Lander lunare americano pronto a fare secondo tentativo. La NASA, dopo la missione di atterraggio lunare fallita il mese scorso, ripone le sue speranze su un secondo velivolo spaziale. Questo è stato sviluppato da una società distaccata dalla NASA, il CEO di Intuitive Machines, Stephen Altemus.
Il lander lunare, soprannominato Odysseus, o Odie in breve, avrebbe dovuto prendere il volo a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 da Cape Canaveral, in Florida, alle 00:57 ET di oggi mercoledì 14 febbraio. Il lancio è stato però rinviato a giovedì alle 1:05 ET. Una volta nell’orbita terrestre, il lander lunare si separerà dal razzo e inizierà ad avventurarsi da solo. Lo strumento utilizzerà un motore di bordo per spingersi su una traiettoria diretta verso la superficie lunare.
Odysseus trascorrerà poco più di una settimana in volo libero nello spazio. Passato questo periodo effettuerà un tentativo di allunaggio sulla superficie lunare. Questo è previsto per il 22 febbraio. Se l’Odysseus avrà successo diventerà la prima sonda spaziale statunitense ad effettuare un atterraggio morbido sulla Luna dalla missione Apollo 17 avvenuto nel 1972.
Lander lunare: l’importanza della missione Odysseus
Il lancio di questo lander lunare avviene un mese dopo che Peregrine, un strumento sviluppato da Astrobotic Technology finanziato dalla NASA, ha fallito la sua missione. Il fallimento è avvenuto per una perdita di carburante. La sonda è bruciata nell’atmosfera mentre tornava verso la Terra 10 giorni dopo.
La NASA ha sponsorizzato la creazione di una piccola flotta di lander lunari sviluppati privatamente. Questi fanno parte di un programma che l’agenzia spaziale chiama CLPS, acronimo di Commercial Lunar Payload Services. Joel Kearns, vice amministratore associato dell’agenzia spaziale per l’esplorazione nella direzione della missione scientifica della NASA ha dichiarato che: “Nel CLPS, le aziende americane hanno utilizzato le proprie pratiche di ingegneria e produzione invece di aderire alle procedure formali e tradizionali della NASA e alla supervisione della NASA”.
Lo scopo del programma è quello di sviluppare lander lunari con contratti a prezzo fisso relativamente economici. La Cina, l’India e il Giappone sono le uniche nazioni ad avere strumenti che hanno effettuati un atterraggio morbido sulla Luna nel 21° secolo. L’idea della NASA è quella di sviluppare più veicoli spaziali in modo economico e rapido con l’industria privata. In totale, la Intuitive Machines potrebbe ricevere fino a 118 milioni di dollari dalla NASA per questa missione.
Lander lunare: una scuderia di strumenti
Il programma CLPS della NASA non si basa sul fatto che ogni missione effettui un atterraggio sicuro. Questi primi tentativi di atterraggio potrebbero dare la forza per esplorare roboticamente la Luna, prima di tentare di riportare gli astronauti sulla superficie lunare entro la fine di questo decennio.
La Intuitive Machines sarà il secondo partecipante al programma CLPS, dopo la Astrobotic, a tentare uno sbarco sulla Luna. La NASA ha previsto altri due ulteriori missioni CLPS entro la fine del 2024. Il lander Odysseus, un modello chiamato Nova-C, ha come obiettivo quello di atterrare vicino al polo sud della Luna, un’area ricca di ghiaccio.
Il lander è stato dotato di sei carichi utili della NASA. Questi sono una serie di strumenti scientifici progettati per testare nuove tecnologie o valutare l’ambiente lunare. Tra questi è previsto uno studio su come si comporta il suolo lunare durante l’atterraggio. A bordo ci saranno anche oggetti commemorativi. La sonda quando si troverà all’ombra, quindi nella notte lunare, verrà messa in stand-by.
Le probabilità di successo
Stephen Altemus stima che la Intuitive Machines abbia circa l’80% di possibilità di far atterrare Odysseus sulla Luna in sicurezza. La Intuitive Machines ha tentato di analizzare il problema della propulsione che ha afflitto il lander Peregrine il mese scorso e ha assicurato che lo stesso problema non si sarebbe verificato durante la missione di Odysseus. La società ha reso noto che: “Ci siamo appoggiati alle esperienze di tutti coloro che hanno provato prima di noi. Abbiamo però un’architettura fondamentalmente diversa”.
Un tentativo riuscito rappresenterebbe solo un punto di partenza. Stephen Altemus ha spiegato che: “Non è affatto un’operazione una tantum. Abbiamo costruito un programma lunare con lo scopo di volare regolarmente sulla Luna”. La creazione di programmi in grado di effettuare regolari viaggi robotici sulla Luna potrebbe facilitare un futuro in cui i viaggi lunari siano comuni, poco costosi e alimentino progetti più grandiosi. Tra questi c’è quello di una base lunare funzionante con astronauti che vivono e lavorano lì. Questo secondo la visione presentata dalla NASA e dai suoi collaboratori.
FONTE:
https://edition.cnn.com/2024/02/12/world/odysseus-lunar-lander-nasa-scn/index.html