giovedì, Maggio 2

NASA: l’asteroide che potrebbe colpire la Terra nel 2046

NASA: l’asteroide che potrebbe colpire la Terra nel 2046. L’agenzia spaziale sta seguendo le tracce dell’asteroide che ha una piccola possibilità di colpire il nostro pianeta. Secondo il Planetary Defense Coordination Office della NASA l’asteroide, che ha un diametro di quasi 50 metri e una lunghezza di 180 metri, potrebbe entrare in collisione tra 23 anni. Più precisamente, il giorno di San Valentino del 2046.

L’asteroide ha una possibilità su 625 di colpire la Terra. Questo secondo la base delle proiezioni dei dati dell’Agenzia spaziale europea. Il sistema Sentry del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha invece calcolato che le probabilità sono più vicine a 1 su 560. Quest’ultimo tiene traccia di potenziali collisioni con oggetti celesti.

La roccia spaziale, denominata 2023 DW, è l’unico oggetto presente nell’elenco dei rischi della NASA, che si classifica 1 su 10 nella Torino Impact Hazard Scale. Quest’ultima è una metrica che serve a classificare il rischio previsto che un oggetto finisca per scontrarsi con la Terra. Tutti gli altri oggetti classificati si collocano a 0 sulla scala di Torino.

L’asteroide 2023 DW

Secondo il JTL “l’asteroide DW 2023 è stato classificato con il numero 1, quindi ha una possibilità di collisione che è estremamente improbabile. L’oggetto non ha quindi nessun motivo di destare attenzione o preoccupazione. Questo nonostante sia in cima alla lista”.

Davide Farnocchia, ingegnere di navigazione presso il Jet Propulsion Laboratory, ha spiegato che: “Questo oggetto non è particolarmente preoccupante”. I funzionari della NASA hanno avvertito che le probabilità di impatto potrebbero essere drasticamente modificate. Questo man mano che vengono raccolte altre osservazioni e ulteriori analisi riguardanti 2023 DW.

La NASA Asteroid Watch ha sottolineato che: “Spesso, quando vengono scoperti per la prima volta nuovi oggetti ci vogliono diverse settimane di dati per ridurre le incertezze e prevedere adeguatamente le loro orbite per svariati anni nel futuro”.

Asteroide e rischio di impatto

È del tutto normale che gli asteroidi appena scoperti possano sembrare più minacciosi quando vengono osservati per la prima volta. Il Center for Near Earth Object Studies, situato presso il Jet Propulsion Laboratory, sul suo sito web ha reso noto che: “Poiché le orbite derivanti da insiemi di osservazione molto limitati sono più incerte, è più probabile che tali orbite permettano impatti futuri”.

La minaccia associata ad un oggetto specifico, molto spesso, diminuirà man mano che saranno disponibili ulteriori osservazioni. Il centro per gli studi sugli oggetti vicini alla Terra della NASA ha reso noto che: “Tuttavia, tali previsioni iniziali possono spesso essere escluse, man mano che vengono aggiunte ulteriori osservazioni e riduciamo le incertezze nell’orbita dell’oggetto. La minaccia associata ad un oggetto specifico quindi diminuirà man mano che saranno disponibili ulteriori osservazioni”.

Secondo Davide Farnocchia “potrebbero passare alcuni giorni prima che nuovi dati possano essere raccolti a causa della vicinanza dell’asteroide alla Luna. L’ultima Luna piena è stata due giorni fa, e appare ancora luminosa e grande nel cielo. Questo probabilmente creerà un oscuramento di 2023 DW nell’imediatezza”. L’ingegnere continua spiegando che: “L’oggetto rimarrà osservabile per settimane, ma anche mesi con telescopi più grandi. Questo permetterà di poter ottenere molte altre osservazioni”.

Conclusioni

Mentre l’asteroide 2023 DW orbiterà attorno al Sole, effettuerà 10 avvicinamenti ravvicinati alla Terra. Il più vicino avverrà il 14 febbraio 2046. Successivamente, ne effettuerà altri nove, previsti tra il 2047 e il 2054. L’asteroide dovrebbe raggiungere la Terra nel punto più prossimo ad una distanza di circa 1,8 milioni di chilometri. Questo secondo il sito web Eyes on Asteroids della NASA.

La roccia spaziale è stata avvistata per la prima volta il 2 febbraio. L’oggetto sta viaggiando ad una velocità di circa 25 chilometri al secondo ed è ad una distanza di oltre 18 milioni di chilometri dalla Terra. L’asteroide completa un giro intorno al Sole ogni 271 giorni.

Davide Farnocchia ha notato il successo della missione DART della NASA , o Double Asteroid Redirection Test. Una prova che l’umanità può essere preparata ad affrontare le rocce spaziali che si trovano su percorsi potenzialmente disastrosi.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2023/03/09/world/asteroid-collision-risk-2046-nasa-scn/index.html

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