lunedì, Maggio 6

Tappi di plastica che non si staccano dalle bottiglie

Tappi di plastica che non si staccano dalle bottiglie. Nel 2024 entrerà in vigore la Direttiva UE. Questa prevede che tutte le bottiglie in PET abbiano i cosiddetti tethered cap. Cerchiamo di capire cosa sono e il perché di questa scelta.

In passato è stato già utilizzato questo principio, in cui le protagoniste furono le linguette delle lattine. I consumatori, infatti, avevano la brutta abitudine di gettarle in terra una volta aperte le lattine. Fu così che nel 1989 una legge statunitense, che fu poi adottata in tutto il mondo, con la globalizzazione del mercato delle bevande, introdusse le linguette “a scomparsa”.

Un altro prodotto che fu soggetto a restrizioni furono i six-pack, gli anelli di plastica che tenevano insieme le lattine nelle confezioni da sei. I six-pack sono divenuti purtroppo delle trappole micidiali per le tartarughe marine, che vi rimanevano impigliate e si strangolavano.

Tappi in plastica tethered cap

Sia le bevande in lattina che in bottiglia sono ormai da anni un serio problema ambientale, a causa delle loro chiusure, a tappi o a linguette indifferentemente. La questione della diffusione dei tappi delle bottiglie sembravano senza soluzione. In Italia, in cui si consuma una quantità enorme di acque minerali, la situazione crea una condizione di emergenza.

Ultimamente cominciano a vedersi in commercio le bottiglie di plastica con i tappi che rimangono agganciati, quindi che non si staccano con la stessa facilità di prima una volta svitati o sollevati. Il motivo è molto semplice. Nel 2024 entrerà in vigore la Direttiva UE (2019/904) che prevede che tutte le bottiglie in PET, quindi in polietilene tereftalato, entro i 3 litri debbano obbligatoriamente essere dotate dei cosiddetti tethered cap, ovvero i tappi che rimangono agganciati alla bottiglia.

Potrebbe sembrare una scomodità. Il tappo tende a ruotare intorno al collo della bottiglia mentre si versa l’acqua, divenendo così da un’operazione semplicissima in una più complessa. Chi ha progettato il tappo però ha pensato anche a questo e, come si vede nell’immagine sotto, basta semplicemente ruotare il tappo per agganciarlo al bordo del collo della bottiglia.

Conclusioni

Una delle decisioni più rivoluzionarie per quanto riguarda la vita quotidiana nella battaglia per la tutela dell’ambiente. Questo dopo la messa al bando di piatti, bicchieri e posate in plastica, dei cotton fioc e delle cannucce. Magari non sarà la svolta nella lotta alle microplastiche, ma è pur sempre un piccolo passo avanti.

Per rendersi conto dell’impatto dell’inquinamento della plastica, basti pensare che, secondo un rapporto del WWF pubblicato in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale.

Il risultato è che fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e la stessa quantità nell’ambiente terrestre ogni anno. Queste sono in gran parte plastica monouso. La produzione di plastica, inoltre, è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra. Purtroppo, si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se si mantengono le tendenze attuali.

La contaminazione globale di plastica in ogni ambiente naturale, dai mari, ai fiumi, ai laghi, alla terra e all’aria, come affermato dal WWF, ha superato il “limite planetario”, oltre il quale non vi è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano delle condizioni ottimali per la vita.

FONTE:

https://www.agi.it/cronaca/news/2023-06-17/perche-tappi-non-si-staccano-da-bottiglie-plastica-21868628/

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights