giovedì, Maggio 16

Esopianeta ultra caldo su cui piove ferro fuso

Esopianeta ultra caldo su cui piove ferro fuso. L’oggetto analizzato è caratterizzato da un’atmosfera di roccia vaporizzata. Gli astronomi hanno dato uno sguardo molto approfondito all’esopianeta, su cui le temperature salgono fino a 4.350 gradi Fahrenheit, quindi 2.400 gradi Celsius, abbastanza calde da vaporizzare il ferro. La ricerca è stata descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Nature.

Il team, nel processo, ha identificato 11 elementi chimici presenti nell’atmosfera del pianeta e ne ha misurato l’abbondanza. Alcuni elementi che formano la roccia rilevati su questo lontano pianeta, non sono ancora stati misurati nei giganti gassosi del sistema solare, ne su Saturno ne su Giove.

Il leader del team e Ph.D. dell’Université de Montréal Trottier Institute for Research on Exoplanets Stefan Pelletier ha dichiarato che: “Sono davvero rari i momenti in cui un esopianeta, a centinaia di anni luce di distanza, può insegnarci qualcosa che altrimenti sarebbe probabilmente impossibile sapere sul nostro sistema solare. Questo è il caso di questo studio”. L’esopianeta, che è stato denominato WASP-76 b, è situato a 634 anni luce di distanza nella costellazione dei Pesci. WASP-76 b ottiene le sue incredibili temperature dalla vicinanza alla sua stella madre.

L’esopianeta WASP-76 b

L’esopianeta, classificato come “Giove ultra-caldo”, è un enorme pianeta. Questo è situato ad un dodicesimo della distanza dalla sua stella rispetto a quella che c’è tra Mercurio ed il Sole. WASP-76 b impiega solo 1,8 giorni terrestri per orbitare attorno alla sua stella. Sebbene il pianeta abbia circa l’85% della massa di Giove, è largo quasi il doppio del gigante gassoso del sistema solare ed è circa sei volte il suo volume. Questo è il risultato dell’intensa radiazione della sua stella, che crea un gonfiamento del pianeta. WASP-76 b è stato oggetto di intensi studi da quando è stato trovato, come parte del programma Wide Angle Search for Planets (WASP) nel 2013. Lo studio ha portato alla classificazione di diversi elementi nella sua atmosfera.

L’esopianeta: caratteristiche

La cosa più sorprendente dell’esopianeta è stata la scoperta nel 2020 che il ferro si è vaporizzato sul lato del pianeta bloccato dalla marea molto caldo, che si alterna al lato notturno su cui il ferro si condensa e cade giù come pioggia. Stefan Pelletier, spinto dalle precedenti indagini su WASP-76 b, ha voluto effettuare nuove osservazioni di WASP-76 b con lo spettrografo ottico ad alta risoluzione MAROON-X sul Gemini North 8-meter Telescope alle Hawaii, parte dell‘International Gemini Osservatorio. Le osservazioni hanno permesso al team di studiare la composizione del Giove ultra caldo con dettagli senza precedenti.

Le incredibili temperature di WASP-76 b, vaporizza gli elementi che normalmente formerebbero rocce su pianeti rocciosi come la Terra, come il magnesio e il ferro. Questi vengono vaporizzati e si nascondono come gas nell’alta atmosfera del pianeta.

L’esopianeta e i suoi elementi

Lo studio dell’esopianeta può fornire agli astronomi una visione senza precedenti della presenza e dell’abbondanza di elementi che formano rocce nell’atmosfera dei pianeti giganti. Questo non è possibile per i pianeti giganti più freddi, come Giove, poiché questi elementi risiedono più in basso nell’atmosfera, rendendoli impossibili da rilevare.

Stefan Pelletier, insieme ai suoi colleghi, ha scoperto durante le loro indagini che su WASP-76 b c’è un’abbondanza di elementi come il manganese, il cromo, il magnesio, il vanadio, il bario e il calcio. Il team ha scoperto che alcuni elementi nell’atmosfera di Wasp-76 b sembravano “impoveriti”. Stefan Pelletier ha spiegato che: “Gli elementi che sembrano mancare nell’atmosfera di WASP-76 b, sono proprio quelli che richiedono temperature più elevate per vaporizzare, come il titanio e l’alluminio. Mentre, quelli che corrispondono alle nostre previsioni, come il manganese, il vanadio o il calcio, vaporizzano tutti a temperature leggermente inferiori”.

Ulteriori infrmazioni

Secondo il team l’esaurimento degli elementi è dato dal fatto che la composizione dell’atmosfera superiore dei pianeti giganti gassosi è molto sensibile alla temperatura. L’elemento, a seconda della temperatura alla quale si condensa, sarà presente come gas nell’atmosfera superiore o assente perché si è condensato in liquido ed è sprofondato negli strati inferiori. Dal basso nell’atmosfera, l’elemento non può assorbire la luce, rendendo la sua caratteristica impronta digitale assente nelle osservazioni.

Il team ha fatto anche un’altra importante scoperta sull’atmosfera di WASP-76 b. L’esopianeta contiene un composto chimico chiamato ossido di vanadio. Questa è la prima volta che questo composto è stato avvistato nell’atmosfera di un pianeta al di fuori del sistema solare.

Il team ha anche trovato un’abbondanza di nichel maggiore del previsto intorno a WASP-76 b. Questo potrebbe implicare che ad un certo punto della sua storia, il pianeta gigante gassoso abbia inghiottito un mondo terrestre più piccolo simile a Mercurio, che era ricco dell’elemento osservato. Gli astronomi continueranno a studiare questo esopianeta, e altri mondi simili, tentando di scoprire come le temperature influenzano la composizione delle loro atmosfere.

FONTE:

https://www.space.com/exoplanet-hot-atmosphere-vaporized-rock

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