domenica, Maggio 19

Supremazia regressa

Con i due conflitti mondiali del Novecento, la tecnologia non è stata più al servizio esclusivo della Scienza pura, ma purtroppo adoperata anche per fini bellici e distruttivi. Infatti, le armi biologiche, quelle chimiche e atomiche-nucleari, sono state, e sono in parte anche attualmente, al servizio di politiche aggressive e talvolta brutali.

Gli scienziati mostrano un desiderio incontenibile ed encomiabile di conoscere la Natura e l’Universo, ma certe loro scoperte hanno purtroppo attratto e innescato l’interesse dei militari, risultando alla fine del tutto estranei ai loro propositi iniziali.

In alcuni Paesi come gli Usa, inoltre, le armi sono facilmente reperibili ed usabili da persone comuni, ma anche da folli che se ne servono per stragi cruente in scuole e altri luoghi di ritrovo.

Si parla allora di aggressività umana che diventa “bestiale”, ma queste definizione non è affatto corretta alla luce delle osservazioni. La lotta per la vita coinvolge prede e predatori in uno scontro brutale, in cui uno soccombe vittima dell’altro. Ma gli animali, in caso di scontri intraspecifici, cioè tra individui della stessa specie, non uccidono praticamente mai. Si tratta infatti di conflitti ritualizzati, in cui ad un certo punto il perdente si rende conto della superiorità dell’altro e si sottomette, ottenendo quindi una soluzione pacifica e comunque non cruenta. Quindi da questo punto vista gli animali sono davvero più razionali e più lungimiranti degli esseri umani.

In alcuni “umani” evidentemente il buon senso, la razionalità saggia e lo stesso credo religioso (a parte le famigerate “guerre sante”), evidentemente non abbastanza saldo e concreto, vengono del tutto accantonati, per un bisogno cieco di supremazia, con le terribili conseguenze ormai sotto gli occhi di tutti…Popoli vicini che si accaniscono tra loro a tal punto da vantarsi del numero di morti inflitti all’altro, con la minaccia seria dell’utilizzo di armi nucleari assai potenti, ma il cui potenziale distruttivo è un pericolo per l’intero pianeta.

Capi di cosche malavitose che appaiono persino orgogliosi del numero di antagonisti eliminati, senza pietà neanche per donne e bambini. Per non parlare dei frequenti femminicidi e quant’altro. Questo testimonia la degenerazione di una parte degli esseri umani ad un livello istintivo, al cervello del rettile, ai suoi bisogni primordiali ed egoistici.

Al progresso tecnologico che ci assegna un posto assolutamente superiore a quello degli altri viventi non si è forse affiancato un adeguato progresso morale, che possa indirizzare effettivamente renderci meritevoli di questa presunta supremazia rispetto agli altri esseri viventi della Terra.

Foto da Pixabay.

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