giovedì, Maggio 16

Primo satellite in legno al mondo per eliminare inquinamento spaziale

Primo satellite in legno al mondo per eliminare inquinamento spaziale. Il satellite ecologico LignoSat, che verrà lanciato dal Giappone, entrerà in orbita quest’estate. Questa è stata creata per combattere le dannose particelle di alluminio.

I ricercatori giapponesi hanno creato uno dei satelliti spaziali più insoliti del mondo. Si tratta di un minuscolo satellite fatto di legno. La sonda LignoSat è stata costruita in legno di magnolia. Gli esperimenti svolti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), sul materiale hanno rivelato che è particolarmente stabile e resistente alle fessurazioni.

I ricercatori, attualmente, stanno finalizzando i piani per il lancio che avverrà su un razzo americano quest’estate. Il satellite in legno è stato costruito dai ricercatori dell‘Università di Kyoto e dalla società di disboscamento Sumitomo Forestry.

Satellite di legno

La missione ha come obiettivo quello di testare l’idea di utilizzare materiali biodegradabili come il legno per vedere se possono fungere da alternative rispettose dell’ambiente ai metalli. Quest’ultimi sono i materiali con cui sono attualmente costruiti tutti i satelliti.

Takao Doi, astronauta giapponese e ingegnere aerospaziale dell’Università di Kyoto ha spiegato che: “Tutti i satelliti che rientrano nell’atmosfera terrestre bruciano e creano minuscole particelle di allumina, che galleggeranno nell’alta atmosfera per molti anni. Questi residui a lungo andare possono influenzare l’ambiente della Terra”.

I ricercatori di Kyoto, per affrontare il problema, hanno avviato un progetto per valutare i tipi di legno. Questo per determinare quanto bene potrebbero resistere ai rigori del lancio nello spazio e ai lunghi voli in orbita attorno alla Terra. I primi test sono stati effettuati in laboratori, che hanno riprodotto le condizioni dello spazio. In questo modo è stato scoperto che i campioni di legno non avevano subito cambiamenti misurabili nella massa o segni di decomposizione o danneggiamento.

satellite

Satellite di legno: dettagli

Koji Murata, responsabile del progetto ha reso noto che: “La capacità del legno di resistere a determinate condizioni ci ha stupito”. I campioni, dopo i test, sono stati inviati alla ISS. Qui sono stati sottoposti a prove di esposizione per quasi un anno prima di essere riportati sulla Terra. Anche in questo caso mostravano piccolissimi segni di danneggiamento, un fenomeno che Koji Murata ha attribuito al fatto che nello spazio non c’è ossigeno che potrebbe far bruciare il legno, e nessuna creatura vivente che lo faccia marcire.

I ricercatori hanno testato diversi tipi di legno, incluso il ciliegio giapponese. Il legno di magnolia, che si è rivelato il più robusto, è stato utilizzato per costruire il satellite in legno. Questo conterrà una serie di esperimenti che determineranno le prestazioni del satellite mentre sarà situato in orbita.

Koji Murata ha spiegato che: “Una delle missioni del satellite è misurare la deformazione della struttura in legno nello spazio. Il legno è durevole e stabile, ma può essere soggetto a cambiamenti dimensionali e a fessurazioni”. Koji Murata, ha aggiunto che una decisione finale deve ancora essere presa sullo strumento di lancio.

Conclusioni

I ricercatori hanno previsto che il satellite, che ha le dimensioni di una tazza di caffè, funzionerà nello spazio per almeno sei mesi prima di rientrare nell’atmosfera superiore. Se LignoSat si comporterà bene durante il suo funzionamento in orbita, allora si potrebbe aprire la porta per l’utilizzo del legno come materiale da costruzione per più satelliti. È stato stimato che nei prossimi anni verranno lanciati più di 2.000 veicoli spaziali ogni anno. Visto che l’alluminio si potrebbe depositare nell’atmosfera superiore mentre brucia al rientro, questo potrebbe presto creare gravi problemi ambientali.

Una recente ricerca condotta da scienziati dell’Università della British Columbia, in Canada, ha rivelato che l’alluminio proveniente dal rientro dei satelliti potrebbe causare un grave impoverimento dello strato di ozono, che protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette del Sole. Inoltre, potrebbe influenzare la quantità di luce solare che viaggia attraversa l’atmosfera e raggiunge il suolo.

Questi problemi però non dovrebbe costituire un problema con i satelliti costruiti in legno, come il LignoSat, che, quando brucerà rientrando nell’atmosfera dopo aver completato la sua missione, produrrà solo un sottile spruzzo di cenere biodegradabile.

FONTE:

https://www.google.com/search?sca_esv=4a8ff0415fafcb4d&rlz=1C1GCEA_enIT1009IT1009&sxsrf=ACQVn0-Iht6pHoVANxay3zi1JYLchMb1FA:1708521357240&q=lignoSat&tbm=isch&source=lnms&sa=X&ved=2ahUKEwj4mduEwryEAxVoSvEDHU_4BTIQ0pQJegQIDRAB&biw=1536&bih=695&dpr=1.25

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