giovedì, Maggio 16

La febbre della Terra

Nessuno forse avrebbe immaginato fenomeni di tale portata. La notevole siccità del Po, di altri fiumi e dei campi coltivati al Nord, non solo in estate, ma addirittura in inverno! Tutto per la scarsità di neve che si è verificata su Alpi e Pirenei, che ha determinato meno acqua in fiumi e quindi irrigazioni adeguate compromesse, da cui raccolti più scarsi e gravi problemi per famiglie e animali allevati.

I record dei gas serra

Il surriscaldamento globale causa in generale temperature più alte dappertutto, su coste e monti spingendo gli animali selvatici, come i cinghiali, a cercare da mangiare in città.

D’altra parte si stanno verificando più frequenti e violente bombe d’acqua, innalzamenti del livello dei mari, con la riduzione di spiagge, mari più caldi che favoriscono la migrazione di organismi tropicali, che insidiano le specie autoctone.

Ci aspetta forse un’altra estate torrida, dopo quella del 2022 che è stata la più calda nella storia europea: nel solo mese di luglio la temperatura media ha superato di 2,26 °C quella media dal 1800 in poi. La concentrazione di Anidride Carbonica è salita di circa il 150%, lungo le coste orientali della Groenlandia, rispetto ai livelli preindustriali, quella del metano del 262% e del protossido di Azoto del 123%.

L’aumento delle quantità di gas ha innescato un crescente effetto serra, da cui: inondazioni, dissesto idrogeologico, siccità, crisi idrica e conseguente crisi di agricoltura e allevamento, diffusione di malattie infettive, estinzione di tante specie animali e vegetali.

L’erosione dei ghiacciai

Gli effetti del cambiamento climatico si evidenziano tre volte più intensamente rispetto al resto della Terra ai poli. A questo proposito un gruppo di esperti ha compiuto la “Missione Artico WWF” su una barca a vela. Si è constatato che ogni dieci anni si perde il 13% della massa dei ghiacci che copre la Groenlandia, per un totale annuo corrispondente a ben 50.000 piramidi egiziane!

La superficie ghiacciata riflette la luce solare, che altrimenti viene assorbita maggiormente da acque marine e permafrost. Il ghiaccio è fondamentale per la formazione di correnti marine e quindi per la distribuzione del calore tra Nord e Sud Gli orsi polari tendono ad avvicinarsi sempre più alle zone abitate, beluga, trichechi e narvali si stanno spostando più a Nord.

La terra malata

La giornata della Terra, celebrata lo scorso 22 aprile,(un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera), porta alla ribalta anche quest’anno i tanti e diversi segnali di allarme, per cercare rimedi pronti e ed efficaci a situazioni sempre più incresciose per noi e tutta la biodiversità. Le indicazioni e i provvedimenti internazionali dovrebbero andare di pari passi con i nostri comportamenti quotidiani, se vogliamo davvero salvaguardare il nosto prossimo futuro.

Il primo obiettivo basilare resta la riduzione sostanziale delle emissioni di Anidride Carbonica, in modo da contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi, fino al 2050, con lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, come quella solare ed eolica, e con l’uso sempre più diffuso di motori elettrici.

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