giovedì, Maggio 2

Estate 2023: tra siccità e grandine

Ormai di anno in anno i fenomeni climatici si fanno sempre più estremi e pericolosi, e questa estate non sfugge affatto alla regola. Chicchi di grandine al Nord, capaci di rompere i vetri delle auto, e campi aridi al Sud, con raccolti assai scarsi e di bassa qualità. Per più di due settimane, l’Italia settentrionale si è trovata nella zona di confine tra masse di aria umida e abbastanza fresca, transitanti in Europa centrale e una massa di aria secca e caldissima in alto e al suolo, proveniente da zone subtropicali desertiche.

Il ruolo della temperatura

Caos maltempo, albero caduto in piazza Castello a Milano, 25 luglio 2023.ANSA/MOURAD BALTI TOUATI Bad weather chaos, Castello Sforzesco closed in Milan, 25 July 2023.ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La Valpadana ha in qualche modo ha fatto da “collettore” di aria calda, creando le condizioni per lo sviluppo di temporali molto forti, portatori di grandine. In generale, l’atmosfera tende a scaldarsi sempre di più, con aumento di vapor acqueo, che cresce del 7% ad ogni grado di temperatura in più, da cui per condensazione, si formano precipitazioni molto intense.

Le piogge violente tra aprile, maggio e giugno hanno gravemente compromesso i raccolti di ciliegie, di cui la Campania è la seconda produttrice nazionale, di uva, patate e pomodoro. In soli 4 anni, il costo del pomodoro fresco a tonnellata è passato da 87 euro agli attuali 150, quasi raddoppiando, soprattutto per i rincari delle materie prime, acciaio per lattine, metano per energia, vetro per bottiglie, il cui costo è aumentato del 25%. Secondo l’Anicav (associazione nazionale industrie conserviere), bottiglie e scatole di salse e pelati avranno un rincaro di circa il 40%, anche a causa della minor quantità di pomodori raccolti per il grande caldo.

Poi al Sud, infatti ci sono state enormi ondate di calore, con picchi termici mai toccati prima: nel mese di luglio a Jerzu (Sardegna) c’è stata la temperatura più alta in Europa, con ben 48,2°C, mentre a Palermo si è arrivati ai 47°C. Per fortuna, già dagli ultimi giorni di luglio il caldo si è attenuato, pur restando superiore alle medie, divenendo quindi un pò più sopportabile. Nelle prossime settimane si prevedono comunque ulteriori abbassamenti di temperatura.

Una considerevole crescita termica in poco tempo

A partire dal 1980 fino ad oggi, in appena 43 anni, la temperatura media delle estati è aumentata di oltre due gradi, con le conseguenze assai gravi, registrate sia in Italia che in Europa. Per quanto riguarda El Nino, nel periodo autunnale e invernale, a causa del calore eccezionale portato, potrebbero esserci altre ripercussioni con nuove fasi di siccità o precipitazioni molto abbondanti.

Davanti a tali fatti disastrosi, si ritorna sempre alla causa basilare: il surriscaldamento globale per effetto serra. L’imperativo principale resta quello della riduzione , graduale, ma continua e drastica, delle emissioni di Anidride Carbonica ed altri gas, l’utilizzo sempre più consistente di energie pulite e auto elettriche o ad Idrogeno, che però ancora non sono disponibili a prezzi commercialmente sostenibili.

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