giovedì, Maggio 16

Scoperta una stella all’alba dello spaziotempo

Il vecchio telescopio spaziale Hubble non finisce di stupire. Sembra quasi lanciare il guanto di sfida al suo successore, il potente e sofisticato James Webbe Telescope che da giugno sarà completamente operativo e promette di osservare il cosmo “la dove nessun umano è mai giunto prima”.

Intanto però la NASA ha annunciato che grazie all’intramontabile Hubble è stata scoperta la stella più lontana di sempre. Per avere un’idea di cosa parliamo la luce di questa stella ha impiegato ben 12,9 miliardi di anni per giungere fino a noi. Si tratta di un oggetto celeste la cui prima luce potrebbe essersi accesa dopo il Big Bang, avvenuto 900mila anni prima. Siamo quindi quasi all’alba dello spaziotempo.

C’è voluta un bel po’ di fortuna per scoprire Earendel come è stata battezzata la stella più lontana e antica mai osservata prima. Gli astronomi hanno beneficiato di un allineamento fortunato tra noi e un ricco ammasso di galassie che hanno creato un effetto della relatività chiamato “lente gravitazionale”, ingrandendo di migliaia di volte l’immagine della stella primordiale.

Normalmente a queste distanze, intere galassie sembrano piccole macchie, con la luce di milioni di stelle che si fonde insieme“, ha dichiarato l’astronomo Brian Welch della Johns Hopkins University di Baltimora. “La galassia che ospita questa stella è stata ingrandita e distorta dalle lenti gravitazionali in una lunga mezzaluna che abbiamo chiamato Sunrise Arc“.

Al momento di Earandel sappiamo che ha una massa circa 50 volte quella del Sole, niente di particolarmente speciale nell’universo e siamo ragionevolmente certi che non si tratti di una stella primordiale. Non sappiamo esattamente quando si sono formate le prime stelle dell’universo ma è altamente probabile che i primi astri abbiano iniziato a rilasciare luce ed elementi tra gli 80 e i 100 milioni di anni dopo il Big Bang.

Sulla composizione di Earandel ci sono solo supposizioni. C’è chi la immagina fatta di idrogeno ed elio, gli elementi più leggeri, i primi che si sono formati nell’universo, altri che ritengono che sia composta anche da elementi un po’ più pesanti come carbonio, ossigeno e azoto, i “mattoni” della vita.

A proposito del nome, Earandel vuol dire “stella del mattino” e arriva da un personaggio dello scrittore Tolkien, l’autore del celeberrimo “Il Signore degli Anelli”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights