domenica, Maggio 19

Rilevato un elemento pesante mai trovato nelle atmosfere degli esopianeti

Rilevato un elemento pesante mai trovato nelle atmosfere degli esopianeti. I ricercatori hanno individuato un elemento chimico del tutto inaspettato, presente in alto nell’atmosfera di due esopianeti, dei mondi in cui piovono dal cielo ferro liquido e gemme.

I due esopianeti, che orbitano attorno a delle stelle oltre il nostro sistema solare, sono dei giganti gassosi ultra-caldi, che sono stati denominati WASP-76b e WASP-121b. I ricercatori hanno utilizzato il Very Large Telescope dell’European Southern Observatorym, per poter rilevare il bario presente ad alta quota nell’atmosfera di ciascun esopianeta. Il bario è l’elemento più pesante mai scoperto nell’atmosfera di un esopianeta.

La scoperta, descritta in dettaglio, è stata pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Ogni volta che gli scienziati osservano WASP-76b e WASP-121, questi gli sembrano sempre più particolari. L’autore principale dello studio Tomás Azevedo Silva, uno studente di dottorato presso l‘Università di Porto e l’Istituto di astrofisica e scienze spaziali in Portogallo, ha dichiarato che: “La parte sconcertante e controintuitiva è perché sia presente un elemento così pesante negli strati superiori dell’atmosfera di questi pianeti”.

Tomás Azevedo Silva continua spiegando che: “Questa è stata, in un certo senso, una scoperta accidentale. Non ci aspettavamo o cercavamo il bario in particolar modo, per questo abbiamo dovuto verificare che provenisse effettivamente dal pianeta, poiché non era mai stato visto prima in nessun esopianeta”.

Gli esopianeti

Gli esopianeti posseggono dimensioni simili a quelle di Giove, ma hanno delle temperature di superficie incredibilmente calde ben al di sopra di 1.832 gradi Fahrenheit, o 1.000 gradi Celsius. L’aumento delle temperature che si verificano sia su WASP-76b che su WASP-121b deriva dalla vicinanza di ogni pianeta alla sua stella ospite. Gli esopianeti completano una singola orbita in circa due giorni.

WASP-121b, individuato per la prima volta nel 2015, si trova a circa 855 anni luce dalla Terra. L’esopianeta possiede un’atmosfera incandescente di vapore acqueo e viene influito da un’intensa attrazione gravitazionale della stella, un’orbita che lo sta sempre più deformando.

Il pianeta è bloccato dalle maree, quindi mostra sempre lo stesso lato verso la sua stella, una condizione simile al modo in cui la nostra Luna orbita attorno alla Terra. Le temperature sul lato diurno sono di 4.040 F, o 2.227 C, nello strato più profondo dell’atmosfera, mentre nello strato superiore raggiungono 5.840 F, o 3.227 C.

I ricercatori hanno individuato WASP-76b per la prima volta nel 2016. L’esopianeta orbita attorno ad una stella nella costellazione dei Pesci a 640 anni luce dalla Terra. Anche questo esopianeta è bloccato dalle maree, quindi sul suo lato diurno, di fronte alla stella, le temperature superano i 4.400 F, o 2.426 C.

Gli esopianeti sono caratterizzati da delle caratteristiche e condizioni meteorologiche molto insolite, che li fanno sembrare dei pianeti usciti da un racconto di fantascienza. I ricercatori ritengono che il ferro liquido piova dal cielo su WASP-76b, mentre su WASP-121b sono invece presenti delle nubi di metallo e gemme liquide.

Il rilevamento del bario

Il rilevamento del bario nell’atmosfera superiore di ogni pianeta ha sorpreso molto i ricercatori. Il bario è 2 volte e ½ più pesante del ferro. Il coautore dello studio Olivier Demangeon, ricercatore post-dottorato presso l’Università di Porto e l’Istituto di astrofisica e scienze spaziali in Portogallo, ha comunicato che: “Data l’elevata gravità dei pianeti, ci aspetteremmo che elementi pesanti come il bario cadano rapidamente negli strati inferiori dell’atmosfera”.

Esser riusciti a trovare il bario nell’atmosfera di entrambi gli esopianeti, potrebbe suggerire che i giganti di gas ultra-caldi possiedono delle caratteristiche ancora più insolite di quanto invece avessero ipotizzato i ricercatori.

Il bario, sul nostro pianeta, si presenta nei cieli notturni come un vibrante colore verde prodotto dai fuochi d’artificio. I ricercatori, al momento, non sono ancora certi di quale processo naturale stia facendo apparire l’elemento pesante così in alto nell’atmosfera di questi giganti gassosi.

Conclusioni

Il team di ricerca ha utilizzato lo strumento ESPRESSO, acronimo di Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanets and Stable Spectroscopic Observations, installato nel Very Large Telescope in Cile, per poter analizzare la luce stellare, mentre questa attraversava l’atmosfera di ciascun pianeta.

Olivier Demangeon, conclude dichiarando che: “Le loro atmosfere, essendo gassose e calde, risultano essere molto estese. Sono quindi più facili da osservare e studiare rispetto a quelle di pianeti più piccoli o più freddi”.

I futuri telescopi saranno in grado di spiare molti più dettagli presenti all’interno degli strati atmosferici degli esopianeti, anche nel caso di quelli rocciosi simili alla Terra. Questo permetterà di svelare i misteri di mondi insoliti dislocati in tutta la galassia.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/10/13/world/exoplanet-atmosphere-heavy-element-scn/index.html?fbclid=IwAR2B-ODMMZundYMcsnIRdjCguKKNFwyWgm82zp1YOrB5fj7aIvmSU2aAvto

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