domenica, Maggio 19

Le grandi storie di Tex: “Il passato di Carson”

È sempre estremamente difficile estrarre da una serie che dura da 75 anni, le storie più belle e avvincenti, tanto più se parliamo di Tex, il personaggio dei fumetti italiani più longevo e iconico. Il rischio che si corre è quello di rimanere intrappolati dalla nostalgia e confinarci nei primi duecento numeri, segnati dal “papà” del ranger, Gianluigi Bonelli e dalla sua maestria di romanziere prestato al fumetto. In realtà ci sono ottime storie sparse per tutta la lunghissima serie texiana che ha superato i 750 numeri.

Quella che abbiamo scelto per questo breve articolo è un piccolo gioiello, firmato da Mauro Boselli, l’attuale curatore della collana e impreziosito dagli splendidi disegni di Marcello, ci riferiamo a “Il passato di Carson”.

La storia (senza spoiler)

Mentre nel Montana si riuniscono i superstiti della Banda degli Innocenti, a Tucson uno della cricca muore in uno scontro a fuoco con Carson. Scovato un indizio in tasca al morto, il vecchio Ranger si reca a Bannock, una città fantasma che un quarto di secolo primo era stata una vera e propria boom town grazie alla scoperta di filoni auriferi. Qui si danno appuntamento i superstiti della banda degli Innocenti\. Sulle tracce del pard, Tex racconta a suo figlio del passato di Carson, dell’amicizia con lo sceriffo Clemmons, della bella cantante Lena e di quando gli Innocenti assaltarono una diligenza della Overland scortata da Capelli d’Argento.

L’avventura che inizia con il numero 407, prosegue con il 408 “I fuorilegge del Montana” e si conclude con il numerop 409 “Ultimo scontro a Bannock!“.

Perché è un capolavoro

“Il passato di Carson” è un’autentica perla narrativa e grafica, che ci consente di spendere il termine di capolavoro. Si parte da un intreccio solido, ben ritmato che rimastica in modo originale alcuni dei temi classici del western: la vendetta, il tradimento, l’avidità. Boselli su questo intreccio narrativo applica il consolidato racconto intorno al bivacco di una vicenda che appartiene al passato di Carson e che Tex racconta al figlio Kit. Dalla rievocazione di queste vicende emerge il tema dell’ambiguità dell’animo umano, capace di mescolare insieme amicizia e doppio gioco, amore e tradimento, consegnandoci una galleria di personaggi eccezionali.

Lo sceriffo Ray Clemmons e la bella Lena, cantante del più grande saloon della città che giocheranno un ruolo fondamentale nella vicenda e che Boselli tratteggia con un eccellente chiaroscuro psicologico che li rende credibili e veri. Lo stesso superstite dei fratelli Dobbs è un villain che lascia il segno nella storia, e l’epilogo come nei migliori racconti western aspetta i protagonisti, selle strade spazzate dal vento del Montana, della città abbandonata di Bannock.

Questa storia però non sarebbe un capolavoro completo senza i disegni di Marcello che ci proietta nel freddo, sconfinato e ventoso Montana con un realismo e una capacità evocativa unica. Il disegnatore genovese, scomparso nel 2007, ci regala una delle sue massime interpretazioni in questa storia che è ormai diventato un classico dell’epopea texiana.

Segnaliamo le ottime cover di Claudio Villa, in particolare quella del n. 408 “I fuorilegge del Montana” è letteralmente strepitosa.

La valutazione

Soggetto e Sceneggiatura: 9

Disegni: 9

Cover: 8

Media: 8,66

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