domenica, Maggio 19

Tag: luce

Sole: di che colore è la nostra stella?
Astronomia, Scienza

Sole: di che colore è la nostra stella?

Sole: di che colore è la nostra stella? A volte la nostra stella sembra giallo biancastro mentre quando si trova sopra l'orizzonte è più rosso. La domanda “di che colore è il Sole?” è in realtà molto più complessa e difficile di quanto possa sembrare. La nostra stella emette luce attraverso tutti i colori visibili nello spettro elettromagnetico in modo abbastanza uniforme. Quando questi si uniscono alla luce del Sole, la nostra stella appare bianca. Il Sole, ufficialmente classificato come stella nana gialla o stella G2 V. G2, rientra tra le seconde stelle più calde della classe di stelle G gialle, con temperature superficiali comprese tra circa 5.300 Kelvin (K) e 6.000 K. La nostra stella, in termini di massa, si trova all'estremità superiore di questa classificazione di stelle. Gl...
Individuata la più grande esplosione cosmica mai vista
Astronomia, Scienza

Individuata la più grande esplosione cosmica mai vista

Individuata la più grande esplosione cosmica mai vista. L'evento è stato 10 volte più luminoso di qualsiasi stella, o supernova, esplosa mai conosciuta. La luce dell'esplosione, denominata AT2021lwx, è durata tre anni, a differenza della maggior parte delle supernove, che rimane luminosa solo per pochi mesi. L'evento, che è stato rilevato dai telescopi, si è verificato a quasi 8 miliardi di anni luce dalla Terra, in un periodo in cui l'universo aveva circa 6 miliardi di anni. La luce dell'esplosione è stata anche tre volte più luminosa degli eventi di interruzione delle maree, ossia quando le stelle cadono in buchi neri super-massicci. Ma che cosa ha innescato un'esplosione cosmica così longeva e massiccia? I ricercatori ritengono che un buco nero super-massiccio abbia disgregato un...
La luce accecante di Marte
Astronomia, Scienza

La luce accecante di Marte

La luce accecante di Marte. Le immagini sono state raccolte da Webb. L'obiettivo principale per cui è stato creato il telescopio Webb è osservare le galassie che emettono la loro debole luce. Ciò nonostante, recentemente Webb ha immortalato uno degli oggetti più luminosi nel cielo notturno, che in questo caso è Marte. Il telescopio spaziale ha immortalato le splendide immagini e i dati del pianeta rosso lo scorso 5 settembre. Gli strumenti presenti sulla superficie marziana, come il rover Curiosity e Perseverance e gli orbiter in orbita attorno al pianeta inviano regolarmente informazioni di Marte. La capacità ad infrarossi di cui è dotato Webb a però fornito un'altra prospettiva, immagini che potrebbero rivelare molti dettagli della superficie e dell'atmosfera di Marte. Le imma...
Mappata la materia oscura presente nelle galassie nell’universo primordiale
Astronomia, Scienza

Mappata la materia oscura presente nelle galassie nell’universo primordiale

Mappata la materia oscura presente nelle galassie nell'universo primordiale. Le 1,5 milioni di galassie presenti nell'universo conosciuto appaiono come erano 12 miliardi di anni fa. I ricercatori sono riusciti quindi a mappare la materia oscura attorno ad alcune delle prime e più lontane galassie mai viste. Le galassie immortalate appaiono come erano 12 miliardi di anni fa, o comunque meno di 2 miliardi di anni dopo il Big Bang. Queste formazioni sono in grado di distorcere lo sfondo cosmico a microonde, ossia la luce emessa durante un'era ancora precedente dell'universo, che si può osservare dalla Terra. La distorsione, denominata lente gravitazionale, riesce a rivelare la distribuzione della materia oscura intorno alle galassie, secondo quanto riferito dai ricercatori nella Physic...
Storia della scienza e della filosofia

Le teorie sulla natura della luce

https://www.youtube.com/watch?v=nqHDy8Y2ho4&ab_channel=TvEvolutiva Fin dai tempi più remoti l’umanità si è interrogata su quale fosse la reale natura della luce. Le prime teorie note a riguardo, per quanto concerne il mondo occidentale, risalgono all’antica Grecia, ed esse si basano sull’interpretazione metafisica dei dati dell’esperienza sensibile. Secondo Pitagora e i pitagorici i meccanismi che sottostanno alla visione sono da ridurre a processi di percezione tattile: l’occhio umano emana raggi visuali rettilinei che, toccando i corpi, portano alla percezione visiva. Da tale concezione deriva la teoria di Platone, per la quale la visione ha origine all’interno dell’anima, in quanto quest’ultima produce, all’interno dell’occhio, un “fuoco visuale” che filtra all’esterno. ...
Farfalle ed iridescenza: il gioco della luce
Animali, Fisica

Farfalle ed iridescenza: il gioco della luce

https://www.youtube.com/watch?v=vb4fUGbhPM0&ab_channel=AnimaliVolanti Vi sarà capitato, probabilmente, di osservare soprattutto nei mesi primaverili od estivi le ali di certe farfalle e notare come zone di esse paiono cambiare di colore. A seconda della prospettiva da cui le guardiamo ci sembra di osservare degli arcobaleni che prendono forma sulla ali di questi insetti che appartengono alla famiglia dei lepidotteri. Questo gioco di luce ha il nome di iridescenza. Si tratta di una proprietà ottica di alcune superfici che, illuminate, assumono un ventaglio di tonalità differenti in base all'angolo di osservazione. Hanno questa proprietà le bolle di sapone e alcune conchiglie e ali di insetto, tra cui le nostre farfalle. Il termine deriva dal greco e significa arcobaleno. ...
Newton, la  peste di Londra e la  natura della  luce
Fisica, Storia della scienza e della filosofia

Newton, la peste di Londra e la natura della luce

https://www.youtube.com/watch?v=8Eh_0PQ7mRM Tra il 1665 e il 1666 un'epidemia di peste si diffuse nell'Inghilterra ed imperversò particolarmente a Londra dove fece tra le 75.000 e le 100.000 vittime. Si pensa che questa epidemia sia arrivata in Inghilterra tramite navi da commercio olandesi che trasportavano cotone da Amsterdam. Un giovanissimo Isaac Newton (era nato nel 1642 l'anno della morte di Galileo) si rifugiò per sfuggire al terribile morbo nella sua casa di campagna a Woolsthorpe, perché fuori, a Cambridge come a Londra, infuriava la peste. Quando non passeggiava nel suo giardino, passando vicino al famoso melo il cui frutto, secondo la leggenda, lo avrebbe successivamente illuminato cadendo, Newton passava il tempo in una stanza oscurata dove eseguiva degl...
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