nei paesi sviluppati, erano da tempo pressocché identiche a quelle di oggi.

Un’altra spiegazione, va sotto l’evocativo nome di “ipotesi dei vecchi amici”. L’aumento delle allergie deriverebbe non solo dall’esposizione alle sostanze durante l’infanzia, ma sarebbero il frutto dell’accumulo dei cambiamenti di stile di vita che risalgono al Neolitico. In realtà ancora non siamo in grado di affermare con certezza quale siano le cause dello scatenamento delle allergie.

Dovremo quindi rassegnarci alla nostra allergia al polline piuttosto che alle arachidi ed anche al fatto di poter contrarre queste patologie anche in età avanzata.

Per saperne di più:

Allergia

Fonti:

Treccani.it

alcune voci di Wikipedia

Bryson, Bill. Breve storia del corpo umano: Una guida per gli occupanti

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