Satellite di 5.000 libbre cadrà sulla Terra questa settimana. L’Agenzia spaziale europea ha previsto che il satellite domani rientrerà sulla Terra. Questo brucerà in gran parte nell’atmosfera terrestre. Lo Space Debris Office dell’agenzia, insieme ad una rete di sorveglianza internazionale, sta monitorando e tracciando ERS-2. Il rientro del satellite è previsto alle 15:53 ET di mercoledì, 21:53 ora italiana.
L’evento ha una finestra di incertezza di circa 7,5 ore. L’ESA, a riguardo, fornirà aggiornamenti in tempo reale sul suo sito web. L’agenzia ha reso noto che: “Poiché il rientro della sonda spaziale è del tutto ‘naturale’, senza possibilità di effettuare manovre, è impossibile sapere esattamente dove e quando rientrerà nell’atmosfera e comincerà a bruciare”.
Satellite: il rientro
L’ora esatta del rientro di ERS-2 rimane al momento imprevedibile. Questo a causa dell’imprevedibilità dell’attività solare, che può modificare la densità dell’atmosfera terrestre e il modo in cui l’atmosfera attira il satellite. Il Sole si sta avvicinando al picco del suo ciclo di 11 anni. Un periodo noto come massimo solare. L’attività solare sta quindi aumentando. Il massimo solare dovrebbe verificarsi entro la fine dell’anno.
L’aumento dell’attività del Sole ha già prodotto un impatto sull’accelerazione del rientro del satellite Aeolus dell’ESA a luglio del 2023. ERS-2 è caratterizzato da una massa stimata di 5.057 libbre, quindi 2.294 chilogrammi. Il peso non prende in considerazione il carburante, che verrà esaurito. L’esaurimento lo renderà di dimensioni simili ad altri detriti spaziali che rientrano nell’atmosfera terrestre ogni settimana. Questo secondo quanto riportato dall’agenzia.
L’ESA ha previsto che a circa 50 miglia, quindi 80 chilometri, sopra la superficie terrestre, il satellite si romperà e la maggior parte dei frammenti brucerà nell’atmosfera. L’agenzia prevede però che alcuni frammenti potrebbero raggiungere la superficie del pianeta. Questi non conterranno sostanze nocive e molto probabilmente cadranno nell’oceano.
Alcune informazioni su ERS-2
Il satellite ERS-2, utilizzato per l’osservazione della Terra, fu lanciato il 21 aprile del 1995. All’epoca era il satellite più sofisticato del suo genere ad essere sviluppato e lanciato dall’Europa. Il satellite, insieme al suo gemello ERS-1, ha raccolto molti dati preziosi sulle calotte polari, sugli oceani e sulle superfici terrestri del pianeta. Inoltre, ha osservato disastri come inondazioni e terremoti in aree remote.
I dati raccolti da ERS-2, secondo l’agenzia, vengono utilizzati ancora oggi. L‘ESA, nel 2011, ha deciso di terminare le operazioni del satellite e di deorbitarlo. L’agenzia ha preferito così piuttosto che aggiungerlo al resto della spazzatura spaziale presente in orbita attorno al pianeta. Il satellite ha eseguito 66 manovre di deorbita tra luglio ed agosto del 2011. Questo prima che la missione si concludesse ufficialmente lo stesso anno l’11 settembre.
Le manovre hanno bruciato il resto del carburante del satellite e ne hanno diminuito l’altitudine. Questo ha permesso di impostare l’orbita di ERS-2 su una traiettoria a spirale lenta. La manovra eseguita ha portato il satellite più vicino alla Terra. Questo avrebbe poi permesso il rientro nell’atmosfera entro 15 anni. L’agenzia ha stimato che la probabilità che una persona venga ferita ogni anno dai detriti spaziali è inferiore a 1 su 100 miliardi. Quindi circa 1,5 milioni di volte inferiore al rischio di rimanere uccisa in un incidente domestico.