Il pensiero antiscientifico prolifera nella sua concezione più attuale con la nascita della scienza moderna, segnata dal metodo scientifico introdotto da Galileo Galilei. La soluzione di continuità rappresentata da Galileo Galilei a cavallo tra il XVI e il XVII secolo è tale, tuttavia, da rendere improprio l’uso dei termini scienza e scienziato in riferimento ad epoche precedenti, soprattutto per quanto riguarda il problema del metodo scientifico.
La Chiesa in questa prima fase sarà in prima linea per contrastare le evidenze che di volta in volta la scienza, nella sua nuova accezione, proporrà per spiegare gli innumerevoli misteri della natura. Come funzionano la scienza e la ricerca scientifica con cui si arriva alle nuove scoperte, dai farmaci alle nanotecnologie mediche? Come districarci tra il proliferare di fake news, teorie complottiste e falsi dati che alimentano il pensiero antiscientifico?
A queste domande cerca di rispondere il saggio “Scienza. Se la conosci non ti uccide: Manuale per distinguere maghi e scienziati ai giorni nostri” di Ivan Nicola Colaluca.
L’autore
Ivan Nicola Colaluca lavora come ricercatore scientifico in campo oncologico a Milano, città dove è nato nel 1976. Autore di numerosi studi scientifici pubblicati da prestigiose riviste internazionali che hanno aiutato a chiarire processi importanti nella tumorigenesi, “Scienza. Se la conosci non ti uccide: Manuale per distinguere maghi e scienziati ai giorni nostri” è il suo primo saggio di divulgazione scientifica.
Ivan da alcune settimane è anche un prezioso collaboratore di Wiki Magazine Italia.
Il saggio
In un volumetto denso ma agile (142 pagine) Ivan Colaluca chiarisce prima di tutto cos’è veramente la scienza e l’importanza del metodo scientifico. La scienza non è verità assoluta ma evidenze chiare e replicabili, sottoposte al vaglio di tutta la comunità scientifica, che in qualche misura ci danno lo stato dell’arte in un preciso momento storico di una certa conoscenza. Una teoria che oggi appare salda e convincente, può essere in un futuro anche ravvicinato corretta, o perfino cancellata, da nuove scoperte e osservazioni, magari rese possibili dallo sviluppo tecnologico o da nuove intuizioni.
Uno scienziato che si rispetti non deva mai credere di avere la verità in tasca, questo lo distingue da maghi, ciarlatani e complottisti che propugnano dogmi alternativi basati sul niente o su un’interpretazione arbitraria di dati. E qui l’autore si sofferma sull’importanza dei numeri nel processo scientifico ma anche nel disvelare l’insensatezza di tante fake news.
I numeri sono un patrimonio indispensabile della conoscenza ma devono essere correttamente correlati, letti e interpretati e questo sforzo dobbiamo compierlo tutti se non vogliamo cadere nelle fascinazioni di tesi e teorie che hanno il solo scopo di denigrare la scienza e diffondere paura e sfiducia.
Un capitolo importante poi Colaluca lo dedica al tema di come la scienza comunica la scienza. È indubitabile che talvolta in una parte di scienziati e ricercatori ci sia la tentazione di parlare alla gente comune coma fa un sacerdote ad una comunità di fedeli, peccato che la scienza sia l’esatto opposto della fede. Saper comunicare il processo scientifico è un potente antidoto contro le fake news e le teorie antiscientifiche. Da qui il compito fondamentale della divulgazione che deve associare chiarezza, semplicità e rigore.
Qualità ampiamente presenti in questo “manuale di autodifesa” particolarmente utile in una fase storica nel quale il vento del pensiero antiscientifico, anche approfittando delle incertezze e delle paure determinate dalla pandemia di Covid19, soffia più impetuoso che mai. Ci sentiamo pertanto di caldeggiare l’acquisto di questo saggio, vale la pena investire 8,90 euro per l’edizione cartacea o 5,90 per quella digitale per orientarci nella giungla di informazioni e notizie, districandoci tra quelle frutto di un rigoroso processo scientifico e quelle che appartengono al pensiero “magico e irrazionale”.
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