venerdì, Maggio 17

Tag: Benito Mussolini

La fine della “guerra parallela” di Mussolini
Storia, Storia Contemporanea

La fine della “guerra parallela” di Mussolini

Quando nel settembre del 1939 l'Italia decide di non entrare in guerra al fianco dell'alleato nazista è consapevole, o almeno lo sono le gerarchie più alte delle Forze Armate, di non essere attrezzata per sostenere un conflitto che si prefigura ben presto di livello europeo. Questa "ragionevolezza" del regime fascista dura però pochi mesi sgretolata dalle ambizioni e dall'invidia di Mussolini per le travolgenti vittorie tedesche. È passato molto tempo ormai da quando il Duce poteva permettersi di guardare dall'alto in basso Hitler approfittando anche della venerazione che il Furher ha per il suo mentore. Così l'Italia entra in guerra il 10 giugno del 1940 con la tristemente celebre "pugnalata alle spalle" alla Francia convinta di poter con pochi sforzi sedersi da una po...
Badoglio,  il Gattopardo
Personaggi, Storia

Badoglio, il Gattopardo

Pietro Badoglio ha rappresentato l’archetipo classico dell’italiano in grado di costruirsi una carriera grazie a potenti padrini. Adulatore della peggior specie, accumulatore di cariche e di stipendi tanto che durante il regime fascista diventerà uno dei milionari del regime, ma soprattutto  uomo che grazie alla protezione dei potenti e ad un’innata furbizia riuscirà a sopravvivere ad autentici disastri militari, ad iniziare da Caporetto. Il giovane Badoglio Badoglio nasce il 28 settembre 1871 a Grezzano Monferrato da un padre proprietario terriero e sindaco del paese che lo avrebbe voluto medico. Il giovane Pietro però viene profondamente colpito dalla strage di Dogali avvenuta il 26 gennaio 1887 quando il tenente colonnello Tommaso De Cristoforis&...
Violet Gibson, l’attentato a Mussolini e l’avvento di Claretta Petacci
Storia

Violet Gibson, l’attentato a Mussolini e l’avvento di Claretta Petacci

Benito Mussolini nel corso della sua ventennale esperienza di dittatore subì una mezza dozzina di attentati. Il primo di essi, se si esclude quello abortito del deputato Tito Zaniboni, avviene il 7 aprile 1926, ad opera di una cinquantenne inglese Violet Gibson. Una vita complicata Chi era costei? Figlia di Edward Gibson, avvocato e politico irlandese nominato barone di Ashbourne nel 1885 e Lord Cancelliere d'Irlanda  e della cristiana scientista Frances Colles, Violet che pure aveva debuttato a corte durante il regno della Regina Vittoria, ad un certo punto della sua vita cambierà radicalmente vita. Diventata seguace dell'antroposofia steineriana, atea e fortemente critica dello stile di vita britannico, Violet ebbe un grave esaurimento nervoso nel 1922. Dichiarata pazz...
I “parenti” di  Mussolini
Storia

I “parenti” di Mussolini

Siamo verso la fine del 1942 e la guerra sta andando decisamente male per l'Italia fascista. Eppure Mussolini in quel periodo tragico della nostra storia trova il tempo di avviare un'indagine sui "parenti" che hanno bussato alla sua porta durante l'intero ventennio. Le motivazioni di questa impresa complicata ed assurda non sono chiare, forse possono ricercarsi nell'esasperazione del Duce del Fascismo per le suppliche e le pretese di qualche congiunto. L'archivio dei postulanti «Voglio sapere quanti sono e quanti soldi mi hanno pompato!» pare abbia detto al segretario De Cesare. Per diversi mesi i funzionari investigativi della Presidenza del Consiglio lavorano per ottemperare all'ordine di Mussolini. Compilano coscienziosamente ben 334 schede scritte con la macchina per scriv...
Mussolini, il romanziere
Storia

Mussolini, il romanziere

Benito Mussolini ha ventisei anni quando è costretto a ritornare in Romagna dopo una turbinosa esperienza come agitatore politico nel Trentino asburgico. Vi si era recato su invito del socialista Cesare Battisti il 6 febbraio 1909 e verrà espulso dalle autorità austriache il 10 settembre dello stesso anno per via delle sue feroci polemiche con "i cattolici austriacanti di Alcide De Gasperi". Le difficoltà economiche di Mussolini Prima di trasferirsi nella provincia austriaca il futuro Duce del Fascismo era stato in Svizzera, dove aveva studiato con Vilfredo Pareto (1848-1923), si era fatto un nome come oratore focoso e blasfemo. Per intenderci è il periodo in cui inizia i suoi violenti discorsi anticlericali con la celebre battuta ad effetto: «Dio, se veramente esisti, t...
Il “professor” Mussolini
Storia

Il “professor” Mussolini

Novembre 1907. Una folla di maestri elementari si accalca presso i locali dell'Università Regia di Bologna per sostenere gli esami per l'abilitazione all'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole secondarie. Tra di essi c'è il ventiquattrenne Benito Amilcare Andrea Mussolini. Aspira a poter insegnare tedesco e francese nei licei e più in generale negli istituti superiori. La prima prova è un elaborato d'italiano il cui titolo è: “Il perder tempo a chi più sa, più spiace, disse Dante. Con quanta ragione lo disse?” Con la sua grafia minuta il futuro Duce del Fascismo, ma ancora socialista rivoluzionario, verga il seguente testo: La massima del sommo poeta non può essere intesa nel senso della morale utilitaristica inglese. Un popolo di mercanti e di trafficatori consider...
Lo  scontro Mussolini-Farinacci
Storia

Lo scontro Mussolini-Farinacci

Roberto Farinacci, nato a Isernia il 16 ottobre del 1992, pur essendo un uomo rozzo, violento e persino sgrammaticato giuocò un ruolo fondamentale nei primi anni del regime fascista. Ferreo propugnatore dello squadrismo violento, ottenne un successo politico incontestabile all'indomani del delitto Matteotti, costringendo Mussolini ad assumersi la responsabilità morale di quanto accaduto nel discorso del 3 gennaio 1925. Farinacci, Segretario del Partito In quelle circostanze Farinacci sostenne a spada tratta un Mussolini in forte difficoltà, mettendo provvisoriamente da parte le differenze che iniziavano a covare tra l'ala governista del regime, rappresentata dal Duce e quella "rivoluzionaria" che faceva capo a lui, diventato il 12 gennaio 1925 Segretario Nazionale del...
L’ultima estate del fascismo
Storia

L’ultima estate del fascismo

L'estate del 1943 è l'ultima del regime prima del collasso militare e politico causato dall'andamento della guerra. In questo articolo però tratteremo soprattutto della situazione e degli avvenimenti del cosiddetto "fronte interno" e soltanto molto marginalmente accenneremo ai fatti militari dell'ultima estate dell'Italia fascista. La guerra è ormai prossima a lambire direttamente il territorio italiano. I bombardamenti contro le città, se possibile, si fanno sempre più devastanti. L'11 giugno la piazzaforte di Pantellaria, da giorni sottoposta a durissimi bombardamenti, si arrende alle forze alleate. La resa dell'ammiraglio Pavesi che comanda la difesa, dopo pochi giorni di incursioni, stride terribilmente se paragonata alla lunga ed invitta resistenza di Malta. Gli...
Gennaio 1941: la fine della  guerra parallela di Mussolini
Storia

Gennaio 1941: la fine della guerra parallela di Mussolini

Il nuovo anno, il 1941, si apre con un'Italia già avvilita per l'andamento delle operazioni belliche decise autonomamente dal regime fascista. Il Duce è sempre più deluso dai suoi generali e dall'esercito italiano nel suo complesso. Qualche giorno prima del Capodanno 1941 aveva confidato al genero e Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano: «Se quando ero socialista, avessi avuto della borghesia italiana una conoscenza non puramente teorica quale dettata dalla lettura di Carlo Marx, ma una vera nozione fisica quale ho adesso, avrei fatto una rivoluzione così spietata che quella del camerata Lenin sarebbe stata al confronto uno scherzo innocente.» L'anno nuovo si apre con affermazioni roboanti dei vertici dell'Asse su una vittoria ormai ritenuta a portata di mano. Al di la della...
Giugno  1940: gli ultimi giorni  di pace
Storia

Giugno 1940: gli ultimi giorni di pace

Il mese di giugno del 1940 si apre con un'aspettativa di guerra che monta nel paese, rinfocolata ad arte, dalla propaganda fascista. Pertanto quando decine di migliaia di persone, lunedi 10 giugno, in un caldo pomeriggio di tarda primavera (ci sono 26° di temperatura), si dirigono verso Piazza Venezia, richiamati dall'annuncio che alle 18, il Duce del Fascismo, Benito Mussolini farà un importante comunicazione, non ci sono molti dubbi al riguardo su cosa dirà il dittatore. Uomini con gli immancabili cappelli, donne con i vestiti leggeri dell'imminente estate, soldati, rumorose ed euforiche Camice Nere, questo fiume in piena, si ammassa verso Piazza Venezia e via del Plebiscito, riempiendo anche le strade adiacenti. Poco prima il Ministro degli Esteri, conte Ciano ha convo...
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