venerdì, Maggio 3

Struttura di un enorme impatto di un asteroide trovata in Australia

Struttura di un enorme impatto di un asteroide trovata in Australia. La gigantesca struttura situata nelle profondità dell’Australia potrebbe essere il più grande impatto di un asteroide mai registrato prima. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Tectonophysics da Tony Yeates. Il ricercatore sta indagando su quella che crede essere, sulla base di molti anni di esperienza nella ricerca sull’impatto di asteroidi, la più grande struttura da impatto conosciuta al mondo, sepolta in profondità nella terra nel sud del New South Galles.

La struttura Deniliquin, ancora da testare ulteriormente mediante perforazione, arriva ad un estensione di 520 chilometri di diametro. Questo supera le dimensioni della struttura d’impatto Vredefort, una formazione larga quasi 300 km situata in Sud Africa, considerata, fino ad oggi, la più grande del mondo.

Struttura di un impatto nascoste nella Terra

La storia dell’impatto sulla Terra da parte degli asteroidi è in gran parte nascosta. Ci sono alcune motivazioni per questo. Il primo è dato dall’erosione, quindi il processo mediante il quale la gravità, il vento e l’acqua consumano lentamente nel tempo i materiali terrestri.

Nel momento in cui un asteroide colpisce la Terra, lascia dietro di sé un cratere con un nucleo sollevato. Questa specie di cupola centrale sollevata è una caratteristica chiave delle grandi strutture d’impatto. Purtroppo, col tempo queste formazioni si erodono nel corso di migliaia o milioni di anni, rendendo così la struttura difficile da identificare. Le strutture possono anche essere sepolte dai sedimenti nel tempo, o scomparire a causa della subduzione, in cui le placche tettoniche possono scontrarsi e scivolare l’una sotto l’altra nello strato del mantello terrestre.

Le nuove scoperte geofisiche, però, stanno portando alla luce le firme di strutture di impatto formate da asteroidi, che potrebbero aver raggiunto decine di chilometri di diametro. Questo creerebbe un cambio di paradigma nella comprensione di come la Terra si è evoluta nel corso degli eoni. Questi includono delle scoperte pionieristiche sugli “ejecta” da impatto, ossia i materiali lanciati fuori da un cratere durante un impatto.

La struttura dell’impatto

Il ricercatore pensa che gli strati più antichi di questi ejecta, trovati nei sedimenti nei primi terreni di tutto il mondo, potrebbero rappresentare la fine del tardo pesante bombardamento della Terra. Le ultime prove individuate suggeriscono che la Terra, e gli altri pianeti del Sistema Solare, furono soggetti a intensi bombardamenti di asteroidi fino a circa 3,2 miliardi di anni fa, per poi passare a eventi sporadici.

Alcuni grandi impatti sono correlati ad eventi di estinzione di massa. Ad esempio, l’ipotesi Alvarez, che prende il nome dagli scienziati Luis e Walter Alvarez, spiega come i dinosauri non aviari furono spazzati via a seguito di un grande impatto di un asteroide, circa 66 milioni di anni fa.

La scoperta della struttura Deniliquin

Il continente australiano e il suo predecessore, il Gondwana, sono stati l’obiettivo di numerosi impatti di asteroidi. Questi hanno portato alla creazione di almeno 38 strutture di impatto confermate e 43 potenziali. Questi vanno da crateri relativamente piccoli a delle strutture grandi e completamente sepolte.

Le cupole create dall’impatto, che possono erodersi lentamente e rimanere sepolte nel tempo, possono essere tutto ciò che si è conservato della struttura originaria dell’impatto. Queste rappresentano la “zona radice” profonda di un impatto. Degli esempi di queste formazioni si trovano nella struttura d’impatto Vredefort e nel cratere Chicxulub, una formazione larga 170 km situata in Messico. Quest’ultimo è l’impatto che ha causato l’estinzione dei dinosauri.

Tony Yeates ha suggerito che i modelli magnetici sotto il bacino di Murray nel Nuovo Galles del Sud rappresentassero probabilmente una massiccia struttura di impatto sepolta. Un’analisi dei dati geofisici aggiornati della regione tra il 2015 e il 2020 ha confermato l’esistenza di una struttura di 520 km di diametro con una cupola sismicamente definita al centro.

La struttura Deniliquin: i dettagli

La struttura Deniliquin ha tutte le caratteristiche che ci si aspetterebbe da una struttura di impatto. Le letture magnetiche dell’area rivelano uno schema di increspatura simmetrico, presente nella crosta attorno al nucleo della struttura. Questo è stato probabilmente prodotto durante l’impatto poiché temperature estremamente elevate hanno creato delle intense forze magnetiche.

La parte superiore della cupola è circa 10 km più bassa della parte superiore del mantello regionale. Le misurazioni magnetiche mostrano anche prove di “faglie radiali”, delle fratture che si irradiano dal centro di una grande struttura d’urto. Le faglie radiali e le lastre ignee di rocce individuate sono tipiche delle grandi strutture di impatto. Queste si possono trovare nella struttura di Vredefort e nella struttura di impatto di Sudbury in Canada.

La maggior parte delle prove dell’impatto di Deniliquin, attualmente, si basa su dati geofisici ottenuti dalla superficie. Per la prova dell’impatto, bisogna aspettare di raccogliere prove fisiche dell’impatto, che possono essere raccolte solo perforando in profondità la struttura.

La struttura di Deniliquin: quando è avvenuto l’impatto?

La struttura Deniliquin era probabilmente situata nella parte orientale del continente Gondwana, prima che si dividesse in diversi continenti, tra cui il continente australiano, molto più tardi. L’impatto che lo ha causato potrebbe essersi verificato durante quello che è noto come l’evento di estinzione di massa del tardo Ordoviciano.

Secondo il ricercatore, l’evento potrebbe aver innescato quello che viene definito lo stadio della glaciazione Hirnantiana, un periodo che è durato tra i 445,2 e i 443,8 milioni di anni fa. Questo periodo è anche definito come l’evento di estinzione dell’Ordoviciano-Siluriano. L’enorme evento di glaciazione ed estinzione di massa ha eliminato circa l’85% delle specie del pianeta, più del doppio della scala dell’impatto di Chicxulub che ha ucciso i dinosauri. Potrebbe essere possibile che la struttura Deniliquin sia più antica dell’evento Hirnantiano e possa essere di origine Cambriana, risalente a circa 514 milioni di anni fa.

Conclusioni

Il prossimo passo sarà quello di raccogliere campioni per poter determinare l’età esatta della struttura. Ciò richiederà la perforazione di un foro profondo nel suo centro magnetico e la datazione del materiale estratto. Si spera che ulteriori studi sulla struttura dell’impatto di Deniliquin getteranno nuova luce sulla natura della Terra prima del Paleozoico.

FONTE:

https://www.sciencealert.com/giant-structure-deep-in-australia-may-be-largest-asteroid-impact-on-record

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