martedì, Maggio 14

Sorprendente immagine immortalata da Hubble

Sorprendente immagine immortalata da Hubble. Lo strumento ha osservato uno Skyfield tempestato di stelle. L‘immagine, costellata di stelle, ripresa da Hubble, mostra il cuore dell’ammasso globulare NGC 6638 situato nella costellazione del Sagittario.

Lo strumento è riuscito a riprendere un evidente densità di stelle situata nel cuore degli ammassi globulari, che non sono altro che dei gruppi stabili, e strettamente legati tra loro, da decine di migliaia a milioni di stelle. Hubble, per poter riprendere i dati presenti in questa immagine, ha utilizzato due dei suoi strumenti astronomici all’avanguardia, il Wide Field Camera 3 e l’Advanced Camera for Surveys.

Il telescopio Hubble

Il telescopio spaziale Hubble, nonostante i suoi acciacchi, riesce ancora a raccogliere dati molto importanti, regalandoci scatti unici come questo che mostra il cuore traboccante di stelle dell’ammasso globulare Ngc 6638. Il telescopio spaziale, inviato in nell’orbita terrestre bassa nel 1990, è stato progettato sia per poter essere riparato che per riuscire a installare e aggiornare i suoi strumenti direttamente in orbita.

La Wfc3, infatti, è stata installata dagli astronauti durante la missione di servizio Hubble 4, avvenuta nel 2009. Questo strumento è in grado di osservare una vasta gamma di oggetti e fenomeni astrofisici. La sua caratteristica fondamentale è la capacità di estendere lo spettro elettromagnetico dall’ultravioletto fino al visibile e nel vicino infrarosso.

L’Acs è stata installata sul telescopio spaziale nel 2002 durante la missione di servizio 3b. Questa camera è stata progettata per poter rilevare vaste aree di cielo a lunghezze d’onda che operano nella parte rossa dello spettro visibile, con un’efficienza dieci volte maggiore della precedente Wide Field Planetary Camera 2 (Wfpc2), uno strumento fino ad allora considerato la fotocamera di punta del telescopio.

Questo telescopio è riuscito a rivoluzionare le ricerche sugli ammassi globulari. La distorsione provocata dall’atmosfera terrestre rende quasi impossibile distinguere chiaramente le stelle presenti nei nuclei degli ammassi globulari attraverso i telescopi terrestri. Infatti, riuscire a distinguere dalla Terra le stelle, presenti all’interno dei nuclei degli ammassi globulari è quasi impossibile, a causa delle distorsioni introdotte dall’atmosfera.

Hubble, situato in orbita a circa 550 km dalla Terra, è in grado di analizzare che tipologie di stelle costituiscono gli ammassi globulari, in quale modo si evolvono e quali sono i loro sistemi, senza che l’atmosfera terrestre rappresenti un ostacolo.

Conclusioni

Il telescopio spaziale James Webb sarà sicuramente in grado di migliorare la nostra comprensione degli ammassi globulari, scrutando al loro interno. Webb osserva attraverso le lunghezze d’onda dell’infrarosso, fornendo così informazioni uniche sulle stelle presenti negli ammassi, dati che completeranno le incredibili viste di Hubble.

La scienza di Hubble. trentadue anni prima dell’esordio di Webb, ha rivoluzionato lo studio degli ammassi globulari, e non solo, spingendoci a guardare l’universo con “occhi” sempre più potenti. Grazie al lavoro di Hubble e alle prossime analisi del James Webb Space Telescope, saremo in grado di migliorare la nostra comprensione di questi oggetti.

Possiamo quindi affermare che Webb è da considerarsi il sostituto o il successore di Hubble? Il telescopio spaziale James Webb della NASA è in grado di osservare a lunghezze d’onda infrarosse ben oltre le capacità di Hubble, uno strumento progettato per completare le osservazioni di quest’ultimo, scrutando in profondità tra le stelle degli ammassi globulari.

FONTI:

https://www.nasa.gov/image-feature/goddard/2022/hubble-gazes-at-a-star-studded-skyfield

https://www.media.inaf.it/2022/08/08/hubble-ngc-6638/

https://theskylive.com/sky/deepsky/ngc6638-object

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights